di Danilo Sandalo
La pesante sconfitta per 6-0 subita dal Lecce contro la Fiorentina ha lasciato degli strascichi emotivi a Luca Gotti, visibilmente provato dalla pessima prestazione offerta dai suoi e ancor più dal passivo incassato.
Un che mai, come nella gara contro i viola, si era dimostrato così fragile e inconsistente che si è praticamente disgregato alla prima difficoltà della gara lasciando il via libera agli avversari che hanno quasi passeggiato sui rottami di un giocattolo che al momento sembra smembrato nei suoi meccanismi vitali.
Dal canto suo il mister, signorile come sempre, seppur affranto e rammaricato per l’ accaduto ha dichiarato apertamente che non ha intenzione di dimettersi lasciando la nave per scappare dinanzi alle difficoltà, scusandosi con i tifosi per il pessimo spettacolo di una gara che a suo modo di dire e di vedere si è “trasformata in un incubo”.
Bisognerà reagire in fretta e capire cosa non stia funzionando nel contesto a prescindere dai limiti tecnici, dal calendario quasi proibitivo affrontato in queste prime otto gare di campionato (diciamo anche nove aggiungendo il Napoli di Conte che sarà il prossimo avversario dei giallorossi), dal fatto che il campionato sia iniziato a mercato aperto e che pertanto ha penalizzato senza dubbio e per lo più squadre come il Lecce per diversi motivi, dai troppi rumors della piazza (soprattutto quelli via social), dalle dichiarazioni scomposte di qualche giocatore e dalle reazioni altrettanto tali di qualcun altro, dall’ episodio negativo della partita contro il Parma che da praticamente vinta la si è pareggiata.
Tutte ipotesi che vanno chiamate in causa quando si fa un’ analisi concreta e ponderata del problema, dove da uomini maturi ci si assume le dovute responsabilità per venirne a monte e provare a risolvere le incongruenze, ma a cui non va tralasciato il fatto che forse la squadra non sta recependo le direttive del suo timoniere il quale potrebbe parlare un linguaggio troppo complicato per ragazzi figli del loro tempo.
Dall’ esterno la sensazione percepibile, soprattutto negli sguardi del mister da qualche settimana a questa parte, è quella di una costante preoccupazione che sebbene non dichiarata apertamente non può essere nascosta dagli occhi del cuore che parlano da soli.
Le dichiarazioni rilasciate a fine gara da Luca Gotti ci fanno capire che la preoccupazione maggiore è quella di provare a risolvere questa situazione principalmente per gratitudine verso una piazza che lo ha accolto a braccia aperte nello scorso campionato.
Con la certezza che il mister sia una persona per bene, dal grande spessore umano e culturale, siamo sicuri che i suoi buoni intenti non siano solo tali ma siano dei veri e propri sentimenti e che prima o poi si arriverà a sbrogliare il bandolo della matassa, a patto che ognuno faccia realmente il suo per il bene prima del Lecce e dell’ intero Salento.