Apre un gran gol di Isaksen, poi Raspadori. Nella ripresa l’autogol di Marusic e il pareggio dell’attaccante. Vincendo contro la Juve i nerazzurri si porterebbero al primo posto da soli
Un altro finale amaro, quando la tempesta pareva passata e dopo averla ribaltata con una magia del destino. Sembrava un segno positivo per il Napoli di Conte, ma la Lazio resta ancora una volta tabΓΉ e inchioda nel finale un pari alla fine giusto (2-2). Botta e risposta in avvio, con Isaksen che chiama e Raspadori β sΓ¬, proprio lui β che risponde. Poi unβautorete di Marusic sembra poter regalare al Napoli la prima vittoria di questo febbraio complicato, prima dellβacuto di Dia riporta gli azzurri sulla terra: terzo pari consecutivo per il Napoli, che adesso non Γ¨ piΓΉ padrone del proprio destino. Se lβInter domani vince in casa della Juve, ci sarΓ sorpasso a due giornate dalla sfida scudetto del Maradona, in programma nel primo weekend di marzo. La Lazio tiene il passo dellβAtalanta, ma sempre domani puΓ² essere raggiunta al quarto posto dalla Juve. Insomma, una doppia sfida a distanza per scudetto e Champions.Β
scintille in avvio
β ΒLazio col solito assetto, Napoli alla prima col 3-5-2. E lβinizio non Γ¨ certo promettente. Da una respinta maldestra di Rrahmani, Isaksen (6β) controlla, fa due passi e fulmina Meret dalla distanza. Γ un inizio shock che perΓ² non fa perdere la testa al Napoli, che rientra subito in partita con lβuomo piΓΉ atteso, Raspadori. Stavolta a sbagliare Γ¨ Provedel che rinvia centralmente, McTominay intercetta, Raspa va allβuno-due con Lukaku, si sposta la palla sul sinistro e fa 1-1 dopo appena 13β. Reazione di orgoglio, nel momento piΓΉ duro. La Lazio intanto perde Castellanos per un problema muscolare: cβΓ¨ Noslin. E il primo tempo va in archivio con unβaltra buona occasione per Rovella, sul cui sinistro Meret Γ¨ attento ad alzare in angolo.
sorpasso napoli
β ΒDopo lβintervallo si riparte senza cambi e con un Napoli meno timido e Lukaku si fa subito vedere con una conclusione potente ma centrale. Al 10β, perΓ², Γ¨ Isaksen a sprecare clamorosamente una ripartenza, allargando troppo lβinterno mancino. Conte prova a ridisegnare la capolista: al 17β dentro Politano per Buongiorno, ma non si torna al 4-3-3: Di Lorenzo scala dietro, Rrahmani si piazza al centro e il neoentrato agisce a tutta fascia. E due minuti piΓΉ tardi, sulla prima giocata a destra di Politano β ben servito da Anguissa -, il Napoli passa in maniera rocambolesca. Con Gila che devia fortuitamente da terra una conclusione di Raspadori e Marusic che poi spedisce involontariamente nella propria porta. Da qui inizia unβaltra partita, con continui rovesciamenti di fronte. Zaccagni trova subito il pari con una semirovesciata spettacolare, ma di centimetri oltre la linea e il Var conferma la decisione dellβassistente.
ci pensa dia
β ΒBaroni butta nella mischia prima Dia, poi Lazzari e Tchaouna, Conte risponde inserendo Rafa Marin (al debutto in A), rialzando Di Lorenzo a destra a traslocando Politano sullβaltra fascia. Ma il colpo vincente Γ¨ proprio di Dia (42β) che trova un sinistro chirurgico sul palo lontano e rinvia lβappuntamento col ritorno alla vittoria della squadra di Conte, cosΓ¬ come aveva rimandato due anni fa la festa scudetto azzurra quando giocava per la Salernitana e ammutolΓ¬ un Maradona pronto per la festa. E nel finale Γ¨ Meret a salvare su Noslin. Ma sarebbe stato troppo. Un punto a testa, giusto cosΓ¬. LβInter, perΓ², adesso ha lβoccasione del sorpasso in vetta vincendo in casa della Juve. Che a sua volta, vincendo, aggancerebbe la Lazio al quarto posto. Tutto vivo, tutto aperto. E adesso i punti pesano il doppio. E il Napoli rischia di rimpiangere questi 4 punti persi nei finali allβOlimpico tra Roma e Lazio.
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