“Luis Henrique più brasiliano di me?”: Carlos Augusto…

Le parole del difensore dell’Inter Carlos Augusto da Seattle alla vigilia della seconda partita del Mondiale per club contro i giapponesi dell’Urawa Red Diamonds. Il brasiliano scherza sulle parole di Maicon alla Gazzetta sul paragone tra l’ex Monza e Luis Henrique, appena arrivato dal Marsiglia.
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Pronostico Inter-Urawa quote 2ª giornata Mondiale per Club Fifa

Secondo appuntamento per la squadra nerazzurra al Mondiale per club dopo il pareggio contro il Monterrey: con i giapponesi servono tre punti

Nella seconda giornata del Mondiale per club la squadra nerazzurra sarà impegnata contro i giapponesi: a Chivu serve assolutamente una vittoria per ipotecare il passaggio agli ottavi dopo il pareggio iniziale con i messicani del Monterrey (1-1). Scopriamo pronostico e quote di Inter-Urawa in programma a Seattle sabato 21 giugno alle ore 21.

PRONOSTICO INTER-URAWA QUOTE

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Nella sfida contro il Monterrey è partita ufficialmente l’era di Cristian Chivu, il tecnico scelto per sostituire Simone Inzaghi: l’avventura dell’ex difensore dell’epoco triplete è iniziata con un pareggio non certo entusiasmante contro il Monterrey di Sergio Ramos (in gol su angolo) e adesso è necessaria una vittoria contro l’Urawa per andare verso la sfida contro il Rive Plate all’ultimo turno. Per la sfida contro i giapponesi, i bookie non si aspettano…

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SPORT COME STRUMENTO DI SVILUPPO LOCALE, PRESENTATO IL PROTOCOLLO TRA ANCI E LEGA PRO

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Si è svolto ieri pomeriggio, 19 giugno, il primo incontro di presentazione del protocollo d’intesa sottoscritto tra Anci e Lega Pro nato per rafforzare il dialogo tra i Comuni, i club calcistici e le associazioni sportive in generale, al fine di sostenere la crescita dello sport come strumento di sviluppo locale. La collaborazione tra Anci e Lega Pro mette in rete due realtà profondamente radicate e capillarmente diffuse sul territorio: i Comuni e i Club di Serie C, autentici presidi civici, sociali e identitari per le comunità locali. L’obiettivo comune è costruire territori più dinamici, in cui la pratica sportiva sia parte integrante del tessuto produttivo locale.

“Questa collaborazione è una grande opportunità per Comuni e Lega Pro per promuovere i territori e lo sport attraverso iniziative di svago che consentano di conoscere, al contempo, nuovi territori, bellezze naturali, storiche, artistiche ed enogastronomiche. Una sinergia che va nella direzione sia della valorizzazione dell’impiantistica sportiva che della promozione dello sport come mezzo di aggregazione, di socializzazione e prevenzione”, ha sottolineato il vicepresidente dell’Anci, Roberto Pella.

“Il protocollo firmato tra Lega Pro e ANCI è l’inizio di un percorso che vedrà impegnati club e comuni d’Italia in una maggiore e crescente collaborazione. È sempre più forte e non più rinviabile la necessità di dare vita a nuovi impianti, sia stadi che centri sportivi. Un’esigenza avvertita come primaria dalle nostre società, fortemente penalizzate dal ritardo nella parte strutturale. Occorre uno scatto comune con le amministrazioni pubbliche al fine di offrire nuove piattaforme strutturali a chi svolge una meritoria attività in Serie C, oggi vincolata al solo impegno personale delle proprietà” – ha commentato il Presidente della Lega Pro, Matteo Marani.

L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra Comuni e Club sulle sfide e sulle opportunità cui le amministrazioni locali e il mondo del calcio devono far fronte congiuntamente: dalla gestione degli impianti alla valorizzazione dei grandi eventi sportivi, dalla promozione del turismo sportivo e delle eccellenze locali al ruolo sociale dello sport.

Nel corso dell’incontro sono state presentate anche le buone pratiche dei Comuni di Rimini e Catania legate alla riqualificazione degli impianti sportivi. Esempi di collaborazione proficua tra amministrazione comunale e Club cittadino per il recupero di aree in disuso che tornano a disposizione di tutti tracciando la strada verso un modello di sport sostenibile.

