Inter, l’ex proprietà Suning dichiara bancarotta

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Le tre holding di Jindong e Steven Zhang hanno ratificato un accordo per la ristrutturazione del debito

Tre holding di proprietà di Zhang Jindong, ex proprietario dell’Inter, hanno dichiarato bancarotta in Cina con un accordo per la ristrutturazione del debito. Il 7 febbraio il National Enterprise Bankruptcy Reorganization Case Information Network (l’ente che si occupa appunto di bancarotta e riorganizzazioni aziendali) ha annunciato che la Corte Centrale di Nanchino il 26 gennaio 2025 ha accettato la richiesta di riorganizzazione fallimentare da parte di Suning Appliance Group, Suning Holdings Group e Suning Real Estate Group e che nelle prossime settimane andranno in scena i primi incontri con i creditori. Nel dettaglio, sono due holding attraverso le quali Zhang Jindong controlla una piccola percentuale in Suning.com, ovverosia Suning Appliance Group (1,4%) e Suning Holdings Group (2,75%). Quest’ultima è la holding attraverso cui la famiglia Zhang controllava l’Inter. 

declino

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Il declino di Suning è legato agli investimenti da parte della società, in gran parte perduti: oltre al caso dell’Inter (con Oaktree che ha escusso il pegno dopo che la famiglia Zhang non aveva ripagato un debito da 395 milioni), ci sono tra gli altri quelli in Carrefour, Wanda e soprattutto Evergrande, con stime di investimenti per oltre 10 miliardi di euro tra il 2012 e il 2020 in gran parte conclusi negativamente.

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