Portiere e centravanti dell’Empoli appartengono al Milan, che in estate per loro ha già un’idea precisa
Si preannuncia un giugno piuttosto laborioso per la dirigenza rossonera. Non solo per dare forma – proseguendo nel circolo virtuoso di gennaio – ai rinforzi per il Milan 2025-26, ma anche per capire come gestire i ritorni alla base dai vari prestiti. L’elenco è lungo, lo era già a inizio stagione ed è diventato ancora più corposo dopo il mercato invernale. Sono dodici i giocatori di proprietà del Diavolo che si ripresenteranno a Milanello, in attesa di capire se potranno davvero disfare la valigia o saranno reimmessi sul mercato. Due di loro, in Empoli-Milan, stanno per affrontare il club di appartenenza. Per Lorenzo Colombo e Devis Vasquez non è certamente la prima volta, ma trovarsi di fronte il “loro” Milan fa sempre un certo effetto. E, inevitabilmente, apre una finestra su ciò che potrà succedere in estate. E dunque?
garanzie
—E dunque, ora come ora, non sono oggettivamente molti gli elementi che inducono a immaginare una loro permanenza in rossonero per la prossima stagione. Poi, certo, le vie del mercato sono più o meno infinite, ma Devis e Lorenzo osservando la rosa rossonera sembrerebbero – almeno in parte – chiusi dalla concorrenza. Intanto iniziamo col dire che condividono la stessa formula: prestito con diritto di riscatto. Significa due cose: che sarà l’Empoli a decidere il futuro di entrambi, e che per entrambi il futuro passa dalle prestazioni in maglia azzurra. Per quanto riguarda Colombo, la cifra fissata per l’acquisto definitivo del cartellino è di 7 milioni, spesa che il club di Corsi può prendere in considerazione di spendere soltanto se qualche cessione illustre darà un aiuto al budget (anche perché oltre a Lorenzo ci sarebbe anche Esposito da riscattare). Fino a questo momento il centravanti di Vimercate ha messo a segno 6 gol (5 in campionato, uno in Coppa Italia) in 1.779 minuti. La media in sé non è sfavillante (una rete ogni 296′), ma al club Colombo piace per l’approccio alle partite, lo spirito di sacrificio e una modalità di gioco che lo porta a legare i reparti in modo naturale. Uno che è in grado di giocare anche da seconda punta e sulla trequarti, e che in questa stagione ha in pratica tenuto su la baracca praticamente da solo. Tradotto: se l’Empoli ne avrà la possibilità, Lorenzo rimarrà.
gerarchie
—Se però dovesse tornare a Milanello, cosa succederebbe? Le variabili sono parecchie, ovvero c’è in ballo il destino di due centravanti in bilico. Uno è Abraham, che lotta e sgomita per convincere il Milan a tenerlo con sé. Ma è uno scenario tutto da decifrare perché Tammy è in prestito secco e quindi dipenderà anche dalle richieste della Roma (Saelemaekers potrebbe aiutare). L’altro è Jovic, al momento l’ultimo attaccante nelle gerarchie: fin qui soltanto 5 presenze stagionali (una da titolare) per 101 minuti in campo, escluso anche nella seconda lista Champions. Il serbo è in scadenza e c’è l’opzione per rinnovarlo, ma l’addio pare segnato. Il “problema” per Colombo risiede soprattutto nella gestione che il Milan vorrà fare di Camarda. Se Francesco verrà aggregato stabilmente alla prima squadra come terzo centravanti, Colombo appare chiuso. Nel caso in cui Camarda fosse mandato in prestito si aprirebbe una prospettiva, ma per un giocatore di quasi 23 anni che a fine stagione potrebbe toccare le 100 presenze in A (è a quota 86), essere la terza scelta avrebbe poco senso.
riscatto esiguo
—Per quanto riguarda Vasquez, la situazione parrebbe più incanalata. Il portiere colombiano – titolarissimo di D’Aversa – può essere riscattato per 900mila euro, cifra decisamente abbordabile e allettante in proporzione alle qualità. Ci sono state in realtà due-tre situazioni che lo hanno visto protagonista di errori molto brutti e gli hanno attirato addosso critiche pesanti, ma il costo del cartellino rimane comunque a suo netto favore. Se dovesse tornare in rossonero, sarebbe molto probabilmente destinato a salutare di nuovo: dietro Maignan c’è Sportiello che ha un contratto fino al 2027, e poi il 20enne di ottime prospettive Torriani. Ma anche se quest’ultimo dovesse essere ceduto in prestito, per Vasquez vale il discorso di Colombo: dopo una stagione in A da titolare, ritrovarsi a fare il numero tre non avrebbe senso.
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