di Danilo Sandalo
Ci siamo, ormai manca poco, a distanza di quasi due mesi torna il campionato di calcio e con esso pian piano si vanno a ristabilire le abitudini e gli equilibri che la bella stagione aveva fatto saltare e che ci accompagneranno per tutto il resto dell’ anno, facendoci vivere momenti emozionanti fatti di gioie e dolori, imprese e catastrofi, sfottò, derisioni ed esaltazioni.
Ebbene si, proprio così perchè il calcio, nonostante la deriva consumistica di questi ultimi anni, dove a farla da padrone sono stati i diritti tv, le sponsorizzazioni, le commissioni dei procuratori, le plusvalenze e chi più ne ha più ne metta, è e resta un momento di pura passione, di grande espressione e teatralità (a tal proposito Carmelo Bene affermava che l’ esultanza dei tifosi quando vi era un gol era un grandissimo gesto di teatro), pronto a condizionare le nostre vite, i nostri rapporti ed i nostri umori, spesso e volentieri anche nella vita familiare ed affettiva.
Gioia pura anche quando la propria squadra del cuore non riuscisse mantenere quelle aspettative di vittoria che ognuno di noi si augura di poter vedere sempre.
Il calcio rappresenta felicità e poesia nello stesso tempo, condivisione e spirito di aggregazione, tipico dei bambini e delle classi popolari, quelle meno abbienti, alle quali basta poco per essere felici, come ad esempio un pallore.
Jorge Luis Borges, grande poeta argentino, a tal proposito affermava che “ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per la strada ricomincia la storia del calcio” e la controprova di tutto questo l’ abbiamo avuta con l’ avvento di Diego Armando Maradona dove successe il miracolo, dove furono ribaltate tutte le condizioni logiche, dove vinse la bellezza e la passione di un popolo intero rappresentato dal suo “messia” che dopotutto non era altro che “uno di loro”.
I tempi sono cambiati, si direbbe, ma in realtà leggendo il Qohèlet possiamo verificare che “nulla di nuovo sotto al sole”, ossia che gli eventi si ripetono da sempre e lo scudetto del Napoli nella scorsa stagione ne rappresenta la veridicità.
Saranno proprio i campioni d’Italia ad aprire le danze al campionato 2023/24 che affronteranno il neopromosso Frosinone.
Alle solite pretendenti allo scudetto ci auguriamo ci possa essere una cosiddetta rivelazione, una di quelle squadre che non ti aspetti, come furono l’ Hellas Verona nel 1984/85 o la Sampdoria del 1990/91, che siano capaci non solo di rompere gli schemi, ma di creare un autentico terremoto in questo calcio fatto di business e milioni di euro, mercificato e (s)venduto quasi come un pacchetto turistico, ridotto a una condizione di plastica.
Sarebbe un atto fatto di poesia, che riporterebbe un pò di equilibrio o che per lo meno ne traccerebbe la strada affinchè questo possa avvenire.
E tutti noi ce lo auguriamo perchè la passione non possa scomparire e perchè come ha avuto modo di affermare Pier Paolo Pasolini “Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è evasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l’unica rimastaci. Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro” ma anche che “il capocannoniere del campionato è il miglior poeta dell’ anno”.
L’ augurio che possiamo fare per questa stagione che sta per iniziare è che si possa parlare più di gesti tecnici, risultati, rivalità, talenti e molto meno di business, inteso come prezzi di cartellini dei singoli calciatori, diritti tv, polemiche sugli ingaggi milionari e quant’ altro possa girare intorno a questi argomenti che hanno reso il calcio un ambiente insopportabile e di “plastica”, fatto sempre più di spettacolarizzazione a scapito dello spettacolo.
Pertanto, ci auguriamo di trovare nel campionato che sta per iniziare più poesia e sana rivalità nella speranza di poter tornare, nel giro di poco tempo, ai vecchi fasti a cui eravamo abituati, dove ogni anno si potevano ammirare contemporaneamente grandissimi poeti del gol come Roberto Baggio, Totti, Cassano, Gianni Rivera, Franco Causio, Gigi Riva, Walter Zenga, Van Basten, Schillaci, Paolo Rossi, Vieri e via via dicendo, che al giorno d’ oggi non solo non esistono più, ma a molti di noi fanno anche venire una certa nostalgia.
1ª giornata 19-21/8/2023
Frosinone-Napoli: sabato 19 agosto, 18.30 DAZN
Empoli-Hellas Verona: sabato 19 agosto, 18.30 DAZN
Inter-Monza: sabato 19 agosto, 20.45 SKY/DAZN
Genoa-Fiorentina: sabato 19 agosto, 20.45 DAZN
Roma-Salernitana: domenica 20 agosto, 18.30 DAZN
Sassuolo-Atalanta: domenica 20 agosto, 18.30 DAZN
Lecce-Lazio: domenica 20 agosto, 20.45 SKY/DAZN
Udinese-Juventus: domenica 20 agosto, 20.45
Torino-Cagliari: lunedì 21 agosto, 18.30 SKY/DAZN
Bologna-Milan: lunedì 21 agosto, 20.45 DAZN