Un Lecce giovane e bello beffato dall’ astuzia del Diavolo: contro il Milan termina 2-2.

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(Si ringrazia il Sig. Mimmo De Gregorio, storico giornalista di Telenorba che per anni ha raccontato le vicende del club giallorosso, per la concessione “esclusiva” dell’ immagine di copertina).

di Danilo Sandalo

“Mai fidarsi del diavolo”, avrà pensato questo Marco Baroni e tutti i tifosi leccesi che per circa un’ ora, sotto una pioggia battente, hanno coltivato il sogno di poter incassare tre importantissimi punti contro il Milan campione d’ Italia.
Una gara perfetta, quella giocata dai salentini, che nel primo tempo hanno letteralmente messo a ferro e fuoco la difesa rossonera, segnando due gol e creando numerose azioni che avrebbero potuto tranquillamente incrementare il punteggio a favore dei padroni di casa.
Passano appena tre minuti ed il Lecce è già in vantaggio: Di Francesco conquista palla approfittando di un errato disimpegno di Kalulu, si dirige verso il fondo crossa in mezzo per Blin che viene anticipato di petto da Theo Hernandez il quale infila Tatarusanu per la gioia dei tifosi leccesi presenti sugli spalti.
Il Lecce, tutt’ altro che appagato dal risultato, continua a spingere e al 5′ minuto si rende pericoloso ancora con Federico Di Francesco che, a tu per tu con l’ estremo difensore rossonero, decide di graziarlo mandando la sfera di poco fuori.
Il Lecce è pimpante, ma il Milan prova a non farsi schiacciare ed ha una buona occasione con Pobega che impegna severamente Falcone, sempre attento e determinante.
Al 22′ minuto arriva l’ apoteosi con il gol del raddoppio leccese siglato da Federico Baschirotto, sempre più beniamino ed icona di questo gruppo, un ragazzo genuino tutto lavoro e tenacia che sta dimostrando sul campo non solo il suo valore tecnico ma soprattutto i suoi valori umani, che non sono passati inosservati al CT. della Nazionale Italiana, Roberto Mancini.
Il Milan è stordito ed il Lecce potrebbe anche calare il tris con Gendrey che di testa si divora un gol incredibile non sfruttando un cross al bacio da parte del solito Di Francesco.
Al 42′ arriva il sussulto del Milan che con Giroud impegna Falcone a una parata spettacolare quanto provvidenziale per mantenere il risultato inchiodato sul doppio vantaggio per i giallorossi.
Nella ripresa il Milan sembra avere un altro spirito, forse avendo preso confidenza con il clima infernale creato dai leccesi che per il diavolo rappresenta l’ habitat naturale.
Al ‘ 57’ minuto Leao accorcia le distanze riprendendo una palla respinta in primo momento da Falcone su un tiro insidioso di Giroud.
Non è il momento migliore del Milan e neanche quello peggiore del Lecce, ma i rossoneri sono bravi ad approfittare del calo di energie dei giallorossi, che fino a quel momento avevano speso tantissimo, e così al 70′ minuto è capitan Calabria a regalare il pareggio ai suoi con un colpo di testa che batte Falcone.
Con il risultato in parità il Lecce ritorna a provarci facendo venire ancora una volta i brividi alla difesa rossonera in particolar modo all’ 82′ minuto con Gallo che dalla linea di fondo mette in mezzo un cross insidiosissimo, reso ancor più pericoloso dalla goffa respinta di Tomori che per poco non beffa il suo portiere.
Termina in parità una sfida bellissima, che ha visto il Lecce dominare per grande parte dell’ incontro contro un Milan confuso ed impaurito, incapace di imporsi, probabilmente anche per merito degli avversari che non si sono lasciati suggestionare dal blasone dell’ avversario e lo hanno affrontato a viso aperto, tenendone conto del valore.
Nessun rammarico per una vittoria sfumata, considerando l’ agonismo e l’ impiego di energie messe in campo dai ragazzi di Baroni i quali non si sono affatto risparmiati.
L’ unico appunto che si potrebbe fare potrebbe essere quello di dosare meglio le energie, per non essere beffati in futuro, ma si sa anche questa è una caratteristica della gioventù e della bellezza che ne rappresenta.
Una gara che rappresenta un altro passo verso un’ ulteriore maturità e che consente al Lecce di ottenere il sesto risultato utile consecutivo, un ruolino di marci ed un bottino niente male per una neopromossa che ad agosto tutti davano per spacciata.
Una squadra che domenica prossima concluderà il suo girone di andata a Verona contro l’ Hellas e che, nel migliore dei casi, potrebbe andare al giro di boa a quota 23 punti, lasciandosi alle spalle un discreto gruppone di concorrenti per la salvezza, senza mai dimenticare che l’ obiettivo primario di questa squadra rimane la permanenza nella massima serie.