“Ora vi faccio vedere io”. E il poeta maledetto prese a calci la combine
Una partita da addomesticare, un premio da sette milioni, mezza squadra d’accordo, ma lui disse no. E quel genio irriverente giocò una delle sue migliori gare di sempre
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07 Luglio 2022 Virtus Francavilla le ultime su abbonamenti e Stadio
Da INPS piena collaborazione su apprendistato
Roma, 7 luglio 2022. Sull’apprendistato nel mondo del calcio il percorso procede speditamente. Oggi Lega Pro ha organizzato un webinar per illustrare alle squadre questa importante novità e affrontare i primi aspetti operativi legati alla presentazione delle pratiche. Abilitata sin da subito la piattaforma del tesseramento attraverso la quale i club potranno depositare i contratti e la documentazione necessaria per attivare l’apprendistato professionalizzante.
Il webinar ha visto la determinante collaborazione dell’INPS. In apertura il Presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, ha rimarcato la sensibilità dimostrata dall’Istituto: “Desidero ringraziare il Direttore Generale, il dottor Vincenzo Caridi, nonché il dottor Filippo Pagano della Direzione Centrale Entrate e la sua struttura per l’attenzione e le pronte risposte che hanno fornito alla Lega Pro. Il nostro compito ora è accompagnare i club lungo un percorso di cambiamento e la presenza dell’INPS è fondamentale per poter gestire tutta una serie di aspetti tecnici”.
L’INPS sta ora predisponendo una circolare per fornire, da un punto di vista contributivo, le indicazioni normative e procedurali finalizzate al corretto adempimento dell’apprendistato. Ad ogni modo, l’Istituto ha precisato che, nelle more, è possibile gestire i contratti di apprendistato secondo quanto già disciplinato con la circolare n. 108/2018. In tal modo, il “carico contributivo” sarà correttamente determinato e i pagamenti potranno essere correttamente effettuati alle scadenze di legge.
Sanchez, tifosi Inter arrabbiati per mancata cessione
“Ci hai stufato”, “Sta facendo il bambino”… La mancata partenza del cileno di fatto blocca l’arrivo di Dybala. E il popolo nerazzurro sta perdendo la pazienza
“Dopo quelli dedicati a Ranocchia, Vecino e Perisic, speriamo che il prossimo video sia per Sanchez”. Il pensiero dei tifosi dell’Inter è così riassunto, da uno dei tanti tweet provenienti dalla community nerazzurra.
Quello che un tempo era il Niño Maravilla, l’uomo che faceva esultare i tifosi per il gol in Supercoppa allo scadere contro la Juventus, ora si scopre indesiderato. Il mercato dell’Inter in entrata dipende anche dalla sua partenza, Sanchez però al momento non si muove. E il popolo nerazzurro inizia a stancarsi: “Ci hai stufati”.
buongiorno?
—A leggere i commenti sui social, si può tastare l’insoddisfazione di una tifoseria grata per la rete che ha portato un trofeo prestigioso, ma ormai stanca per l’ostruzionismo di Sanchez. Anche perché Paulo Dybala aspetta da molto, troppo tempo….
Juve, Di Maria arriva stasera. Al J Medical Gatti, Rovella e Cuadrado
L’argentino atteso a Caselle in tarda serata, nelle prossime ore rientra anche Vlahovic. Mattinata di visite mediche per il difensore ex Frosinone e il centrocampista ex Genoa
Il mercato della Juve entra nel vivo, ultime ore d’attesa a Torino per l’arrivo di Angel Di Maria. L’argentino sbarcherà nella tarda serata a Caselle, poi si trasferirà al J Hotel per trascorrere insieme alla propria famiglia la sua prima notte sotto la Mole. Il giorno dell’approdo del Fideo è anche il primo in bianconero per Federico Gatti e Nicolò Rovella: entrambi al J Medical di buon mattino per sostenere le consuete visite mediche di inizio stagione, al fine di ottenere l’idoneità sportiva e cominciare l’attività sul campo.
