Falcone, Baschirotto e Sticchi Damiani monumentali: il pagellone finale di un’ annata storicA

di Danilo Sandalo

A distanza di quattro giorni dalla memorabile notte romana in cui il Lecce del presidentissimo Saverio Sticchi Damiani, guidato dal maestro Marco Giampaolo, è riuscito ad ottenere una salvezza difficilissima sul campo della Lazio battendo appunto i biancocelesti per 1-0, grazie al gol decisivo di Coulibaly, entrando così di diritto nella storia calcistica e culturale della città e dell’ intero Salento.
Un risultato prestigioso e, a tratti quasi inaspettato, viste le opinioni dei disfattisti delle settimane scorse i quali più che analizzare il momento della squadra hanno rischiato di trascinare la piazza verso un debàcle emotiva che avrebbe potuto produrre risultati molto differenti da quelli poi realmente ottenuti che, per fortuna, hanno letteralmente smentito alcuni uccelli del malaugurio della comunicazione.

A mente fredda, dopo aver gioito e goduto per il risultato sportivo raggiunto, come ogni anno proviamo a dare i voti alla stagione del Lecce nell’ arco dell’ intero campionato in cui capitan Baschirotto e compagni si sono comportati da veri gladiatori, dimostrando di avere valori umani di altissima caratura di rispetto, solidarietà e fratellanza.
Hanno lottato come solo i grandi UOMINI sanno fare, non tirandosi indietro e non guardando più il nome ed il significato dell’ avversario, lo hanno fatto per l’ orgoglio che li lega al territorio e per renderlo allo stesso tempo orgoglioso e degno di una Serie A che, con tutte le sue contraddizioni, resta una vetrina di lustro a cui il Lecce ed il Salento meritano di partecipare.
Lo hanno fatto per la memoria dell’ amico Graziano Fiorita, scomparso improvvisamente durante il ritiro bresciano in vista della gara contro l’ Atalanta, che ha lasciato senza dubbio un vuoto umano in tutto il gruppo, ma che ha dato ai ragazzi la forza di reagire dimostrando attaccamento ai valori dell’ amicizia e della solidarietà.

WLADIMIRO FALCONE: Se fosse una canzone sicuramente sarebbe “Mi ritorni in mente” di Lucio Battisti perchè quello che ha fatto Wladimiro a Lecce in tre anni è difficile toglierselo dalla mente, il rigore parato a Monza, la partita fenomenale contro la Salernitana lo scorso anno o la parata su Aouar a blindare lo 0-0 casalingo contro la Roma il 1 aprile 2024, fino ad arrivare alla monumentale prestazione contro la Lazio di domenica scorsa dove oltre al giocatore è uscito di prepotenza l’ uomo Falcone alzando un muro contro i rivali cittadini e portando in alto quel giallorosso che per lui è un segno indelebile della sua personalità. Eppure qualcuno, dalla memoria molto corta, quest’ anno ha avuto l’ indecenza di avanzare qualche critica nei confronti del buon Wladimiro, nonostante numeri alla mano abbia dimostrato di aver disputato la migliore stagione da quando veste la maglia del Lecce (così come egregiamente riportato dalla pagina facebook di Lecce Amarcord gestita da Davide De Santis). Voto 10

FEDERICO BASCHIROTTO: Un esempio per chiunque creda nella cultura del lavoro e dello sforzo fisico e mentale per raggiungere i risultati e gli obiettivi. Uno che mette il cuore oltre l’ ostacolo al di la dei limiti tecnici, riuscendo a sopperirli, incarnando la figura del gladiatore e del capo popolo, un punto di riferimento sicuro e costante che dona protezione agli altri componenti del gruppo che in lui vedono un punto fermo al quale potersi ispirare. Non a caso insieme a Falcone è il più presente nel Lecce (anche in questo caso si può consultare la pagina facebook di Lecce Amarcord). Voto 10

KIALONDA GASPAR: Arrivato a Lecce come una scommessa “esotica” si è rivelato un’ autentica “corvinata” dimostrando tutto il suo valore in una difesa che ancora ha negli occhi la classe ed il carisma di Samuel Umtiti. La sua assenza nella parte centrale della stagione ha inciso non poco sui risultati del Lecce, fortunatamente nel finale di campionato è tornato alla ribalta contribuendo alla meritata salvezza. Voto 7,5

GABY JEAN: Nel momento in cui è stato chiamato in causa non si è tirato indietro e ha fatto il suo dimostrando di poterci stare in questa rosa e categoria. Purtroppo l’ infortunio lo ha messo fuori gioco ma il suo apporto in un momento critico per l’ organico a disposizione è stato fondamentale. Voto 6.5

