Scudetto Napoli, nel nome di Maradona

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Una città che continua a dedicarsi al culto dell’argentino, quasi una divinità. Insieme per sempre, una dedizione che non conosce fine

Giancarlo Dotto

Nel nome di Diego. Facile dirlo, impossibile non dirlo. Se si tratta di Napoli e dei napoletani, Diego non ha bisogno di trascinarsi dietro un corpo per continuare a esistere. Bizantini, normanni, aragonesi, austriaci, francesi, Borboni, turisti e garibaldini: nessuno ha invaso Napoli quanto Maradona. Le strade, i muri e i presepi hanno la sua faccia, la gente canta il suo nome, un figlio porta il suo nome, lo stadio ha il suo nome. Insieme per sempre, nella cattiva e nella buona sorte. Che sia l’abisso della Serie C o l’estasi dello scudetto. Oh mamma mamma mamma! Sai perché gli batte il corazòn? Un giorno hanno visto Maradona e innamorati sono. E, d’altro canto, vedi Napoli e poi vivi. Dove Diego fu autorizzato a credersi Dio, che fosse il piede o la mano non importa. Luciano Spalletti lo sa bene. Lo ha…

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