QUI CONTINASSA
—È rientrato anche Cuadrado, al suo ottavo anno da juventino dopo il rinnovo automatico scattato qualche mese fa alla quarantesima presenza stagionale. La giornata di lavoro al centro sportivo bianconero prevede allenamento al mattino:…
Stadio Roma, accordo col Comune: si farà a Pietralata
Il club giallorosso e Roma Capitale hanno pubblicato una nota congiunta che ufficializza la scelta dell’area su cui sorgerà l’impianto. Si prevede che l’iter non avrà tempi lunghi
Stadio della Roma, si entra nel vivo. Stamattina il club giallorosso e Roma Capitale hanno infatti pubblicato una nota congiunta che ufficializza la scelta dell’area di Pietralata: “All’esito di una serie di riunioni congiunte tra gli uffici dell’amministrazione capitolina e i tecnici di AS Roma Spa tenutesi negli scorsi mesi, Roma Capitale prende atto positivamente della volontà da parte della società giallorossa di presentare nelle prossime settimane al Campidoglio uno studio di fattibilità per la realizzazione di uno stadio su un’area comunale nella zona di Pietralata.
L’iniziale esame urbanistico svolto sull’area individuata da AS Roma non ha infatti messo in evidenza elementi ostativi alla presentazione del suddetto progetto che sarà attentamente valutato da Roma Capitale secondo…
Il Genoa nel racconto e nella cultura popolare
Raccontare la storia del Genoa significa ribadire di essere davanti alla compagine più antica l’Italia, fiorita nel 1893 e ancora oggi in attività (l’unica delle sette che costituirono, nel 1898, la FIGC).
Il Genoa, il club che ha vinto la Serie BKT più volte (6) tra le partecipanti, restituisce agli interessati e ai visitatori un mondo di aneddoti, retroscena e peculiarità immaginifiche.
Il Genoa ha aiutato il calcio in più momenti e per disparate circostanze. Un esempio è riscontrabile nell’origine che è poco conosciuta ma è proprio colorata di rossoblu dell’utilizzo dell’appellativo “mister”, oggi quotidianamente utilizzato ma generato proprio dal Grifone, dato che era questo l’appellativo con il quale i calciatori si rivolgevano a William Garbutt, che guidò il club ligure dal 1912 al 1927.
La componente internazionale è ricorrente nei discorsi riguardanti il Genoa, ed è una fattispecie tanto contro intuitiva quanto affascinante se si considera che parliamo del club più antico d’Italia, condizione che lo lega molto all’apologia del calcio italiano, ma che mente, non rivelando le origini forestiere della tradizione del club.
Il primo riferimento “straniero” è da riscontrare proprio al momento della fondazione, dato che questo merito è da riconoscere a un folto gruppo di distinti uomini britannici, tra i quali successivamente avrebbe meritato una sottolineatura Charles Alfred Payton, primo patrono del Genoa, che nel 1906 venne addirittura insignito del titolo di Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico. Non è un caso che il Genoa sia ufficialmente il “Genoa Cricket and Football Club”, proprio perché il cricket era una delle discipline praticate da questi giovani sportivi.
Italia-Inghilterra connecton, dunque, ma bisognerebbe aggiungere una tappa anche dall’altra parte dell’oceano, precisamente a La Boca, il quartiere più colorato di Buenos Aires, che per tanti anni è stato porto e porta d’ingresso per l’Argentina.
Qui è nato, e rinasce ogni giorno grazie alla folgorante passione che contraddistingue quelle lande, il Boca Juniors. Cosa c’entra con il Genoa?
Siamo qui per questo: il soprannome del Boca è Los Xeneizes, i genovesi. Il tutto perché erano di origine proprio ligure la maggior parte dei marinai che, nel 1905, fondarono il Boca, desiderosi di occupare con il calcio le poche ore libere al termine delle estenuanti giornate di lavoro tra i ritmi frenetici e le tangibili fatiche che in quegli anni Buenos Aires richiedeva per una ricerca di una migliore condizione di vita. Inghilterra-Italia-Argentina: tre paesi diametralmente opposti per usi, costumi e localizzazione, eppure uniti da un’unica entità, il Genoa.
Genova è stata una città spesso divisiva nella storia della letteratura: Dante mandò i genovesi all’inferno, perché rei di essere uomini diversi, pien d’ogni magagna; Petrarca non era di questo avviso, perché sosteneva che del capoluogo ligure “ammirerai ora il comportamento dei cittadini, la posizione dei luoghi, lo splendore degli edifici e soprattutto la flotta, formidabile e temibile per ogni nazione come è stato scritto di quella di Tiro”.
Due citazioni per esemplificare una varietà di pareri che è stata trasportata, successivamente anche nel calcio.