TIAGO GABRIEL: “Il ragazzo si farà anche se ha le gambe strette”, ecco nel ritornello di De Gregori possiamo trovare il futuro di questo giovane che sicuramente dal prossimo campionato potrà essere protagonista. Voto 6

DANILO VEIGA: Anche per lui quest’ anno un assaggio di Serie A dove non ha affatto sfigurato ma ha dato un segnale forte, ossia di poter far parte di questa squadra e poter dire la sua da protagonista. Ottima prestazione contro la Juventus a Torino ma anche nel finale contro la Lazio domenica scorsa. Voto 6,5

ANTONINO GALLO: Arrivato a Lecce che era poco più di un bambino va via da Uomo, soprattutto lasciando un ricordo ancora più luminoso culminato con la terza salvezza della squadra. L’augurio che ci sentiamo di fare è quello che in futuro faccia qualche dichiarazione in meno e qualche cross in più…in area!!! Voto 7

FREDERIC GUILBERT: Senza lode ne infamia il suo campionato, qualche partita di alto livello, qualcuna un pò meno, ma nel complesso si è dimostrato un giocatore discreto capace di adattarsi a una nuova realtà. Voto 6,5

YLBER RAMADANI: Nel momento più difficile è venuto fuori il guerriero e contro il Torino, in quel tiro che è finito all’ incrocio dei pali, c’è tutta la rabbia accumulata per le numerose panchine fatte nel girone di ritorno ma anche la voglia di ricambiare l’ affetto che il Salento ha dedicato sempre al popolo albanese. Albania Alè! Voto 8

BALTHAZAR PIERRET: Giocatore in grado di poter gestire il centrocampo magari con qualche piroetta in meno che lo renderebbero sicuramente molto più concreto. Ma il tempo equilibrerà tutto. Per quest’ anno è sicuramente promosso. Voto 7

THOIR J. HELGASON: Il vichingo che non ti aspetti: da esubero a pedina fondamentale nello scacchiere del Maestro. Voto 7,5

LASSANA COULIBALY: Come detto per capitan Baschirotto, anche per il buon Lassana vale lo stesso. Gladiatore instancabile del centrocampo, con quel sorriso che è un marchio di fabbrica dei calciatori africani è riuscito a regalare un sogno a un’ intera terra scrivendo la storia di questo club con il gol siglato domenica scorsa all’ Olimpico contro la Lazio. “Africa: The land of dreams”. Voto 9,5

MOHAMMED KABA: Sempre presente ogni volta che è stato chiamato in causa ha dato il suo giusto contributo. Voto 6,5

HAMZA RAFIA: Un giocatore dalle grandissime qualità tecniche, dalle caratteristiche molto più vicine a un calciatore anni ’80/90. Al sottoscritto per movimenti ricorda molto Rui Costa, il chè significa che non va paragonato al portoghese! Voto 6,5

MEDON BERISHA: “Crescerai e imparerai” cantava Augusto Daolio e lo stesso sarà per il giovane albanese che nel Salento può aver trovato il trampolino di lancio nella terra promessa del calcio. Albania Alè! Voto 6,5

JOAN GONZALEZ: Purtroppo i problemi di salute lo hanno tenuto lontano dal campo, ma con il cuore avrà contribuito senza dubbio a questa salvezza. Forza ragazzo! SV

LAMECK BANDA: Poteva essere l’ arma illegale in più nello scacchiere di Giampaolo vista la sua velocità fulminante e invece l’ infortunio ha privato il Lecce di un giocatore determinante. Voto 6

JESPER KARLSSON: Arrivato dal Bologna a Gennaio ci ha messo un pò a entrare negli schemi e nella mentalità della squadra e del calcio italiano in generale, ma il suo gol su rigore all’ Atalanta è come se avesse segnato la svolta nella volata salvezza. Voto 6,5

TETE MORENTE: Qualcuno purtroppo a inizio anno lo aveva paragonato a Cristiano Ronaldo gettando troppo fumo negli occhi di tanti tifosi che idealisticamente non sarebbe mai successo, neanche in un universo parallelo. Detto ciò si è ritagliato lo spazio giusto crescendo di partita in partita fino a creare spesso scompiglio nelle difese avversarie. Voto 7

ANTE REBIC: Tutti si aspettavano qualcosina in più, invece ha dato molto meno di quello che realmente sarebbe stato in grado di dare. Non sapremo mai il motivo di di questa dèbacle però rimane impresso negli occhi di ogni tifoso il gol segnato alla Juventus allo scadere nella partita di andata. Voto 6

NICOLA SANSONE: Messo inspiegabilmente fuori rosa o quanto meno per motivi che a noi comuni mortali non possono e non potranno mai essere noti. Forse. SV

