Svilar, ritratto di un predestinato che si è preso la Roma

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Un lungo avvenire dietro le spalle, ma anche un cammino professionale in perenne salita, fra infortuni e malasorte: sino allo sbarco alla Roma grazie a Mou e Pinto, fino alla sfida di ritorno dei playoff di ieri sera, in cui è stato decisivo per portare i giallorossi agli ottavi

“Io ve l’avevo detto”. Dopo i due rigori parati contro il Feyenoord in Conference League, Mile Svilar si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, inviando un messaggio ai vecchi amici di Lisbona, che lo prendevano in giro ai tempi del Benfica. “In cinque anni hai parato solo un rigore, ma dove credi andare!?”. La provocazione era all’ordine del giorno e Mile, poco più che ragazzino, l’accettava con il sorriso: “Mi mandano sempre con la squadra B, lo sapete. Quando arriverò dove mi compete, comincerò a giocarmi le mie cartucce…”. La sfida contro gli olandesi si è rivelata il palcoscenico adeguato e Svilar, prima di andare a…

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