Napoli: lo United frena per Garnacho. Per Ndoye offerti 30 milioni

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Il Manchester ha rifiutato 40 milioni per l’argentino. Il Bologna apre alla trattativa ma senza contropartite

Antonio Giordano

C’est la vie, e quindi il calcio, ma in quell’adieu tenerissimo, in quell’abbraccio “caldo”, c’è la storia che sfila via: è stata bella, e mentre Kvicha Kvaratskhelia entra a Castel Volturno, nell’ingorgo dei ricordi si può scegliere tra highlights che emozionano (a Reggio Emilia con il Sassuolo? Con l’Atalanta al Maradona? A Roma con la Lazio?) e un 4 maggio 2023 che rimarrà per sempre pur nel segno di Sua Maestà, l’Mvp, ultimo poeta d’una città gonfia di cultura (non solo calcistica) che nel Genio s’è persa con gli occhi inumiditi. E’ finita, sembra di sentire il rullo dei motori del charter e di scorgere Montmartre, il Parco dei Principi, la torre Eiffel, un mondo nuovo: però prima di salire nel solito Van, in quel cerchio magico che lo circonda, Kvara spiega al Napoli cose che chiunque sa e parla, parla, parla perché forse è così che si esorcizza quel filo di malinconia che può afferrarti alla gola e che va dribblato con fierezza. 

In un triennio scarso, in 107 partite e 30 gol e 29 assist, in quelle movenze da étoile, Kvara ha scolpito la sua Enorme Bellezza, l’ha condivisa con quel Napoli che gli è appartenuto per intero (Giuntoli, Spalletti, lo scudetto con chi è rimasto) e con questo (quello di Conte, Lukaku, Neres, gli ultimi arrivati) che ora gli sta intorno e dal quale si separa perché nel calcio esistono regole e modalità imprevedibili e 75 milioni al club e poco meno di 9 per lui – ma a scalare – disegnano parabole insospettabili e scenari incontestabili. La foto, con gli autografi di Conte e dei compagni, serve per fermare il tempo e portarselo appresso. 

ndoye e garnacho

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Ma poi, quando anche l’ultimo abitante del Training Center di Castel Volturno ha ricevuto un thanks, improvvisamente sta iniziando il dopo Kvara, che è ancora un mistero da risolvere attraverso le manovre in penombra di Giovanni Manna, avvolto in una nuvola di segretezza perché sostituire un totem sa di impresa e a Conte va consegnato il talento, lo charme di una piccola stella. Alejandro Garnacho (20) sarebbe l’identikit perfetto, porterebbe con sé persino un passaporto – argentino – per arricchire la narrazione e semmai pure la retorica, ma per arrivare all’enfant prodige del Manchester United a Manna non è bastato spingersi sino ai 40 milioni di euro, né è semplice immaginare quale sia la frontiera tra fantasia e realtà. Il mercato ha i suoi ritmi ma pure le sue scadenze e dopo aver perlustrato un po’ in giro – in Francia per Zhegrova del Lille: “Non si vende”; in Turchia per Ziyech; in Germania per Adeyemi – Manna s’è fermato in Italia, ha bussato alla porta del Bologna per Dan Ndoye (24) e ha scoperto che non era più chiusa, come qualche ora prima: la trattativa può considerarsi avviata, attraverso il dialogo necessario per renderla vibrante, e già questo è un indizio. 

All’attacco Si chiamano, in certi casi, marcature preventive e Manna ha cominciato ad inseguire Giovanni Sartori, a telefonargli, a incuriosirlo con le sue proposte: il Bologna per il momento resiste, 30 milioni di euro non vengono ritenute cifra sufficiente per alimentare insicurezze, e nelle chiacchierate che verranno, perché altre ce ne saranno, verrà esclusa qualsiasi contropartita tecnica, inclusa Ngonge che sembrava potesse essere una carta da giocarsi e invece no. Soldi, solo soldi, ovviamente tanti soldi. Il Napoli non ha stabilito un budget, certo non intende dilapidare la somma che Kvara ha consentito venisse elargita dal Psg, però non intende neanche risparmiare: con il management di Garnacho restano rapporti vivi che solo l’eventuale resistenza del Manchester United potrebbe anestetizzare; ma con il Bologna è stata allestita una linea privilegiata, che verrà riattivata in giornata, per capire la fattibilità di un’operazione complessa non impossibile. Perché se pure Ndoye dovesse comportare sacrifici inavvicinabili, il Napoli si troverebbe costretto a ricominciare il giro del mondo, svoltando sulla fascia sinistra.

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