Ha segnato al debutto contro la Norvegia, Chivu l’ha svezzato nell’Inter: mezzala non gigantesca ma con carattere, tiro e cervello, i nerazzurri già lo proiettano nel futuro
Quelle quattro lettere nel cognome (Di Ma, staccate in questo caso) e il nerazzurro tatuato sulla pelle. Le analogie però finiscono qui, perché Luca Di Maggio – sulla scia di Federico Dimarco – deve ancora realizzarlo il sogno di giocare a San Siro con addosso i colori che ama sin da quando era un bambino. Per arrivarci, la mezzala dell’Italia U19 può percorrere una strada già battuta dal laterale sinistro di Inzaghi e Spalletti: un bel prestito in B (Dimarco, a suo tempo, passò da Ascoli), di quelli che ti fanno sentire giocatore vero. L’Inter ci pensa sul serio, perché spazio in prima squadra non ce n’è e anche perché – guardando alla casistica più recente – vedi Fabbian girato alla Reggina nel 2022-23 – è andata di lusso. Ma…