Bologna, De Silvestri aspetta Ilicic: “Giocatore di grande qualità, ogni volta che ci ho giocato contro è stato decisivo”

Il difensore rossoblu: “Sinisa ci ha detto di continuare ad essere professionali, lo abbiamo dimostrato anche in quelle sei partite con lui presente da… remoto ed è il caso di fare complimenti al gruppo”

Dal nostro inviato Matteo Dalla Vite

Lorenzo De Silvestri, fresco sposo, ha rinnovato automaticamente il contratto (di un anno) alla ventesima presenza della scorsa stagione. E’ vicecapitano del Bologna. E’ fra le anime toste ed esperte dello spogliatoio. “Sinisa ci ha detto di continuare ad essere professionali, lo abbiamo dimostrato anche in quelle sei partite con lui presente da… remoto ed è il caso di fare complimenti al gruppo: perché in una situazione così difficile si sono comportati tutti molto bene”. Dev’essere una stagione diversa, quella del Bologna: l’ingaggio di Giovanni Sartori è un segnale. “Intanto va ringraziato anche Riccardo Bigon per il lavoro che ha fatto e col quale mi sono sempre trovato bene – racconta De…

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A lezione di promozioni da Attilio Tesser

Buona parte di merito del ritorno in Serie BKT del Modena va dato al condottiero dei Canarini nell’ultima stagione: Attilio Tesser.

Specialista assoluto in promozioni, l’allenatore di Montebelluna ha fatto registrare la terza vittoria negli ultimi tre campionati in cui ha allenato in Serie C: una media scientifica che fa di Tesser una delle migliori garanzie in fase di allestimento di un progetto tecnico.

La carriera di Attilio Tesser

Limitare le valutazioni sul Mister del Modena ai suoi ultimi successi, però, non renderebbe onore al percorso che ha portato l’allenatore sino allo status attuale. La carriera di Attilio Tesser in panchina parte 30 anni fa quando il Sevegliano gli dà fiducia nell’allora Campionato Nazionale Dilettanti. Dopo aver contribuito alla crescita dei settori giovanili di Udinese e Venezia, è il modello lungimirante del Südtirol  a dargli fiducia in Serie C2 con un nuovo incarico da allenatore di prima squadra. Per Tesser, dopo un biennio a Bolzano, parte una scalata che lo porta nel 2005 e nel 2006 ad assaggiare la Serie A a Cagliari e ad Ascoli.

È nella stagione 2009-2010, però, che la storia di Tesser spicca il volo definitivamente. Il Mister riporta il Novara in Serie BKT 33 anni dopo l’ultima volta e l’anno successivo un campionato tranquillo si trasforma in un’impresa leggendaria. Gli Azzurri guidati da Tesser vestono i panni di un ciclista con caratteristiche di passista-scalatore e, avanzando col proprio passo e resistendo agli imprevisti che presenta la situazione inaspettata, riescono a vincere i playoff nella doppia finale col Padova dopo che in semifinale l’incredibile gol di Rigoni contro la Reggina aveva regalato il passaggio del turno al 90’.

Dopo 63 anni, una società gloriosa come il Novara è in Serie A e l’impresa confezionata da Tesser e i suoi ragazzi è quella di una squadra che a inizio stagione era data da tutti come una contendente per lottare per la salvezza.

Dopo diverse stagioni in Serie B con lo stesso Novara, le esperienze con Ternana e Avellino, tracciano l’inizio una nuova fase di carriera per Tesser.

Il Mister, tra i più apprezzati in Italia, si rende protagonista della tripletta di promozioni succitata assumendo i panni del di condottiero di club che hanno l’ambizione di salire in Serie B. La prima squadra ad usufruire di questi “superpoteri” è la Cremonese che nel 2016-2017 vince il campionato dopo l’arrivo a pari punti con l’Alessandria. I grigiorossi ottengono la promozione dopo 11 tentativi, un dato che avvalora ancor di più la vittoria di Mister Tesser.

