La Virtus Bisceglie sfiora il blitz sul campo della seconda in classifica

Una prova da applausi, un pareggio che vale tanto. La Virtus Bisceglie ha fermato sull’1-1 il Troia vicecapolista del girone A di Prima categoria. La formazione allenata da mister Aldo Piccarreta ha sfoderato una prestazione grintosa e di spessore sul rettangolo dello stadio comunale “Michele Dachille”. Le cose non si sono messe bene per Monopoli e compagni, sotto di un gol dopo appena sette minuti con l’acuto di De Rita che ha fatto gioire i sostenitori garganici. I biancazzurri hanno reagito, interpretando il match con il piglio giusto e lottando su tutti i palloni con lodevole agonismo. L’opportunità per il pari è stata sfruttata al 39’ da Binetti, lesto nel correggere con un tap-in l’assist invitante di Ciaburro, a sua volta ben servito da Dell’Oglio. I ritmi sono rimasti alti anche nel corso della ripresa ma l’unica occasione di rilievo è scaturita dal calcio piazzato di Leo Ragno al 95’: portiere immobile, pallone sul palo interno e allontanato provvidenzialmente da un difensore della squadra di casa prima che un avversario potesse intervenire. Impossibile non recriminare su un episodio che, con un pizzico di fortuna, avrebbe potuto dare la vittoria ai biscegliesi, che restano quinti in classifica malgrado l’aggancio dell’Audace Cagnano ma ora tallonano la Nick Bari, distante appena un punto. E domenica 19 febbraio, al “Di Liddo”, sarà di scena il confronto con l’altra vicecapolista Sporting Apricena, già sconfitta a domicilio all’andata. La lotta per i playoff coinvolge sempre più una Virtus che appare coesa, solida e pronta a battagliare per guadagnarsi il suo posto negli spareggi promozione.

UFFICIO STAMPA VIRTUS BISCEGLIE – Vito Troilo

La Molfetta batte due colpi in casa del Gladiator


La Molfetta Calcio torna a vincere e lo fa a Santa Maria Capua Vetere contro il Gladiator per 2 reti a 0. Con mister Bartoli squalificato, i biancorossi scendono in campo con il 4-4-2, con Crispino in porta; Bianco, Mazzotti, Panebianco e Panebianco in difesa; Tarcinale, Fucci, Martino e Avantaggiato a centrocampo; Vivacqua e Kordic in attacco.

Il match inizia con i padroni di casa che cercano di presentarsi subito in attacco al 7′, ma il tiro di Panaioli va fuori. All’11’ arriva la risposta della Molfetta Calcio con un cross di Stasi che per poco non trova Kordic in area di rigore. Ancora Molfetta in attacco al 18′, ma il tiro di Kordic non è preciso.
La partita è, tutto sommato, equilibrata e i ragazzi di mister Bartoli sono ben messi in campo. Al 42′ Molfetta è in vantaggio, grazie ad una rete di Vivacqua che batte il portiere avversario con un colpo di testa su assist di Kordic. Il primo tempo termina con i biancorossi in vantaggio.

Nella ripresa i padroni di casa alzano il baricentro, ma gli ospiti al 57′ diventano insidiosi con un tiro di Avantaggiato, che però termina fuori. Al 63′ i padroni di casa si rendono pericolosi, ma Crispino è una sicurezza. La svolta della gara arriva al 75′, quando Vivacqua sfodera un tiro micidiale da fuori area che gonfia la rete e porta la Molfetta Calcio sul 2 a 0. Doppietta per l’attaccante scuola Lazio.

I padroni di casa sfiorano il terzo gol al 84′ con Martino, ma il portiere Maresca para. La gara termina con la Molfetta Calcio che sbanca il “Mario Piccirillo” per 2 reti a 0.

Una gara giocata su ritmi alti e meritatamente vinta dai ragazzi di mister Bartoli, grazie ad un’ottima prestazione grintosa e tatticamente quasi perfetta.
Per i biancorossi tre punti che valgono oro e che smuovono la classifica. Prossima gara domenica 19 Febbraio contro il Lavello.

Gladiator – Molfetta 0-2

Gladiator (4-4-2): Maresca; Cipolletta, Tomi (C), Mele, Ciampi; Puca, Pietroluongo, Marianelli, Messina; Panaioli, Squerzanti. A disposizione: Bufano, Magliocca, De Caro, Mancini C., Caruso, Corigliano, Mancini A., Attah, Tedesco. Allenatore: Grimaldi.