KONAN N’DRI: Arrivato a Gennaio dopo la partenza di Dorgu, ha partecipato senza incidere particolarmente alla volata salvezza. Voto 6

SANTIAGO PIEROTTI: L’ espulsione contro la Lazio poteva essere ancora più dannosa del gol sbagliato contro l’ Atalanta qualche settimana prima ma per fortuna in entrambi i casi non ci sono state conseguenze e per uno come lui è stato come “salvarsi in calcio d’angolo”. Voto 6,5

NIKOLA KRSTOVIC: Una furia fin dal primo momento sceso in campo l’ anno scorso contro la Fiorentina, le caratteristiche da vero bomber si notavano tutte eppure qualcuno a Lecce, dopo il gol sbagliato contro il Parma, ha osato criticarlo…Signore perdona loro che non sanno quello che fanno! Voto 9

RARES BURNETE: I minuti finali a Roma sono gemme preziose da considerare per il futuro. SV

LUCA GOTTI: Ha avuto il demerito di credere nelle sue idee più che in quelle che gli arrivavano da qualche voce di corridoio e questo a volte può costare caro nella vita. Ma ciò non cancella lo splendido percorso fatto lo scorso anno quando subentrò all’ esonerato D’Aversa. Ad ogni modo nella salvezza di quest’ anno c’è anche il suo merito per quanto fatto ed i punti conquistati fino al momento dell’ esonero. Voto 6,5

MARCO GIAMPAOLO: Non sapremo mai quanto e se davvero il Maestro possa essere considerato l’ artefice della salvezza, forse da queste parti meglio non dirle certe cose a prescindere, ma sebbene non abbia influito sullo stato mentale della squadra dalla partita di Parma in poi è pur vero che nelle partite finali abbia guidato egregiamente una squadra di ragazzi stra motivati, che a tratti andavano tenuti a bada. Al Maestro il merito di aver indovinato il cambio contro il Torino facendo entrare Ylber Ramadani. Il resto è storia e il Maestro ne farà parte per sempre. Voto 7

PANTALEO CORVINO: Pantaleo da Vernole non andrebbe mai discusso da queste parti, ma farlo Santo significherebbe ergerlo a qualcosa che non è o peggio ancora che non c’è a priori. In un calcio sempre più schizofrenico e dalle cifre senza senso, il direttore dimostra sempre abilità scovando giovani sconosciuti o quasi da campionati di seconda fascia. Come faccia a noi comuni mortali è abbastanza sconosciuto, però qualche giocatore di categoria ogni tanto non guasterebbe, non fosse altro per dimostrare di voler bene alla nostra salute e alle nostre coronarie. Voto 7,5

STEFANO TRINCHERA: Per imparare i trucchi del mestiere, l’ ex difensore del Lecce ha deciso di vivere all’ ombra di Pantaleo Corvino anche perchè il sole in Salento è un marchio imprescindibile col territorio e un pò d’ ombra ti ripara sicuramente da qualche scottatura. Voto 6,5

SAVERIO STICCHI DAMIANI: Persona genuina, preparata, limpida, serena, responsabile, e potremmo continuare con mille altri aggettivi tutti di elogio per il Presidente. Ha ridato visibilità e dignità ad una Terra magica come il Salento su cui pesava l’ onta della combine con il Bari e la retrocessione in LegaPro. Ha riportato in alto i valori di questa Terra che sono di cultura e amore per il territorio, ma anche di solidarietà verso chi soffre. Ha saputo affrontare l’ ora più buia dell’ anno e forse della recente storia del Lecce, quella della scomparsa di Graziano Fiorita, con un silenzio che ha fatto rumore per dimostrare il dissenso nei confronti della Lega e dell’ assurdità che piccoli uomini hanno portato avanti pensando di poter lucrare sul lutto che aveva colpito tutti. Con questo atteggiamento il Presidente ha fatto innamorare l’ Italia intera di Lecce e del Lecce perchè ha messo dinanzi a tutti e tutto il valore per la vita, per l’ amicizia, per la famiglia e nel caso della scomparsa improvvisa di Graziano Fiorita questi tre elementi erano presenti. Grazie Presidente! Voto 10

ALTRI CALCIATORI: Christian Fruchtl, Joan Gonzalez, Filip Marchinwski, Jasper Samoja

GRUPPO INTERO “FAMIGLIA” US LECCE: 10 E LODE. Una società di calcio con i valori ed i comportamenti della famiglia, quella tradizionale che rappresenta posto sicuro dove potersi riparare, che ti culla e ti accudisce, che ti considera e ti trasmette quelle caratteristiche per farti diventare “grande”.

(Immagine di copertina fonte @US Lecce)

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