Calvano spiega l’addio al Taranto: “Non c’erano più i presupposti”


Il centrocampista Simone Calvano ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport, edizione Puglia, spiegando i motivi del suo addio al Taranto: “Lo scorso anno, dopo la penalizzazione di quattro punti, il sentore che qualcosa non andasse c’era. All’inizio di questa stagione, invece, avvisaglie particolari non se n’erano registrate, anzi: erano tornati Miceli e Fabbro, senza dimenticare gli arrivi di Pierozzi e Schenetti. Poi, però, giovedì non ci è stato corrisposto lo stipendio di giugno ed è stata l’enesima batosta: personalmente, non potevo più continuare questo percorso lavorativo. In questo momento provo estremo dispiacere, qualche mese fa ho ricevuto diverse proposte ma ho sempre anteposto il Taranto: in ballo c’erano il mio prolungamento e la fascia di capitano in una piazza della quale mi sono innamorato. Ripeto, però, che i presupposti per andare avanti non c’erano più: mi delude dirlo, ma la mia priorità era rescindere perché non avvertivo la giusta serenità. Siamo tutti sulla stessa barca: nelle vesti di professionisti, senza retribuzione è impossibile svolgere la nostra attività lavorativa.

C’è tanta preoccupazione tra i miei compagni e penso anche nel mister: non so quali saranno le loro scelte, io ritengo di aver fatto quella migliore. Monopoli? Da poche ore sono svincolato, vedremo cosa accadrà: al momento ho voglia soltanto di recuperare tutte le energie mentali. Avrei voluto salutare la città anche tramite social. Mando un forte abbraccio a tutti quanti, lo scorso anno è stato meraviglioso ed è un grandissimo dispiacere, per me, che sia finita così. Taranto merita palcoscenici differenti e spero che, presto, ci si possa incontrare nuovamente. Adesso serve rialzarsi: la gente ionica saprà farlo, lo ha già dimostrato in tante circostanze e lo farà anche questa volta”.

Fonte:TuttoC.com

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