Bergomi, intervista dopo le polemiche per la telecronaca di Inter-Barcellona

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La bandiera nerazzurra racconta la sua telecronaca “sentita” di Inter-Barça su Sky : “Faccio partite in tv da 25 anni e le critiche mi arrivano per lo più dagli interisti. Ma ci saremmo comportati così anche per le altre italiane”

Giornalista

Una partita surreale e una telecronaca che ha fatto discutere. La coppia Sky Caressa-Bergomi ne ha viste di tutti i colori, portando nelle case degli italiani tra le altre cose anche il Mondiale 2006 e l’Europeo 2021. Di mezzo però stavolta non c’era la Nazionale bensì un club italiano, con tanti tifosi  (soprattutto juventini e milanisti, il triangolo è sempre quello) a gufare sul divano. E a scatenarsi con la tastiera. Anche perché stavolta la platea era pure moltiplicata, essendo stato il match di San Siro trasmesso anche in chiaro su Tv8. Caressa e soprattutto Bergomi in vari passaggi epici del match non sono stati esattamente composti (stesso dicasi per il radiocronista Rai Francesco Repice) e ora la polemica infuria sui social. Nel mirino entra in particolar modo lo Zio, una vita in nerazzurro, che dopo il rocambolesco gol del 3-3 di Acerbi nel recupero dei tempi regolamentari è uscito con un “Questi del Barcellona tutta la partita a lamentarsi!” che non è andato giù a tanti telespettatori.

Bergomi, ha passato una mattinata tranquilla?

“Sto cercando di rispondere ai tanti messaggi ricevuti…”.

Sono arrivate anche le critiche?

“Guardi, faccio telecronache da 25 anni e le critiche maggiori le ho ricevute proprio dagli interisti”.

Durante Inter-Barcellona però non crede di avere esagerato? Anche Caressa a un certo punto l’ha invitata a calmarsi.

“Ma lei l’ha vista la partita? Incredibile! Come si fa a non farsi prendere dall’emozione? Lo stesso Fabio a un certo punto piangeva con me. Accanto a noi c’era Repice e ci siamo proprio detti che è impossibile rimanere distaccati”.

Quindi avrebbe utilizzato gli stessi toni anche se l’impresa l’avessero fatta Juve o Milan?

“Assolutamente sì. Anche se è chiaro che dopo una vita con la maglia dell’Inter qualche sfumatura ci può scappare. Forse la parata di Sommer su Yamal nel finale l’ho sottolineata troppe volte… Ma le racconto questo apisodio. Nel marzo 2019 la Juve perde 2-0 a Madrid ma nel ritorno ribalta l’Atletico con una tripletta di Ronaldo e va ai quarti di Champions. La nostra telecronaca di allora aveva gli stessi toni di quella di ieri. Pensi che due giorni dopo sono a San Siro per Inter-Eintracht di Europa League e vengo accusato dagli interisti di essere filo juventino. Ormai ci sono abituato”.

Ma il Barcellona si è davvero lamentato così tanto?

“Dal primo minuto di gioco: Dimarco aggressivo su Yamal e tutta la panchina che scatta in piedi…”.

Sugli altri episodi da moviola crede che il suo commento sia stato equilibrato?

“Guardi, sul rigore che porta al 2-0 all’inizio avevamo detto che non c’era, poi solo in un replay si vede che Cubarsì non prende il pallone ma il piede di Lautaro. Sul rigore dato e poi tolto al Barcellona invece ho detto che c’era, ma che andava verificato se il fallo era dentro e fuori area. A Flick ho ‘tirato le orecchie’ dopo il gol di Acerbi perché chiedevano un fallo di Dumfries che non c’era assolutamente. La verità è un’altra…”. 

“Che faccio questo lavoro da una vita e che ho sempre cercato di essere professionale e rispettoso di tutti. Se ci sono in campo due italiane sono imparziale, altrimenti ci sta farsi trascinare anche dalle emozioni. Da casa è impossibile cogliere l’elettricità che può attraversare uno stadio in certe partite. E credo che ci stia trasmetterlo ai telespettatori”.

Chiudiamo con una domanda di campo. A questo punto per l’Inter sarebbe meglio incontrare in finale Arsenal o Psg?

“Comunque la si rigiri, di fronte ci sarà una squadra che ti presserà per tutta la gara”.

Come successo con Bayern e Barcellona.

“Che erano superiori all’Inter, c’è poco da girarci intorno. Però i ragazzi di Inzaghi ci mettono il cuore, lavorano di squadra, sanno mettere in campo tutto quello che hanno a disposizione”.

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