Lo scrittore parmigiano Remo Gandolfi interviene su Lecce-Parma: “Grandissima stima per Luca Gotti, spero di vedere all’opera Pierotti per il quale stravedo”

di Danilo Sandalo

Alla vigilia di Lecce-Parma abbiamo avuto il piacere di interpellare lo scrittore parmigiano Remo Gandolfi per conoscere meglio il punto di vista sulla gara, ma anche per capire come da fuori viene visto l’ operato della società salentina che, grazie al suo Direttore Sportivo, Pantaleo Corvino, riesce a scovare giocatori “poco noti” che poi si rivelano essere fondamentali per tecnica, tenuta mentale e fisicità, ribaltando di fatto tutti gli assiomi del calcio moderno che spesso ha come modello più gli ingaggi o il valore di mercato dei giocatori che le loro effettive qualità e potenzialità.

L’AUTORE – Remo Gandolfi è uno scrittore nato a Parma, città nella quale vive, appassionato di calcio, soprattutto sudamericano, con all’ attivo pubblicazioni di diversi libri sul calcio e sul ciclismo.
Tra i suoi titoli più entusiasmanti bisogna ricordare Mavericks&Cult Heroes, Questo è il Nostro Calcio, Matti Miti e Meteore che si può trovare nelle edizioni dedicate sia al calcio dell’ est che a quello sudamericano, Brian Clough il più grande, Pierino Prati. Ero Pierino la peste, Leeds Campione il racconto di una stagione di gloria, Storie Controvento e Ruote Maledette, quest’ ultimo dedicato a storie tragiche sul ciclismo.
Inoltre ha prestato per anni la sua penna al quotidiano Calciomercato.it raccontando il calcio secondo il suo credo e la sua passione perchè per lui “non si può ridurre il calcio solo al risultato, così come non si può ridurre l’ amore solo all’ orgasmo”, facendo eco a Angel Coppa, figura romantica del calcio argentino.
Da non dimenticare la sua collaborazione con la rivista on line “La complessità del Calcio” fondata dall’ ex difensore campione del Milan, Filippo Galli.

“Innanzitutto ho grandissima stima per Luca Gotti perchè è uno che ha fatto gavetta, ha allenato in provincia a Bassano e Montebelluna, quindi dove è arrivato è stato per merito. E’ un allenatore molto intelligente che sa organizzare le sue squadre e non è legato a schemi particolari, ricordo che all’ Udinese davanti aveva Okaka e Lasagna e quando c’ era da scavalcare il centrocampo lo faceva senza particolari problemi riuscendo a giocare tranquillamente in verticale.
Quest’ anno vedo che sta usando il 4-2-3-1 che è abbastanza a specchio con quello del Parma e pertanto credo che la gara potrebbe mettersi su sfide e battaglie individuali che sono quelle che nel calcio piacciono perchè stimolano i duelli”.

“Il Lecce ha sicuramente una squadra con buone qualità essendo strutturata anche fisicamente, che nel calcio italiano non fa mai male, basti pensare a talenti come Dorgu e Krstovic che mi sembra un buon attaccante di spessore e forte fisicamente, quindi credo che ci siano i presupposti per entrambe le squadre per non soffrire in questo campionato, anche perchè credo che ci siano 5 o 6 squadre che sono sicuramente inferiori.
Infine credo che sarà una partita equilibrata dalla quale non mi aspetto tantissimi gol, ma se devo essere sincero spero di vedere all’ opera Santiago Pierotti che a me piace tantissimo e che sono sicuro ancora non abbia espresso il suo potenziale e visto da chi è stato scelto (il riferimento è al Direttore Pantaleo Corvino) ho grande fiducia in tal senso.
Inoltre, come ho già accennato in precedenza, apprezzo tanto la fisicità del Lecce con grandi giocatori come Ramadani, Rebic e Pierret, che è un’ altra gran bella figura possente, daranno vita a un match molto combattuto sul piano agonistico”.

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