Una favola semmai, ma in quel successo non ci fu niente di sovrannaturale: con una rosa non scintillante e tanti guai societari, Guidolin costruì una macchina perfetta in grado di arrivare fino in fondo
Francesco Guidolin è un allenatore che, da sempre, vive il calcio con lo spirito di un ciclista. Le partite, per lui, sono montagne da scalare: fatica, sudore, coraggio, mai mollare, continuare a pedalare anche quando le energie sembra che vengano meno. Gli avversari sono una volta il Mortirolo e una volta il Pordoi: si tratta di affrontare i tornanti senza farsi spaventare dalla grandezza della montagna, senza considerare la prima piccolezza, i propri limiti. Se non si parte da queste considerazioni, non si può capire il significato dell’impresa che quest’uomo ha compiuto nella primavera del 1997, quando alla guida di una squadra di provincia è riuscito, con la tenacia di un gregario e la fantasia di un campione, a…