È inevitabile menzionare Fabrizio De André come massimo artista (tra l’altro genovese) collegabile al Genoa. Una relazione simbiotica sin dalla nascita di Faber, accolto dal mondo il 18 febbraio 1940, data in cui quella che poi divenne la sua squadra era in campo in quel di Novara, in una partita persa 3-1. De André, nel corso della sua vita piena di arte, ebbe spesso modo di menzionare il Genoa, eppure non scrisse nessuna canzone in merito, perché: “Al Genoa avrei scritto una canzone d’amore, ma non lo faccio perché per fare canzoni bisogna conservare un certo distacco verso quello che scrivi. Invece il Genoa mi coinvolge troppo”.
Il Genoa, per De André, come da lui stesso dichiarato, “era una malattia”. Il cantautore era un grandissimo tifoso non solo dei rossoblu, bensì del calcio in tante sue manifestazioni: seguiva tante partite, annotava curiosità e dati, addirittura ipotesi sulle quote salvezza e le probabili formazioni.
Una passione, quella per il Genoa, che De André ebbe modo di condividere con Don Andrea Gallo, un prete che tanto ha fatto per quella terra e che al contempo tanto ha amato il club con il quale abbiamo riempito questa narrazione.
Non era degli stessi avvisi Gino Paoli, che non vedeva il tifo – riprendendo ancora De André – “come un bisogno forse infantile ma pur sempre umano di identificarsi in un gruppo che ha come fine la lotta per la vittoria contro altri gruppi”, bensì come “una saga paesana”, parlando della storica rivalità tra Genoa e Sampdoria.
Pareri discordanti, certamente rispettabili.
Oggi il Genoa si prepara ad affrontare il campionato di Serie BKT, dove vorrà certamente competere da protagonista. A sovrintendere il processo ci sarà il fondo statunitense 777 Partners, a ulteriore testimonianza che il Genoa è simbolo di territorialità, storia, respiro internazionale, fascino e modernità.
Fonte: LEGA BTK – legab.it
Calciomercato Napoli. Spalletti vuole Deulofeu e Barak, timori Osimhen
Per la fascia spunta il serbo Kostic. Se parte il nigeriano, prima scelta Broja
Ieri Luciano Spalletti ha dato il benvenuto a Castel Volturno ai due nuovi acquisti, Khvicha Kvaratskhelia e Mathias Olivera. Il tecnico, abbronzato e voglioso di riprendere il lavoro, in questo momento cerca però di non andare in ansia per le voci di mercato che diventano sempre più pressanti su Kalidou Koulibaly, forse davvero l’unico giocatore per cui l’allenatore si “incatenerebbe” come disse un anno fa. La Juventus si è mossa per l’eventuale dopo-De Ligt, ma non è detto che il presidente Aurelio De Laurentiis – ancora per qualche giorno a Los Angeles – accetterà comunque l’offerta da 30 milioni dei bianconeri. Ci spera Spalletti che intanto ha già perso per strada Insigne, Mertens e anche Ospina, ritenuti da lui importanti tecnicamente e come personalità nello spogliatoio.
Quanti dubbi
—Domani si parte per il ritiro in Trentino, a Dimaro-Folgarida, e nella valigia ci…
Bernardeschi a Toronto, accordo vicino: raggiunge Insigne e Criscito
L’ex bianconero dovrebbe raggiungere Lorenzo, il cui debutto intanto slitta al 23 luglio per un problema a un polpaccio, e Domenico nella squadra canadese
Toronto fa sul serio. Dopo l’ingaggio di Lorenzo Insigne e Domenico Criscito, i canadesi della Mls sono vicini all’accordo con Federico Bernardeschi, che diventerebbe così il terzo italiano della squadra. Toronto utilizzerebbe la cosiddetta “regola Beckham”, ovvero quella che permette di ingaggiare tre giocatori in rosa sforando il tetto salariale. Manca solo l’ok definitivo dell’ala ex Juventus al trasferimento.
chiellini
—Non ci sarà il derby bianconero con Chiellini, dato che in questa stagione il Toronto Fc non affronterà in stagione regolare il Los Angeles Fc, squadra dell’ex capitano juventino. Insigne intanto, che avrebbe dovuto debuttare sabato contro i San Jose Earthquakes, è stato fermato da un infortunio a un polpaccio. La sua prima in Mls dovrebbe quindi slittare al 23 luglio in casa contro Charlotte….