100 anni. Per molti è un numero, per molti sono semplicemente 3 cifre di una tastiera buttate li a caso. Per noi no. Per noi e per chi ha indossato la maglia di questa città no. Da giocatore ho sempre provato ad entrare nella società, sempre scartato, per un motivo e per un altro. Quando ho ricevuto la chiamata da allenatore però non potevo rifiutare. Ho un sogno e credetemi è un’ossessione poterlo realizzare e allenare nella squadra della città è stato non solo stimolante, ma semplicemente unico. 3 anni dove ho studiato, lavorato, sudato, pianto (e tanto pure) e sorriso. Ma mai mi sarei sognato di trovarmi in questa situazione. Ogni giorno speravo arrivasse una chiamata con “È tutto risolto”, ma la chiamata non arrivava mai. Allora ho deciso di rimboccarmi le maniche e di lavorare sodo perché per noi non è solo un numero… Provate a pensare che in 100 anni, questa società ha visto una guerra mondiale. In 100 anni questa società ha visto passare presidenti, allenatori e giocatori, sicuramente uno più valido dell’altro. Credetemi, ho voluto lottare anche io per quella maglia ma non mi è mai stata data l’occasione. Domenica mi sono tolto la soddisfazione di giocare 15′ con la maglia della città ed è stato fantastico (si potevo, ero tesserato anche giocatore). Non ci saremo salvati, ma siamo tanto più salvi così che con un fallimento. È stato anche merito vostro. Gente appartenente ad altre società, che hanno gioito per le loro vittorie e sofferto per le nostre sconfitte. Senza i vostri pensieri e il vostro sostegno, non saremmo riusciti ad andare avanti.
Doveroso ringraziare i cugini del San Marco che all’andata e al ritorno non solo ci hanno espresso vicinanza, ma ci hanno regalato momenti unici pagandoci il pranzo all’andata e regalandoci la targhetta che vedete in foto al ritorno. Ringrazio tutti gli staff delle società che ci sono stati vicini con messaggi in privato, o commenti positivi sui social. Ringrazio la mia psicologa e amica Giovanna, ringrazio gli amici di una vita Matteo, Marco, Giorgio, Michele e Marta che ieri hanno cantato con noi, mi hanno visto incazzato dall’inizio alla fine per questa situazione societaria. Ringrazio i genitori che si sono accollati una situazione non loro, per il semplice aiutarci a finire una stagione pessima da tutti i punti di vista, spendendo forze economiche, mentali e fisiche. Ringrazio i miei genitori che mi hanno sempre sostenuto sapendo che avrei fatto qualcosa di grande, vedendomi piangere spesso, pronti a sostenermi anche nei momenti più tristi e in una stagione così ce ne sono stati tanti credetemi. E per ultimi, voglio ringraziare ogni singolo componente del mio spogliatoio. Quest’anno è stato difficile, dall’inizio alla fine, senza il sostegno morale da parte loro non sarei riuscito ad andare avanti. Hanno deciso di caricarsi di difficoltà che non gli appartenevano per affrontare a spalle larghe il proseguo stagionale. Mi hanno sostenuto, hanno sorriso e soprattutto hanno pianto con me. E quanto abbiamo pianto lo sappiamo solo noi. Pronti ogni martedì a dimenticare il risultato della Domenica, per lavorare nel migliore dei modi. Non avevamo borsoni uguali, non avevamo completi uguali, non avevamo nulla, ma avevamo qualcosa che ci distingueva dagli altri. La voglia di salvare il TITOLO.
Professionalità, crescita morale e mentale. Hanno urlato, ci siamo abbracciati, ci siamo divertiti, eravamo sull’orlo di mollare e insieme hanno fatto si che nessuno mollasse per poter finire la stagione come si deve. Dei ragazzi di 17/18/19 anni che hanno avuto atteggiamenti e professionalità da UOMINI VERI. Ringrazio chi, nonostante sapesse delle difficoltà, tenendoci alla maglia o per il semplice gusto di rimettersi in gioco, ha deciso di scendere in campo. Ringrazio tutti i tifosi, che ci hanno sostenuto in ogni momento della stagione. Non mi sarei mai aspettato questo da parte loro e mi sono dovuto ricredere ogni giorno di più.
Da oggi sicuramente tornerò a studiare per un sogno che ho ancora e che nessuno potrà mai togliermi. Tornerò a studiare per essere ancora più pronto l’anno prossimo e soprattutto tornerò a studiare per un percorso di laurea che ho dovuto accantonare per dedicarmi completamente alla stagione corrente…
Noi siamo retrocessi, 0 punti nel girone e troppi gol subiti, ma i nostri 100 anni sono salvi grazie ai ragazzi che mi hanno accompagnato durante la stagione. Senza di loro non sarebbe mai stato possibile. Ora spero davvero che questa squadra e questi colori, tornino nei campionati delle grandi squadre, affinché si possano scrivere pagine di storia importanti, perché questi colori meritano.
Fonte: Facebook official page