di Danilo Sandalo
Sarebbe proprio il caso di dire che il Lecce di mister Giampaolo, dopo giorni passati a sottolineare l’ importanza delle assenze, alla fine è finito con l’ annegare nel lago.
Il 2-0 finale da parte dei lariani guidati da Cesc Fabregas, tra le cui file milita l’ ex Gabriel Strefezza, è figlio di una superiorità netta, anzi nettissima che non lascia scampo ai giallorossi.
Mattatori della gara sono stati Nico Paz, al 48 ‘ del secondo tempo, e l’ ex rossonero Cutrone che all’ 80° minuto chiudeva definitivamente i conti regalando tre punti importantissimi alla sua squadra.
Nel mezzo c’è da segnalare l’ ottima prova del solito Falcone che ingaggia proprio con Nico Paz un duello a distanza e al quale nel primo tempo para anche un rigore con grande reattività e istinto, dimostrando ancora una volta tutto il suo valore.
Per il Lecce si chiude un anno comunque positivo con la salvezza ottenuta lo scorso anno e, nonostante il passo indietro fatto in questa partita, giustificato in parte dalle assenze, i presupposti per raggiungere nuovamente il traguardo della permanenza ci sono tutti, a patto che ognuno capisca che ogni gara va affrontata con la grinta e la “rogna”, che non a caso aveva chiesto proprio Giampaolo per la gara odierna.
L’ alibi delle assenze può reggere fino a un certo punto perchè in Serie A non basta metterci il cuore, bisogna andare anche oltre l’ ostacolo.