Il doppio ex ha rilasciato alcune dichiarazioni a poche ore dalla sfida tra giallorossi e brianzoli: “La semplicità di Ranieri ha portato la Roma a poter competere per la classifica che conta, può arrivare in Europa”
L’ex centrocampista della Roma, ex allenatore delle giovanili dell’Italia e oggi tecnico dell’Under-21 dell’Arabia Saudita, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai canali ufficiali del club giallorosso a poche ore dalla sfida contro il Monza, con cui ha giocato per tre stagioni. Ecco, dunque, le parole di Luigi Di Biagio:
La sua vita è fatta di step, sia da giocatore sia da allenatore. “Da giocatore ho fatto la famosa gavetta iniziando proprio da Monza, dove mi ha preso Marotta. Ho fatto degli step anche da allenatore, ma in Italia non ho mai ricoperto questo ruolo se non nella Spal un paio di mesi. Mi sto aprendo a un mercato diverso rispetto a quello che un allenatore vuole cercare“.
Così è un allenatore completo, trattare con i ragazzi è complicato? “Mi trovo molto bene onestamente, anche perché ho fatto 8 anni di Italia. Si sta aprendo un mercato importante sotto tutti i punti di vista, sto perfezionando dinamiche diverse rispetto a quelle italiane“.
C’è materiale umano lì per poter lavorare bene? “E’ diverso rispetto all’Italia per cultura e mentalità, stiamo cercando di portare piano piano qualcosa di diverso. Tanti ragazzi giovani sono andati a giocare in Europa, uno è anche a Roma anche se purtroppo gioca poco ma non è niente male. Noi ci dobbiamo rapportare alla parte asiatica, i nostri punti di riferimento sono Australia, Corea, Giappone e Cina. C’è da lavorare tanto, ma presupposti e potenziale ci sono e anche troppo“.
Che persona è Saud? “E’ un ragazzo educatissimo, lo so, ha un rispetto incredibile. Mi hanno fatto ridere le sue dichiarazioni, qui la mattina non esiste. Ora inizierà il Ramadan. Sono belle esperienze, capisci dinamiche che da lontano non ti sfiorano minimamente“.
Come ricorda l’esperienza di Monza? “E’ stata un’esperienza stupenda, il Monza ha creduto subito in me. Ho fatto un anno di B e due di C, ho vinto la Coppa Italia e il campionato. Mi ha preso Marotta con Carnevali, lavoravano insieme a Monza, dalla Primavera della Lazio. Poi ho iniziato la mia carriera, a Monza c’era un ambiente sano ed erano nato da pochissimo tempo Monzello“.
Alla Roma poi è tutta un’altra cosa: che ricordi ha? “Ho tantissimi ricordi, sono stati quattro anni di sofferenza in cui si stava costruendo un qualcosa di grande che fortunatamente per la Roma è arrivato dopo, meno per me perché avrei voluto partecipare alle vittorie della Roma. Uno dei ricordi più belli è la doppietta che feci al Milan nel 5-0. Ho fatto diversi gol, non ricordo il numero esatto ma penso 20-25 gol di averli fatti. Ogni volta è stata una bella emozione“.
Che partita sarà quella tra Roma e Monza? “Quella del Monza è una situazione complicata, Nesta ha dovuto accettare e tornare e sa benissimo a cosa sta andando incontro. Dall’altro lato la Roma è lanciatissima, deve cercare assolutamente di vincere perché una vittoria la proietterebbe in una classifica che fino a un paio di mesi fa era impensabile. Questa partita è proibitiva per il Monza, ma sono partite che dipendono da tante cose“.
Che cosa ha dato Ranieri? “Dirò cose banali: la tranquillità di cui la squadra ha bisogno, l’equilibrio nelle due fasi che la squadra non aveva più. C’era una squadra in confusione, tra moduli diversi e allenatori cambiati e giocatori infortunati che poi si sono ripresi. La sua semplicità ha portato la Roma a poter competere per la classifica che conta. Secondo me la Roma può arrivare in Europa: la Juve è a 9 punti, sono abituato a vedere le cose in grande. Ora la Roma ha un calendario sulla carta non dico facile ma…non dico che potrà uscire da queste cinque partite con un bottino pieno, ma quasi. Può competere per arrivare quarta, ci sono tante squadre sopra ma penso che ci siano i requisiti“.
La chiave di questa squadra è sempre e comunque la qualità e l’esperienza, come Hummels, Paredes e Dybala. “I giocatori stanno dando il loro, hanno rimesso a posto la barca. Aggiungerei anche Mancini e Pellegrini, Lorenzo a volte viene maltrattato ma non ne capisco il motivo perché è un giocatore importante che sta cercando di ritrovarsi. Ogni volta che sta tornando ci si aspetta che sbagli qualcosa. Dobbiamo cercare di volere bene ai nostri giocatori. Penso che la Roma sia sulla strada giusta“.
Che allenatore è Di Biagio? “Ho sempre pensato che devi essere un mix di quelli che hai avuto. Ho avuto anche Lippi, lo metterei nel podio con Mazzone e Zeman. Tre allenatori diversi a cui ho cercato di rubacchiare qualcosa“.
© RIPRODUZIONE RISERVATA