Molfetta (4-4-2): Crispino; Mazotti, Panebianco, Bianco; Fucci, Martino, Stasi, Tarcinale, Avatanggiato; Kordic, Vivacqua (C). A disposizione: Diame, Cianciaruso, Lafrance, Longo, Salvemini, Romio, Zagaria, Pizzutelli, Coratella. Allenatore: Bartoli.

Fonte:NotiziarioCalcio.com

Bisceglie, pokerissimo al “Ventura” sull’Orta Nova

Una domenica nel segno del “5”. Cifra che richiama sia il numero di vittorie consecutive del Bisceglie sia le reti rifilate all’Orta Nova nel match casalingo del 18° turno. I nerazzurri legittimano il pronostico favorevole con una prestazione spigliata e concreta fin dall’avvio, con il successo in cassaforte già allo scoccare della mezz’ora (parziale di 4-0): in sintesi, il modo migliore per approcciare l’atteso scontro diretto al vertice di domenica con il Manfredonia, la cui sede sarà fissata nei prossimi giorni. 

Rispetto al colpaccio di due settimane fa a Foggia mister Passiatore effettua un paio di variazioni nell’undici di partenza, con il rientrante Barletta a destra in difesa e Schirone in qualità di mezzala. La cronaca è inaugurata dal vantaggio degli stellati dopo appena 4’: sugli sviluppi del primo corner della sfida, Stele si avventa in area sulla corta respinta della difesa ortese e supera De Troia con un secco rasoterra. Al 12’ gli ospiti reagiscono con la pregevole girata di Pasquale Valentino finita non lontana dal palo destro, mentre al 14’ Doukoure – su assist in verticale di capitan Di Rito – fallisce il primo tentativo a tu per tu con De Troia e, sulla respinta di quest’ultimo, indirizza la sfera a lato. Due minuti più tardi l’attaccante ivoriano si riscatta addomesticando un pallone vagante in area foggiana e battendo l’estremo rivale con una fiondata sotto la traversa (rete numero 10 in stagione, la seconda con la maglia del Bisceglie). Al 22’ Di Rito centra il palo su imbucata di De Vivo, un minuto dopo arriva il tris nerazzurro grazie alla correzione sottomisura di Schirone dopo un altro tiro di Di Rito. Tre punti già in ghiaccio al 30’, allorché De Vivo intercetta una punizione nella metà campo dell’Orta Nova e s’invola in solitudine trafiggendo De Troia con una micidiale rasoiata. Prima della pausa la squadra di Passiatore potrebbe andare ancora a bersaglio a seguito di una manovra avvolgente, ma Schirone è impreciso nella rifinitura per Doukoure. 

Al rientro il Bisceglie cambia i terzini (Dambros e Logrieco rispettivamente in luogo di Barletta e Morisco). Il tarantino Raimondo annulla un gol a Doukoure (13’) per offside, poi al quarto d’ora assegna un rigore all’Orta Nova per atterramento in area di Daleno e dal dischetto Davide Cormiospiazza Tarolli (quinto gol subito in campionato dai nerazzurri). Lo shoot di Logrieco al 18’ (De Troia neutralizza a terra) precede il definitivo 5-1: al 27’ l’esordiente guineano Bah sottrae palla sulla trequarti e s’incunea in area fornendo un assist al bacio per De Vivo, implacabile nel firmare la doppietta personale con cui sale a quota 6 centri in stagione. Prima del triplice fischio si annotano altre due opportunità non concretizzate per un soffio da Bah e da D’Argenio. Prosegue dunque il duello in testa al girone B, con il Bisceglie appaiato al Manfredonia con 42 punti, sebbene i sipontini abbiano disputato una gara in meno. 

Tabellino – quinta giornata di ritorno, campionato di Eccellenza (girone A) 

BISCEGLIE – ORTA NOVA 5-1

BISCEGLIE (4-3-3): Tarolli; Barletta (1’ st Dambros), Sanchez, Stele, Morisco (1’ st Logrieco); Schirone (17’ st Dargenio), Frezzotti (33’ st Fanelli), Stefanini; De Vivo, Di Rito (17’ st Bah), Doukoure. A disp. Zinfollino, Sisto, Rodriguez, Massarelli. All. Passiatore. 

