Kean porta avanti i padroni di casa, l’espulsione di Dembelé complica la vita ai granata, nella ripresa entra il lituano e pareggia i conti
Stavolta è il cuore (e la voglia) dei giovani granata Gineitis e Njie a permettere al Toro di uscire indenne e a testa alta dal Franchi. In dieci contro undici per un’ora abbondante, a causa dell’espulsione di Dembelé, il Toro conquista con carattere e personalità un punto pesante a Firenze raccogliendo il quarto risultato utile consecutivo. Bicchiere chiaramente mezzo vuoto per la Fiorentina, invece, in vantaggio nel primo tempo con il solito Kean, incapace poi di blindare la vittoria nonostante la superiorità numerica e raggiunta nella ripresa dal gol di Gineitis. Palladino (fischiatissimo) continua l’astinenza: non vince in campionato dall’8 dicembre. La sensazione è che la sua panchina non sia più così solida.
Rosso e colpo viola
—Per una mezz’ora abbondante, Fiorentina e Torino si guardano, si annusano, si studiano. Più palleggio viola, buona solidità granata. Senza particolari sussulti: Gudmundsson scalda Milinkovic (15’), poi Tameze (di testa) verifica i riflessi di De Gea (18’). Palladino e Vanoli (squalificato, in panchina c’è Godinho) si mettono “quasi” a specchio: Fiorentina con il 4-2-3-1 (Folorunsho titolare), Toro con un 4-2-3-1 dinamico nel senso che spesso tende a diventare 4-4-2 con Vlasic sulla linea di Adams. Fino al 28’ l’emozione più forte è il colpo di testa di Comuzzo che sbatte sui tabelloni. L’equilibrio si spezza negli 8’ dal 25’ al 33’ quando matura l’espulsione di Dembelé (prima volta da titolare in Serie A). Al 25’ si becca il primo giallo, a causa di un intervento in scivolata per fermare la corsa di Gosens. Il secondo giallo è al 33’ per una trattenuta reiterata a centrocampo su Folorunsho. Toro in dieci: è il punto di rottura dell’equilibrio della gara del Franchi. Al 38’ la Fiorentina passa: cross di Gudmundsson, sforbiciata di Colpani sulla quale Milinkovic si oppone con un grande riflesso ma sulla ribattuta di Kean il portierone del Toro non può nulla.
traversa
—Sotto di un uomo e di un gol, il Toro trova però le energie nel finale di primo tempo per reagire. Al 43’, infatti, un insidioso diagonale di Karamoh sfiora il palo e il pari. Un minuto dopo Milinkovic deve volare su un Kean ravvicinato, reso ancora più pericoloso dal doppio rimpallo della palla sotto gli occhi del portiere. Nei minuti di recupero della prima frazione, la grande occasione è del Toro: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, un rimpallo con Comuzzo favorisce Coco che si stampa sulla traversa. All’intervallo, la squadra di Palladino è avanti.
i giovani del toro
—La prima mossa dalla panchina è del Toro: dopo una decina di minuti Vanoli (in tribuna) toglie Vlasic e Tameze lanciando nella mischia i giovani Njie e Gineitis. Un attimo dopo Sosa entra a contatto con Colpani e si infortuna, dentro al suo posto Masina. In una gara che pare addormentarsi, e nella quale la Fiorentina non ha la forza per chiuderla, è la spinta data dai giovani granata a fare la differenza. Al 25’ il lampo è del 2005 Njie: grande giocata, controllo, doppio dribbling e tiro di poco a lato che sfiora il pari. Sul successivo tiro dal fondo Comuzzo e Adli combinano la frittata, sul francese si avventa il 2004 Gineitis come un falco che strappa il pallone nel cuore dell’area e firma il pari. Il Toro raggiunge il pari con l’uomo in meno. La contromossa di Palladino è l’inserimento di Beltran e Sottil (per Mandragora e Gudmundsson) per il quarto d’ora finale. Nel recupero è invece Masina ad andare vicino al colpaccio.
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