Infortuni e squalifica di Morata: Conceiçao al quinto undici diverso in cinque partite
Conceiçao cambia. Alla quinta panchina rossonera, il tecnico portoghese presenterà la quinta formazione diversa. Solo che domani contro la Juventus non saranno solo due gli avvicendamenti (come successo dalla finale di Supercoppa italiana al match contro il Cagliari e dalla sfida con i sardi al recupero di Como), ma quattro.
Scelte
—Le idee di Sergio sono chiare e molte delle scelte obbligate. In difesa scontata la conferma sulle fasce di Emerson Royal e Theo Hernandez, mentre al centro, accanto a Tomori, ci sarà Gabbia, per la prima volta titolare nell’era dell’ex allenatore del Porto. L’ex Villarreal avrà la strada spianata dall’infortunio di Thiaw, con Pavlovic che a meno di sorprese starà inizialmente a guardare. Il secondo avvicendamento rispetto a martedì sarà in mediana con Musah che giocherà al posto di Bennacer, ancora non al top della condizione dopo il lungo stop. Inamovibili invece Fofana e Reijnders, anche se entrambi sono a corto di energie. Se fosse stato disponibile Loftus-Cheek, sarebbe già successo e invece l’infortunio dell’inglese nella finale di Supercoppa, li obbliga agli straordinari. In attacco, invece, Pulisic ieri ha corso a parte e oggi, in base alle sue sensazioni, sarà deciso se farlo aggregare al gruppo o no. Conceiçao spera di averlo in panchina a Torino, ma non vuole rischiare perché mercoledì c’è il Girona e non sarà disponibile Jimenez, fuori dalla lista Uefa. Lo spagnolo ex Real, dunque, ha molte chance di partire dal 1′ domani sera sull’out di destra; dall’altro lato Leao, mentre il centravanti sarà Abraham, autore martedì dell’assist del 2-1. Toccherà all’ex Roma, e non a Camarda (che rimane una… tentazione) sostituire lo squalificato Morata: Alvaro dopo lo stop di Como può rientrare mercoledì per la Champions quando il tecnico cambierà di nuovo visto che Tomori sconterà un turno di squalifica e ci saranno solo due centrali disponibili (Gabbia e Pavlovic).
Approccio
—Conceiçao si aspetta anche un approccio diverso alla sfida rispetto a martedì. Ieri il tecnico ha battuto su questo tasto: vuole vedere nelle partite ufficiali ciò che viene provato in allenamento. Fin dal primo minuto e non solo quando la squadra va sotto nel punteggio. È stanco di esaurire la voce, durante la prima frazione o all’intervallo, per provocare una reazione e avviare a una rimonta. Ecco perché negli ultimi giorni sta curando tutti i particolari. E così, dopo la colazione e il pranzo di ieri a Milanello, oggi i pasti “monitorati” saranno tre visto che il gruppo si allenerà al mattino, avrà qualche ora libera nel pomeriggio prima del nuovo ritrovo a Carnago e del trasferimento a Torino.