LEGA PRO

Fidelis Andria, arriva la prima conferma


Il mercato estivo della Fidelis Andria si arricchisce di un tassello importante. La società pugliese ha infatti ufficializzato il rinnovo contrattuale di Antonio Imputato, giovane esterno che ha convinto la dirigenza biancazzurra a puntare ancora su di lui per la prossima stagione.

L’annuncio è arrivato nelle ultime ore attraverso i canali ufficiali del club, che ha confermato l’intesa raggiunta con il calciatore originario della Campania. Una decisione che assume particolare rilevanza considerando le numerose proposte che il ventenne aveva ricevuto da diverse società del panorama calcistico professionistico.

Il percorso di Imputato con la maglia della Fidelis nella stagione appena conclusa si è rivelato decisamente positivo. Il giovane esterno ha infatti totalizzato ventitré apparizioni in campo, mettendo a segno due reti e fornendo altrettanti assist ai compagni di squadra. Numeri che testimoniano non solo la continuità di utilizzo da parte dello staff tecnico, ma anche il contributo concreto offerto sia in fase realizzativa che nella creazione di occasioni per i compagni.

La scelta di Imputato di proseguire la sua avventura ad Andria rappresenta un segnale significativo per l’ambiente biancazzurro. Nonostante le lusinghe provenienti da categorie superiori, il classe 2004 ha infatti preferito dare continuità al suo percorso di crescita in una realtà che gli ha offerto spazio e fiducia.

Per la Fidelis Andria, la conferma di Imputato costituisce un investimento sul futuro e sulla continuità del progetto tecnico. Il mantenimento di un elemento giovane ma già esperto della categoria permette alla società di costruire le fondamenta per la prossima stagione su basi solide, evitando al contempo la necessità di cercare sul mercato un sostituto con caratteristiche simili.

La decisione del calciatore campano di respingere le proposte del calcio professionistico dimostra inoltre la capacità della dirigenza andriese di costruire un progetto convincente, in grado di trattenere i propri talenti migliori anche di fronte alla concorrenza di club di categoria superiore.

Con questo rinnovo, la Fidelis Andria si assicura le prestazioni di un elemento che ha dimostrato di saper incidere nel corso della scorsa stagione, garantendosi al tempo stesso la possibilità di continuare a lavorare su un giocatore ancora in fase di sviluppo e con margini di miglioramento importanti.

L’ufficializzazione della permanenza di Imputato rappresenta quindi uno dei primi tasselli del mercato estivo biancazzurro, segnalando la volontà della società di mantenere alta la competitività della squadra per la prossima stagione agonistica.

Fonte:NotiziarioCalcio.com

Fasano, chiuso un altro acquisto: è un 24enne centrocampista


La campagna acquisti del Fasano prosegue a ritmi serrati, con il direttore sportivo Antonio Montanaro che continua a rinforzare la rosa in vista della prossima stagione. Il club biancazzurro ha piazzato un altro colpo significativo, assicurandosi le prestazioni di Ibra Bayo, centrocampista classe 2001. Questo innesto promette di aumentare la qualità e la dinamicità del reparto mediano.

L’accordo con Ibra Bayo rappresenta un tassello importante nella costruzione del nuovo organico del Fasano. Il giovane centrocampista, che nella scorsa stagione ha vestito la maglia del Barletta, ha dimostrato le sue doti e la sua capacità di incidere nel cuore del gioco. La sua provenienza da un’altra realtà competitiva del campionato testimonia la volontà del Fasano di puntare su elementi già rodati e con esperienza nella categoria.

Prima dell’esperienza al Barletta, Bayo aveva già militato nelle fila del Manfredonia, accumulando ulteriore bagaglio in contesti impegnativi. Queste esperienze pregresse gli conferiscono una solida base per integrarsi rapidamente negli schemi del Fasano e dare il suo contributo fin da subito. La sua versatilità e la sua energia sono caratteristiche che ben si adattano alle esigenze del calcio moderno e alle ambizioni del club.

