Lo strano epilogo di una partita senza storia ma con tante domande: perché si arrivò alla rissa? Come mai tutti contro Valtolina? La decisione del Giudice fu giusta? E qual era il ruolo di Scarpi?
C’è un termine oggi desueto, ma ancora in uso all’epoca dei fatti che andremo a raccontare – parliamo di oltre venti anni fa – quando nelle cronache, per dare contezza di un’aggressione particolarmente violenta si utilizzava l’espressione “gragnuola di colpi”. La gragnuola – o gragnòla – tecnicamente è una precipitazione atmosferica, dove neve e grandine si mescolano e cadono – spesso con la forma del cristallo ghiacciato – in gran quantità, provocando una spiacevole sensazione in chi li subisce. E insomma, inutile girarci attorno: fa un male cane. E basta vedere la faccia con cui Fabian Valtolina viene ripreso dalle telecamere – quella domenica 13 febbraio del 2000 – per avere conferma che lui di botte se n’è prese un fracasso, è stato pestato a sangue e sì, se l’è vista brutta dopo la gragnuola di colpi da cui è stato investito, mentre rientrava negli spogliatoi al termine di Venezia-Cagliari.