Milan, la scelta del ds: D’Amico in pole, poi ci sono Manna, Tare e Sartori

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Il dirigente dell’Atalanta: “Voci, non commento”. Tra gli altri Tare ha il vantaggio di essere libero. Dalla scelta del nuovo uomo mercato dipenderà anche la decisione sul prossimo allenatore

Giornalista

La ricerca del nuovo ds del Milan ricomincia da oggi e, dopo che la candidatura di Paratici è sfumata, l’ad Giorgio Furlani riprenderà in queste ore i colloqui e le riflessioni per individuare l’uomo giusto. Il professionista che completerà l’area sportiva di via Aldo Rossi e darà un contributo importante per la ripartenza rossonera dopo un 2024-25 nel quale non verrà centrato l’obiettivo minimo ovvero la qualificazione alla prossima Champions. Il rischio concreto è quello di non conquistare neppure l’accesso a una delle altre due coppe europee che, pur molto meno munifiche rispetto alla Champions, permetterebbero al Diavolo di non scomparire dall’Europa del pallone. Cosa che è successa l’ultima volta nel 2019-20, in occasione della squalifica dalle coppe per il mancato rispetto del Fair play finanziario. “Siamo focalizzati nel preparare la prossima stagione, nello scegliere la persona giusta per il ruolo di ds. L’identikit? Vogliamo uno che ci faccia vincere. L’importante è scegliere la persona giusta più che focalizzarci sui tempi” ha spiegato sabato Furlani. La parola d’ordine, dunque, è non affrettare i tempi anche se nei prossimi giorni ci saranno colloqui telefonici e non solo. Diciamo che prima di Pasqua sono attesa novità, ma non è detto che la poltrona trovi entro due settimane il suo inquilino. Di certo, però, il Diavolo una scelta la dovrà fare il più in fretta possibile per non perdere il vantaggio che ha sulle altre a livello di programmazione. Prima sarà individuato il nuovo ds e prima sarà aperta la ricerca sia del nuovo tecnico e sia dei rinforzi per la rosa.

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Furlani stima parecchio Tony D’Amico che però è legato da un contratto con l’Atalanta. Ieri il dirigente nerazzurro a Sky ha dribblato il tema: “Sono voci e non sono commentabili, sennò non finiremmo mai di farlo”. D’Amico resta comunque una delle soluzioni, forse la più concreta, anche se in questo momento sono molte le variabili in grado di condizionare la scelta. Da valutare di certo c’è la posizione lavorativa dei quattro candidati (D’Amico, Sartori, Manna e Tare), con solo l’ultimo dei quattro che non ha un contratto e sarebbe dunque libero di poter iniziare subito a occuparsi, a tempo pieno, del Milan del futuro. Gli altri dovrebbero prima liberarsi dai club con i quali sono sotto contratto. Il rischio è quello di essere costretti ad aspettare almeno la fine del campionato perché Atalanta, Bologna e Napoli sono tutte in corsa per obiettivi importanti e per nessun motivo potrebbero perdere un dirigente chiave per gli equilibri a poche settimane dalla fine della stagione. C’è però anche la prospettiva di dover fare i conti con un braccio di ferro con una società che non voglia liberare il suo ds per darlo a una diretta concorrente. Forse anche per questo Furlani, sfumata la pista Paratici, non ha fretta di concludere e segue l’evolversi degli eventi.

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