Picerno, Murano: “Dovevo riscattarmi da esperienza personalmente terribile”


Se dovessi segnare esulterei. Sarebbe da ipocriti non esternare la mia felicità, che non sarebbe comunque dettata da alcun tipo di rancore nei confronti dell’Avellino nonostante dopo l’eliminazione ai playoff contro il Foggia avrei preferito ascoltare certe parole a quattr’occhi, anche a muso duro ma negli spogliatoi. Da quel giorno qualcosa si è rotto irreparabilmente“. Confessione ai microfoni de Il Mattino di Jacopo Murano, attuale attaccante del Picerno, ma precedentemente nelle file degli irpini e pronto a sfidare il suo passato in occasione della quindicesima giornata. Lo farà da capocannoniere del girone C e miglior marcatore della Serie C: 12 gol in 14 giornate, il quadruplo di quanti ne ha segnati in un anno e 31 partite tra campionato e Coppa Italia di categoria con l’Avellino: “Cosa è cambiato? A Picerno sono sereno. In estate ero convinto della scelta e sono contento di averla presa. Tutti mi aiutano a stare sempre sul pezzo.

Siamo partiti con un obiettivo chiaro, la salvezza, ma è evidente che se l’anno scorso il Picerno ha mancato il terzo posto per un punto i presupposti da cui ripartiva erano importanti. Conoscevo già il presidente Curcio. Ha costruito un gioiello, una grande famiglia. Prima del derby con il Potenza mi ha chiamato e mi ha detto: “Jacopo sto arrivando da Miami apposta par la partita, mi raccomando!”. Un uomo fantastico. Dovevo riscattarmi da un’esperienza personalmente terribile: ci sto riuscendo e non voglio fermarmi. Possiamo dare fastidio a chiunque”.

Fonte:TuttoC.com

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