Nel 2018-2019 è il Pordenone della Famiglia Lovisa a chiamare in panchina l’uomo della storia che contribuisce a dare il via alla fase storica più importante dei Ramarri: i neroverdi approdano per la prima volta in Serie B vincendo il campionato (il terzo di Serie C per Tesser) e nell’anno successivo si rendono protagonisti in Serie BKT di una cavalcata sensazionale. I ragazzi terribili di Tesser si piazzano al 4° posto alla  prima esperienza in assoluto nel campionato degli italiani, con il sogno clamoroso chiamato Serie A stoppato solo in semifinale playoff dal Frosinone.

La promozione col Modena è storia nota: il campionato vinto in Emilia Romagna (il quarto in Serie C) è solo l’ultima impresa di un allenatore che fa della preparazione tattica e della signorilità fuori il suo biglietto da visita. In carriera si è reso protagonista di vittorie impronosticabili e quasi irraggiungibili che gli hanno permesso di raggiungere il meritatissimo appellativo di “Maestro in promozioni”: 4 campionati vinti in Serie C (di cui 3 di fila) ed uno storico risultato dalla Serie B alla Serie A che annovera Mister Attilio Tesser tra gli allenatori più impattanti nell’arte antica “del salto di categoria”.


Fonte: LEGA BTK – legab.it

TOMMASO NOBILE È ROSSONERO – Calcio Foggia 1920

Il Calcio Foggia 1920 rende noto di aver acquisito a titolo definitivo il diritto alle prestazioni sportive di Tommaso Nobile. Il portiere classe ’96 arriva dalla Virtus Francavilla e si lega al club rossonero fino al 30 giugno 2024.

Tommaso Nobile nasce a Napoli il 3 novembre 1996. I suoi 194 cm fanno di lui un portiere ben strutturato, bravo anche con i piedi nel giro palla. L’estremo difensore mancino muove i primi passi nella Sarnese per poi passare al Matelica. Tra le esperienze più importanti si registrano quelle vissute alla Pro Vercelli, AJ Fano, Carpi, Sambenedettese e poi, proprio con il club di Francavilla Fontana.
“Sono contentissimo di essere qui. Foggia è sempre stata la mia prima scelta e questa chiamata arriva nel momento migliore. Nelle ultime ore c’è stato l’interesse di un club di Serie B ma non potevo rifiutare una piazza come questa. Ringrazio la società per avermi voluto fortemente qui, sono onorato di vestire questi colori. Ora voglio solo dare il massimo, Forza Foggia”, dichiara Nobile carico d’entusiasmo.

Area Comunicazione Calcio Foggia 1920

Fonte: Foggia Calcio Official Site

GALLERY VN – Casa, trasferta e portiere: tutti i dettagli delle nuove divise

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Lamberto Zauli: lo “Zidane della Serie B”

Il prossimo weekend di ferragosto che coincide con l’inizio della nuova stagione di Serie BKT sarà intrinseco di nuovi significati sia per Lamberto Zauli che per tutti i tifosi del Südtirol.

L’avventura da neofita dell’allenatore nel campionato degli italiani è preceduta da grande curiosità giustificata dalle ottime prestazioni ottenute con la Juventus (prima giovanile e poi U23). Per il club altoatesino sarà l’occasione di testare un modello vincente che ha funzionato per diversi anni in Serie C e ora dovrà fare l’upgrade in un campionato usurante come la Serie BKT. Il tecnico romano al debutto in panchina in B conosce molto bene il campionato avendolo giocato dal calciatore per ben 9 stagioni con 5 club differenti, vincendolo tra l’altro in due occasioni: nella stagione 1999/2000 con il Vicenza e nella stagione 2003/2004 con il Palermo.

Trequartista molto fisico con una grande abilità sui calci di punizione oltre che una grande tecnica supportata dalle lunghe leve, caratteristiche che gli hanno conferito negli anni l’epiteto di “Zidane della Serie B”.

Cresciuto nelle giovanili del Grosseto, approda al Modena in Serie C nella stagione 1989 – 1990. Chiusa l’esperienza emiliana il grande salto avviene nel Ravenna, dove con la maglia giallorossa Zauli offre il suo contributo alla prima alla promozione in Serie B, poi alla migliore stagione di sempre del club nel secondo campionato nazionale, quella 1996 – 1997, chiusa all’ottavo posto in classifica che sa quasi di segnale ben augurante per il  Südtirol.

