Feyenoord tra esoneri e addii. Il dopo Slot non è all’altezza

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L’avversaria dei rossoneri nell’andata dei playoff di Champions è quinta in campionato, con un tecnico ad interim, l’esordiente Bosschaart

Dal nostro inviato Andrea Ramazzotti

I trionfi con Arne Slot sembrano lontani anni luce eppure l’ultima Eredivisie conquistata è datata 2022-23, mentre lo scorso anno, sempre con lui alla guida, è stata messa in bacheca la Coppa dei Paesi Bassi. Ancora più datati quelli con in campo Ruud Gullit, capace di vincere da protagonista entrambi i trofei nel 1983-84 prima di passare al Psv e al Milan. Stasera il De Kuip ruggirà come al solito, ma l’umore tra i tifosi non è alto. Perché l’esonero di lunedì del tecnico Brian Priske ha colto di sorpresa molti. Non per i risultati, che in campionato sono deludenti (5°posto in classifica), o per lo scarso feeling che aveva con lo spogliatoio, quanto per la tempistica della decisione. Ovvero dopo la vittoria nel derby con lo Sparta e a una manciata di ore dalla sfida con i rossoneri. Adesso i tifosi aspettano di sapere chi sarà il nuovo allenatore e il clima in città non è elettrico come dovrebbe essere alla vigilia dell’andata di un playoff di Champions League. C’entra anche la cessione di Santiago Gimenez proprio al Milan, avversaria di stasera, ma il vuoto lasciato da Slot finora si è rivelato incolmabile. E se il tecnico è felice (e in testa alla Premier) con il Liverpool, a Rotterdam le “vedove” per il suo addio sono parecchie. 

Idea Pusic

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Giovanni van Bronckhorst, Mark van Bommel e Erik ten Hag sono tra i possibili sostituti, ma il d.t. te Kloese per ora temporeggia e si è limitato a mettere in panchina come traghettatore l’ex difensore e centrocampista del Feyenoord Pascal Bosschaart, che ieri ha tenuto la conferenza stampa pre gara. Il board del club non vuole sbagliare scelta ed è forte la corrente che punta a Marino Pusic, l’ex vice di Slot che però è sotto contratto con lo Shakhtar Donetsk. Finora ogni tentativo di liberarlo è stato vano. Ronald de Boer, parlando lunedì sera a Ziggo Sport, l’ha definita “la scelta più logica”, mentre Marco Van Basten, anche lui presente come opinionista, ha evidenziato un altro problema: “Se vendi Gimenez ma non riacquisti nessuno, non puoi aspettarti gli stessi risultati”. Stasera il posto del messicano al centro dell’attacco sarà preso dal giapponese Ueda, favorito sull’argentino Carranza. Con Gimenez in rosa, in questa stagione hanno trovato spazio solo quando Santi è stato infortunato. Chiaro, no? Un problema in più per Bosschaart, catapultato sotto la luce dei riflettori dall’Under 21 del club. “Per me sarà una partita speciale – ha ammesso -, soprattutto se otterremo un bel risultato”. Garanzie che sarà in panchina anche al ritorno di martedì a San Siro non ne ha. Per questo pensa all’oggi e non al domani, come tutta la squadra. 

Champions o Hancko…

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Attenzione, il Feyenoord non è una formazione inoffensiva dopo l’addio del suo bomber da 65 reti in 105 presenze. Ha il morale basso, ma giocatori importanti come Paixao e Hadj Moussa, esterni offensivi dal gol facile. E poi c’è Hancko che il dt della Juventus Giuntoli voleva portare a Torino già questo mercato invernale. Operazione rimandata all’estate? Lo slovacco vuole fare il salto di qualità e sfidare nel derby d’Italia l’ex compagno Gimenez, ma a Rotterdam puntano a non smantellare la squadra e sanno che c’è un solo modo perché ciò sia possibile: arrivare terzi in Eredivisie per giocarsi poi l’ingresso nella prossima (ricca) Champions. La qualificazione diretta è impossibile, ma la terza piazza è alla portata. Basterebbe dare una svolta alla stagione. Quella con il Milan sembra l’occasione giusta, ma Gimenez non è più un alleato, ma un “nemico”. Gullit, invece, sarà spettatore. Allo stadio o davanti alla tv. Avrebbe fatto comodo al top… “Voglio restituire fiducia ai ragazzi” ha spiegato Bosschaart che arriva al primo giorno di scuola e si trova di fronte subito un bell’esame.

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