L’operazione, condotta con successo dal direttore Montanaro, è ormai definita. Ibra Bayo è atteso a Fasano nelle prossime ore per la formalizzazione del contratto, un passaggio che renderà ufficiale il suo approdo in biancazzurro. Questo acquisto rientra in una strategia più ampia del Fasano, volta a costruire una squadra competitiva e in grado di affrontare al meglio le sfide del prossimo campionato.

L’arrivo di Bayo è un segnale chiaro delle intenzioni del Fasano di consolidare la propria posizione e puntare a obiettivi ambiziosi. I tifosi possono attendere con fiducia l’ufficialità, sapendo che la società sta lavorando attivamente per allestire un organico all’altezza delle aspettative.

Fonte:NotiziarioCalcio.com

il patron del Manfredonia denuncia la Gradinata Est


Tensione alle stelle nel mondo del calcio pugliese. Gianni Rotice, patron del Manfredonia Calcio 1932, ha deciso di ricorrere alle vie legali per porre fine a quella che definisce una vera e propria campagna di intimidazione orchestrata ai suoi danni. L’ingegnere ha formalizzato oggi una denuncia presso le autorità competenti, puntando il dito contro il gruppo ultras della Gradinata Est e le loro presunte azioni di pressione.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso

La decisione di adire le vie legali non è arrivata all’improvviso, ma rappresenta il culmine di una situazione che si protrae ormai da diversi mesi. Secondo quanto dichiarato dal numero uno del sodalizio pugliese, gli episodi contestati avrebbero raggiunto l’apice nelle ultime settimane con l’apparizione di striscioni in varie zone del centro cittadino, un gesto che Rotice interpreta come l’escalation finale di una strategia più ampia.

«Come da me detto pubblicamente da mesi, si cerca pretestuosamente di screditare, intimidire e ricattare il sottoscritto per giungere alla cessione gratuita della società e della struttura sportiva a soggetti da loro indicati», ha spiegato il patron, delineando quello che considera il vero obiettivo nascosto dietro le contestazioni.

Le accuse: diffamazione e ricatto

Nel documento presentato alle autorità, l’ingegnere Rotice non usa mezzi termini per descrivere la condotta del gruppo ultras. Le accuse mosse sono di particolare gravità e riguardano presunti atti diffamatori e ricattatori che si sarebbero susseguiti con crescente intensità nel tempo.

La strategia contestata dal patron consisterebbe in un vero e proprio piano di delegittimazione pubblica, finalizzato a costringerlo alla cessione del club senza corrispettivo economico. Una manovra che, secondo la sua ricostruzione, avrebbe l’obiettivo di favorire l’acquisizione della società da parte di soggetti specifici, preventivamente individuati dal gruppo della Gradinata Est.

La posizione ferma del patron

Nonostante le pressioni ricevute, Rotice ha ribadito la sua intenzione di non cedere alle intimidazioni. «La mia posizione, come sempre, resta ferma nel denunciare chi non opera nella legalità», ha dichiarato, sottolineando come il suo approccio sia improntato al rispetto delle regole e della trasparenza.

Il patron ha inoltre confermato che la società rimane sul mercato, ma esclusivamente per acquirenti che possano offrire garanzie di serietà e affidabilità. «La società resta e resterà in vendita per soggetti seri ed affidabili ed allontanerò i prestanome di turno», ha precisato, lasciando intendere che eventuali intermediari non graditi verranno tenuti a distanza dalle trattative.

Il sostegno delle istituzioni e della cittadinanza

In questo momento difficile, Rotice ha voluto pubblicamente ringraziare coloro che gli hanno manifestato sostegno e solidarietà. Particolare gratitudine è stata espressa verso le autorità locali che si sono schierate al suo fianco, così come verso i cittadini e i sostenitori del Manfredonia Calcio che hanno continuato a dimostrare stima e affetto.

«Ringrazio tutte le Autorità che mi hanno mostrato sostegno, i cittadini perbene e i veri tifosi del Manfredonia Calcio per la stima personale affettuosamente dimostrata», ha dichiarato l’ingegnere, distinguendo implicitamente tra i sostenitori autentici della squadra e coloro che invece ritiene responsabili delle azioni contestate.

La difesa dei valori del calcio

Al centro della battaglia intrapresa da Rotice c’è anche una questione di principio più ampia, che riguarda l’integrità del movimento calcistico locale. Il patron ha infatti sottolineato come sia fondamentale preservare l’indipendenza del calcio da pressioni e condizionamenti illegittimi.

