Atalanta U23, i giocatori pronti al grande salto

Domenica, nei quarti di finale dei playoff di Serie C contro l’Audace Cerignola, sarà la prima volta al Gewiss Stadium

Giorgio Dusi

Secondo anno di esistenza, secondo anno alla fase nazionale dei playoff di Serie C. E domenica contro l’Audace Cerignola la prima volta al Gewiss Stadium. Sì, l’Atalanta Under 23 è un progetto che funziona, eccome. Tanto da far nascere l’idea – poi concretizzata – di portarlo di fronte a (potenzialmente) migliaia di spettatori, nella casa della Dea a Bergamo, lasciando temporaneamente la “succursale” di Caravaggio, campo su cui sono stati finora costruiti i successi dei ragazzi guidati sapientemente da mister Francesco Modesto, uno dei tanti punti di continuità tecnica di questo primo ciclo della seconda squadra nerazzurra, che ha la regia sportiva del direttore Fabio Gatti. 

IL PERCORSO

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 Per raggiungere i quarti di finale dei playoff, sostanzialmente la “final eight”, la Dea ha dovuto sovvertire sempre i pronostici: sul campo del Trento e dell’AlbinoLeffe aveva un solo risultato a disposizione, la vittoria, e lo ha ottenuto. 1-2 al Briamasco, 1-3 nel derby orobico. Poi di fronte al proprio pubblico il tuonante 7-1 sulla Torres nella gara d’andata della prima fase nazionale, seguito da una sconfitta per 2-1 che non ha in alcun modo intaccato le certezze costruite durante le ultime tre settimane. Vien da sé che quello dell’Under 23 sia il miglior attacco dei playoff finora, visto che anche in regular season in nessuno dei tre gironi c’è stata una squadra che ha segnato tanto quanto l’Atalanta (65). 

ATTACCO ESPLOSIVO

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 Facile, verrebbe da dire, con un uomo da 19 gol stagionali al suo primo anno “integrale” in Serie C. Solo uno specialista di categoria come Lescano (25 tra Trapani e Avellino) ha superato Vanja Vlahovic. Il classe 2004 serbo ha confermato i numeri ottenuti lo scorso anno in Primavera, dove ha segnato l’identico numero di reti in 20 partite nella prima metà di stagione, per poi aggregarsi in pianta stabile nella categoria superiore e quest’anno trovare il grande exploit. Lo stesso che hanno trovato anche i suoi compagni di reparto Vavassori (2005) e Cassa (2006), autori di due triplette nel settebello alla Torres e che, al pari dell’ex Partizan, godono di grande considerazione al piano superiore, come dimostrano le convocazioni e i minutaggi già ottenuti tra i ‘grandi’. Senza dimenticare Tommaso De Nipoti, classe 2003, capitano della Primavera, frenato dagli infortuni ma in grado di segnare 2 gol e consegnare 11 assist nel giro di neanche 1.200 minuti, praticamente uno a partita, e l’altro 2004 Filippo Alessio (6 reti). 

LE CERTEZZE

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 Per sorreggere un reparto del genere ci vuole però una struttura su cui poggiare. Non sembra affatto un caso che i due con il minutaggio più alto siano i due mediani, muscoli, dinamo e cervello della squadra, Emmanuel Gyabuaa (2001) e Simone Panada (2002), entrambi con alle spalle anche esperienze in Serie B e vincitori del campionato Primavera nel 2020 con i colori che vestono sin dall’adolescenza insieme, tra l’altro, all’azzurro delle nazionali giovanili italiane. Solidità, quella che garantiscono gli esterni Bergonzi (2000, ex FeralpiSalò, 5 gol e 4 assist) e Bernasconi (2003 ex Cremonese, 3 gol e 12 assist) insieme ad un contributo offensivo non indifferente, con le spalle coperte da una linea difensiva che non ha paura ad aggredire in avanti per recuperare la palla, guidata dal giovanissimo classe 2006 sloveno Relja Obric, arrivato insieme a Vlahovic nel gennaio 2023 in un unico pacchetto dal Partizan. A giudicare dalle prestazioni – e dalle convocazioni di Gasperini in Prima Squadra – una doppia operazione ben riuscita. Ad affiancarlo, il 2007 ex Barcellona Navarro e Tommaso Del Lungo, 2003, anche lui già arrivato lo scorso anno nei grandi. Senza dimenticare elementi come Scheffer (2005), Ghislandi (2001), Ceresoli (2003) su cui Modesto ha sempre potuto contare ottenendo importanti garanzie. Come del resto Paolo Vismara, una sorta di Carnesecchi “in miniatura” per quanto fisicamente lo ricorda, rientrato a gennaio dal prestito alla Sampdoria in B. Quest’ultimo bergamasco doc, come tra gli altri i sopracitati Ghislandi, Ceresoli o Bernasconi. 

IL SALTO

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 Nella rosa della Prima Squadra nerazzurra quest’anno è riuscito a distinguersi Marco Palestra, esterno destro del 2005 stabilmente parte del gruppo di Gasperini dopo aver disputato un’annata sontuosa l’anno scorso in Serie C. Ha raccolto anche 3 presenze in Champions League, una da titolare, contro lo Sturm Graz. È pure subentrato nel recupero in Supercoppa Europea a Varsavia contro il Real Madrid. Ha collezionato meno di 300 minuti (ed è fermo da quasi due mesi per infortunio), ma ha aperto una strada: quella dei sogni dei ragazzi cresciuti a Zingonia, che brillano in Serie C e cercheranno di brillare anche al Gewiss con l’auspicio di poterci tornare in futuro giocando tra i grandi.

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