La  stagione 1997 – 1998 sarà la prima  in Serie A per il numero dieci che saprà mettersi  in mostra con il suo L.R. Vicenza anche in Europa, club con il quale è rimasto impresso anche nella memoria dei calciofili più giovani. Grazie alla vittoria della Coppa Italia nella stagione precedente, il club allenato da Francesco Guidolin gioca la Coppa delle Coppe arrivando alle semifinali contro il Chelsea. Dopo la vittoria nell’andata con un suo gol, il Vicenza viene eliminato dai Blues.

Nonostante una grande stagione  a Zauli non verrà data la possibilità di far parte dei convocati di Cesare Maldini nella spedizione di Francia ’98, in una Nazionale dalla concorrenza spietata.

Con il L.R. Vicenza rimane per 4 stagioni vincendo il campionato nella stagione 1999 – 2000, terzo titolo per il club che il trequartista aiuta a ritornare di nuovo in Serie A. Il “Lane” vinse con 67 punti lasciandosi alle spalle il Napoli, il Brescia e l’Atalanta e chiudendo la stagione con il miglior attacco a 69 gol, grazie ad un parco attaccanti composto da Comandini (20 gol 2° marcatore stagionale), Bucchi (anch’esso allenatore in Serie BKT questa stagione) e Luiso.

La successiva esperienza in Serie B sarà con il Palermo. L’esordio con i rosanero avviene nella Serie B 2002 – 2003. La stagione successiva, sempre con Guidolin in panchina, riporta i siciliani in Serie A vincendo in un campionato pieno di grandi nomi, mettendo dietro grandi avversari come il Cagliari del duo non banale Zola-Suazo e il Livorno di Igor Protti e Cristiano Lucarelli.

L’ultima stagione in Serie B mister Zauli la giocò con il Bologna. Arrivato nel mercato invernale del 2006, il trequartista rimase ai rossoblu anche la stagione successiva nella Serie B 2006 – 2007, collezionando 30 presenze e 4 gol chiudendo il campionato al settimo posto.

? ǀ Mister Lamberto Zauli: “Sono felicissimo di essere in questa realtà. Ho conosciuto il mondo dell‘FC Südtirol anche da avversario e si apprezza da subito la serietà, la programmazione e la qualità di tante scelte fatte.” pic.twitter.com/lcRIMTaYb2

— FC Südtirol (@fclubsuedtirol) June 14, 2022

Lo Zidane della Serie B chiuderà la carriera collezionando 158 presenze e 28 reti in Serie B guadagnandosi un appellativo affascinante quanto impegnativo per la sua capacità di abbinare  doti tecniche a quelle  fisiche. Un ricordo e un’esperienza che il neo tecnico del Südtirol potrà mettere in gioco da un’altra prospettiva.

 

 


Fonte: LEGA BTK – legab.it

Origi-Lukaku, il derby (nel derby) profuma di Belgio. E Divock con Romelu sa già come si fa…

Nei tre incroci a Liverpool il rossonero ha sempre vinto e segnato. Il nerazzurro invece detta legge in nazionale. Ma se osserviamo la bacheca…

Sarà un derby tricolore. Ma non il tricolore a cui è logico pensare. In questo caso parliamo – da sinistra a destra – di nero, giallo e rosso. Ovvio, è la bandiera del Belgio, che in questa stagione sventolerà soprattutto su Milano: la sfida nella sfida tra Divock Origi e Romelu Lukaku è servita, e promette decisamente bene.

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Milan-Leao, dov’eravamo rimasti? Cosa c’è dietro un rinnovo che non arriva

Milan-Leao, dov’eravamo rimasti? Cosa c’è dietro un rinnovo che non arriva
Dialogo al momento fermo, la priorità del club in questo momento è rinforzare la rosa. Poi si passerà ai prolungamenti: per Rafa balla oltre un milione, ma ci sono anche rischi…
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