Il presidente biancoceleste ai Collari d’oro, dove ha ricevuto l’onorificenza: “Non faccio pronostici, spero che la squadra mantenga il profilo di unione e determinazione. La squadra si diverte e fa divertire, l’aquila vola in alto”
È un Claudio Lotito come al solito loquace, quello intervenuto alla cerimonia dei Collari d’Oro del Coni dove ha ricevuto la prestigiosa onorificenza. “Sulle offese olandesi di antisemitismo e razzismo ai tifosi biancocelesti che hanno impedito ai supporter laziali di assistere al match con l’Ajax di Europa League c’è un iter intrapreso – ha detto il patron della Lazio -. Quello che ci veniva contestato è fuori luogo. Come si può imputare alla Lazio di essere fascista o antisemita? È contro la realtà. E dire che sono un presidente di stampo mafioso mi fa sorridere”. Poi, parlando della situazione del calcio italiano, ammette che ci sia “bisogno di tante cose, come iniziative che possono portare ricavi aggiuntivi. Risorse che devono essere finalizzate, ad esempio, per gli stadi. Serve attuare un programma serio perché il calcio ha bisogno di norme all’insegna di equilibri economico finanziari. La manovra? Come sapete è incardinata alla Camera, non in Senato”. Mentre sul cammino biancoceleste e sull’importanza della scelta di Baroni dice che “quando l’ho scelto ero convinto, non certo per far retrocedere la Lazio. Hanno fatto una manifestazione contro di me ma i fatti mi stanno dando ragione. Il suo turnover è automatico perché quando hai una rosa altamente competitiva è giusto che giochi chi è funzionale e pronto. Non bisogna rincorrere i nomi, noi dobbiamo parlare del futuro”.
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—Stasera intanto c’è la supersfida all’Olimpico contro l’Inter: “Non faccio pronostici, spero che la squadra mantenga il profilo di unione e determinazione. La squadra si diverte e fa divertire, da un punto di vista ambientale l’aquila vola in alto. La partita in chiaro su Dazn? Iniziativa che ho incentivato. È un valore aggiunto e riavvicina tifosi al calcio”.
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