Gara “infuocata” al “Castellani”: contro l’ Empoli arriva la quinta sconfitta consecutiva. Decide un rigore di Ciccio Caputo.

494

di Danilo Sandalo

Continua il periodo nero per il Lecce di Marco Baroni che al “Castellani” di Empoli colleziona la quinta sconfitta consecutiva contro i padroni di casa guidati da Paolo Zanetti.
Gara decisa da un calcio di rigore di Ciccio Caputo arrivato al 60′ minuto del secondo tempo in seguito ad un fallo commesso da Morten Hjulmand ai danni di Parisi.

PRIMO TEMPO – Gara che inizia con un’ ora di ritardo in seguito ad un principio di incendio avvenuto a causa di un corto circuito nello spogliatoio empolese.
Il Lecce si presenta in campo con Banda al posto di Di Francesco a formare il tridente insieme a Strefezza e Colombo.
Prima frazione in cui i toscani si dimostrano più pimpanti dopo una fase di studio tra le due squadre con Akpa Akpro particolarmente vivace.
Il Lecce si fa vedere al 27′ con una punizione di Strefezza che termina sulla barriera e con una bella azione successiva culminata con un calcio d’ angolo procurato da Pezzella.
Sul finale della prima frazione sale in cattedra Falcone che vola all’ incrocio a togliere un pallone scagliato dalla distanza da Ciccio Caputo.

SECONDO TEMPOBaroni toglie Banda ed inserisce Di Francesco che dà più vivacità all’ attacco giallorosso, ma al 60′ l’ Empoli usufruisce di un calcio di rigore piuttosto generoso concesso dall’ arbitro per poco più di una spinta di Hjulmand nei confronti di Parisi: batte Ciccio Caputo che spiazza Falcone e porta in vantaggio i suoi.
L’ Empoli, galvanizzato dal vantaggio, continua ad attaccare ed al 67′ minuto è ancora l’ estremo difensore giallorosso a salvare i suoi dal capitolare definitivamente efettuando una doppia parata prima su Piccoli e poi su Bandinelli.
Nel finale il Lecce va all’ arrembaggio alla ricerca del pareggio che però non arriva, lasciando l’ amaro in bocca per una classifica che rimane immobile come tali rimangono i punti di vantaggio sul Verona terz’ ultimo (8).
Venerdì al “Via del Mare” arriva il Napoli reduce dalla batosta ricevuta dal Milan, con uno scudetto già in tasca e una Champions da coltivare come sogno nel cassetto.
I presupposti per provare a fare bene ci sono tutti pertanto non bisogna sperare in nulla, ma tornare ad ad avere quella consapevolezza che ha prodotto gli attuali punti in classifica convinti che questo gruppo abbia tutte le carte in regola per raggiungere una salvezza tranquilla.