Serie A, l’Inter della Lu-La spaventa il Milan. Juve, meglio i giovani

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Anche Sarri esalta la “cilindrata” dell’Inter. Il Diavolo deve crescere. Allegri salvato dai ragazzi e deluso dai senatori

Scudetto? No, scherzetto. Una Salernitana orgogliosa e combattiva ha spento le luci della festa in casa del Napoli. Eppure sembrava la cronaca di un trionfo annunciato. Lazio in vantaggio a San Siro nel match delle 12.30. Stadio Maradona brulicante di preoccupazione. Ma chi rimette le cose a posto? Un argentino con il 10, ovvio: Lautaro. Due gol del Toro ribaltano Sarri e al Napoli ora basta la vittoria per far esplodere i fuochi d’artificio. Ma il bravissimo Ochoa, nato in Messico nell’85, un anno prima del Mondiale di Diego, le para tutte. Nella ripresa, però, ecco il gol di Olivera, uno degli azzurri meno iconici, a riprova che questo è lo scudetto di tutti, un’impresa collettiva di uomini, senza divinità superiori, a differenza dei primi due titoli. Sembra fatta, invece Dia, senegalese come Koulibaly, pareggia con un tiro a giro…

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