ORTA NOVA (3-4-3): De Troia; F. Cormio, Daleno (36’ st Pompa), Lamacchia; V. Valentino, D. Cormio, Camporeale, Nannola; Lanzone, P. Valentino (24’ st Jarju), Di Dedda (24’ st Cannone); A disp. Capossele, Di Cesare, Venturino, Curci, Dadduzio. All. Di Flumeri. 

ARBITRO: Raimondo di Taranto. 

GUARDALINEE: Sorgente e Moschettini. 

RETI: pt 4’ Stele; 16’ Doukoure, 23’ Schirone, 30’ De Vivo; st 15’ D. Cormio (rig.), 27’ De Vivo. 

NOTE: angoli 2-2. Recupero: pt 0’, st 4’. 

AMMONITI: Morisco, Camporeale, Doukoure, Daleno. 

Mino Dell’Orco – resp. ufficio stampa e comunicazione Bisceglie Calcio 1913

Casarano, mister Foglia Manzillo: «Suicidio iniziale, poi le due traverse ci hanno dato il segnale»


Il tecnico rosso azzurro Antonio Foglia Manzillo al termine della sfida contro la Team Altamura ha analizzato il successo del Casarano.

«È stata una gara ricca di spunti, prima il suicidio iniziale è tosta, però la squadra già nel primo tempo aveva creato i presupposti per il pareggio. Con questo sistema di gioco si concede qualcosa, ma è stata una scelta molto offensiva e va molto bene. Le due traverse ci hanno dato il segnale che oggi doveva andare così non possiamo che essere soddisfatti per questo successo conquistato con personalità e carattere».

Fonte:NotiziarioCalcio.com

Talsano, vittoria al 94° contro il Leverano

Il Talsano Taranto batte per 2-1 il Leverano e torna alla vittoria dopo il passo falso di Veglie dello scorso 29 gennaio.

Al “Renzino Paradiso” gara non adatta ai deboli di cuore: il Talsano Taranto prima va sotto con il gol di Spedicato al 25′ del primo tempo, poi rischia di capitolare nuovamente ma resta in partita grazie alle parate di Sestino, ancora una volta superlativo, poi nell’ultimo quarto d’ora di gara ribalta il match.

Il pari giunge al 33′ ad opera di Cosimo Peluso, al rientro dopo un lungo infortunio, che di scaltrezza approfitta di un’indecisione difensiva del Leverano e viene atterarato da Bruno: è rigore, il capitano realizza.

All’ultimo dei quattro minuti di recupero giunge il definitivo sorpasso: tutto nasce ancora da un’iniziativa di uno straripante Peluso, che supera un paio di avversari ed impegna Bruno che può solo deviare la sfera, su cui si avventa Gatto che segna il gol decisivo. Al “Renzino Paradiso” è autentica apoteosi, in campo entra anche Pettinicchio per abbracciare i suoi giocatori.

Per il Talsano Taranto sono tre punti fondamentali in chiave playoff: ora i biancoverdi sono al quinto posto, con due punti di vantaggio dal Copertino e sotto di tre lunghezze rispetto al Taurisano. Domenica prossima sfida in trasferta contro il Melendugno, fanalino di coda a zero punti in classifica.

“Una vittoria di cuore – sottolinea il presidente Gianlugi Palmisano – abbiamo disputato un secondo tempo straordinario. Ringrazio i ragazzi perché ci hanno regalato una soddisfazione immensa. Sono molto felice per Cosimo Peluso, autore di una partita eccezionale al ritorno in campo dopo una lunga assenza”.

Talsano Taranto – Leverano 2-1

reti: 25′ pt Spedicato (L), 33′ st rig. Peluso C. (T), 49′ st Gatto (T).

Talsano Taranto: Sestino, Villa, Giannotta (27′ st Guerra), Gravina (7′ st Campani), Lecce (39′ st Caminiti), Dima, La Gioia, D’Urso, Peluso C., Gatto, Bello (7′ st Sibilla). All. Pettinicchio.

Leverano: Bruno, Fretta (21′ st Marzano), Sperti, Ancora, Pasculli, De Giorgi, Conte (22′ st Puscio), Spedicato, Suma, De Carlo, Suwareh. All. Caragiuli.

Arbitro: Ragno sez. Molfetta.

Note: espulso dalla panchina Lecce (T) al 44′ st per proteste

Sampdoria-Inter, la partita di Inzaghi contro l’amico Stankovic

Il tecnico nerazzurro, in uno stadio che da calciatore non gli ha dato soddisfazioni, si troverà di fronte l’ex compagno dello scudetto con la Lazio (1999-2000). E con la frenata delle romane, può volare a +5 sulla quinta

Simone Inzaghi vuole allungare sulle dirette concorrenti per la qualificazione alla prossima Champions. Nella giornata in cui il Milan e l’Atalanta hanno vinto ma la Roma e la Lazio hanno frenato, i nerazzurri hanno l’opportunità di rafforzare il loro secondo posto in classifica conquistando i 3 punti sul campo della Sampdoria. Per il tecnico di Piacenza è una grande occasione. Anzi, un’occasione da non sbagliare perché gli ottavi di Champions sono alle porte (si riparte mercoledì 22 con l’andata contro il Porto a San Siro) e salire a +5 sul terzetto delle inseguitrici potrebbe dare un minimo margine di vantaggio in vista del futuro. Per l’allenatore nerazzurro la gara sul campo del blucerchiati non sarà emotivamente banale: durante la sua carriera da…

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Milan, Capello: ‘Leao come Zaniolo, è mal consigliato’

L’ex allenatore: “Rafa un po’ come Zaniolo. Comunque è sempre un fenomeno, un giocatore imprescindibile per il Milan. Bisognerebbe parlargli, sbagliato non farlo giocare”

“Leao è sempre un fenomeno, non è quello dello scorso anno ma non lo si può lasciare fuori: è un giocatore imprescindibile per il Milan. In questo momento, forse come Zaniolo, è mal consigliato perché i due hanno la testa da un’altra parte, ai contratti”. Fabio Capello commenta così a radio Anch’io Sport la situazione dell’attaccante rossonero, alle prese con la decisione sul suo futuro. “Bisognerebbe parlargli, metterlo fuori non serve e non lo aiuta. Anzi, lo fa diventare più triste: lui deve sentirsi importante ed essere aiutato anche dai compagni. Ci sono problemi economici importanti, c’è questa clausola da 17-18 milioni che lui deve pagare e nessuno vuole pagare. Tuttavia, lui e Theo Henandez sono giocatori che fanno la differenza, rispetto agli altri hanno qualcosa di più”.

In Champions

—…
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Kessie-Inter, così è possibile tra affetto per Calhanoglu e per Milano

L’ex rossonero è molto amico del turco e dopo un anno di Barcellona vorrebbe tornare nel capoluogo lombardo, stavolta sulla sponda nerazzurra

L’Inter tutta ha capito che il pregiudizio è sempre sbagliato, che c’è del buono pure dove non vuoi vederlo: il passaggio dal rossonero al nerazzurro, che per troppi tifosi era quasi innaturale, invece funziona. Ha l’effetto di motivare chi compie il salto, comunque mai facile, da un lato all’altro di Milano. Il caso Calhanoglu è lì come cartina di tornasole per la futura operazione Franck Kessie dell’Inter. Servirà tempo per tirare eventualmente su l’edificio, ma nell’ultima settimana è stato ricostruito lo scheletro dell’affare. Ciò che convince i nerazzurri non è soltanto il gradimento rotondo per il giocatore, un prototipo di centrocampista con caratteristiche che nessuno ha in rosa, ma la certezza che Franck si incastrerebbe perfettamente dentro al sottile equilibrio nerazzurro. Proprio come accaduto…

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Milan-Tottenham, in Champions più esperti gli Spurs. Il confronto

In termini di esperienza generale nel torneo, il confronto tra i convocabili di Pioli e Conte per martedì è impietoso. Ma tra gli Spurs solo Perisic ha alzato il massimo trofeo continentale

dal nostro inviato Marco Pasotto

I novizi ormai sono rimasti pochi perché il Milan – questo Milan – sta frequentando il salotto buono dell’Europa per il secondo anno consecutivo ma, insomma, se si pensa alla Champions Milanello non è esattamente un concentrato di esperienza. Il ritorno nella coppa più bella, avvenuto la scorsa stagione a sette anni di distanza dall’ultima partita, ha portato quella musichetta ipnotica per la prima volta nelle orecchie di tanti calciatori rossoneri, che adesso almeno sanno cosa significa giocarla: ritmi, intensità, sensazioni. Ma per acquisire davvero esperienza occorrono tempo, pazienza e, ovviamente, partite. Ecco, in questo senso il Diavolo, anche se Pioli giustamente non vuole più sentirlo definire una…

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