«Manfredonia ed il calcio devono restare liberi e non strumento illegittimo e di condizionamento per qualcuno», ha affermato, delineando una visione in cui lo sport deve rimanere al riparo da logiche di potere distorte e da tentativi di strumentalizzazione.

L’appello alla giustizia

La fiducia nell’intervento degli organi competenti rappresenta un elemento centrale nella strategia difensiva del patron del Manfredonia Calcio. Rotice ha annunciato la sua intenzione di continuare a segnalare alle autorità tutti gli episodi che riterrà censurabili, nella speranza che la situazione possa finalmente normalizzarsi.

«Sono e resto fiducioso nell’intervento degli organi istituzionali di competenza, ai quali continuerò a denunciare tutti gli incresciosi accadimenti, affinché venga restituita la “normalità” in questa inaccettabile situazione», ha spiegato, manifestando la volontà di portare avanti la sua battaglia fino al ripristino di condizioni di serenità.

La decisione sofferta di febbraio

La vicenda ha avuto ripercussioni profonde anche sulle scelte imprenditoriali del patron. Rotice ha infatti rivelato che la situazione di tensione e conflittualità lo ha condotto, già dal mese di febbraio, alla dolorosa decisione di interrompere il suo impegno nel progetto calcistico manfredoniano.

«Che purtroppo dura da troppo tempo e che, con molta sofferenza, mi ha spinto da febbraio alla decisione di non proseguire nel progetto Manfredonia Calcio», ha confessato, lasciando trasparire il dispiacere per una scelta che evidentemente non ha preso a cuor leggero.

Uno scontro che divide la città

La controversia tra il patron e il gruppo ultras ha inevitabilmente creato divisioni all’interno della comunità calcistica locale. Da una parte chi sostiene la posizione di Rotice e la sua battaglia per la legalità, dall’altra chi invece appoggia le ragioni della Gradinata Est e le sue rivendicazioni.

Quello che emerge chiaramente è come una vicenda apparentemente circoscritta al mondo del calcio stia in realtà investendo l’intera città di Manfredonia, coinvolgendo non solo i diretti interessati ma anche le istituzioni, i cittadini e tutti coloro che hanno a cuore le sorti del club locale.

La speranza è che la vicenda possa trovare una soluzione attraverso i canali istituzionali, restituendo serenità a un ambiente che ha bisogno di concentrarsi sui valori autentici dello sport piuttosto che su conflitti che rischiano di compromettere il futuro stesso della società calcistica.

Fonte:NotiziarioCalcio.com

MASSIMO PIZZULLI RITORNA SULLA PANCHINA DEL BARLETTA

In una nota diramata in mattinata sulla pagina Facebook ufficiale SSD Barletta 1922, mister Massimo Pizzulli siederà nuovamente sulla panchina del Barletta.

Per il tecnico bitontino si tratta della terza volta in biancorosso.

La prima firma è arrivata quasi dieci anni fa, in un afoso pomeriggio del 13 agosto 2015 nella stagione della ripartenza, dopo il fallimento e la perdita della Lega Pro. Era un Barletta che riuscì a ripartire a fatica per merito dell’apporto determinante di un’associazione di tifosi e grazie a una proficua raccolta fondi che interessò l’intera città. Il Barletta 2015/16 raggiunse sorprendentemente la finale regionale play-off di Eccellenza ma il rapporto professionale non ebbe seguito.

Nella stagione successiva 2016/17, dopo un inizio di stagione deludente, nel mese di novembre mister Pizzulli fu richiamato sulla panchina raggiungendo a fine stagione il quinto posto che non fu utile al raggiungimento dei playoff a causa dell’eccessivo distacco dal Bitonto secondo in classifica.

Tra le note di colore, possiamo segnalare che mister Pizzulli sarà il primo tecnico biancorosso a sedere sulla panchina in tre stadi differenti: il “San Sabino” di Canosa (2015/16), l’impianto secondario barlettano del “Manzi-Chiapulin (2016/17) e, infine, la nostra casa, lo stadio “Cosimo Puttilli” (2025/26).

SARÀ IL PIZZULLI TRIS, BENTORNATO IN BIANCOROSSO!

[ foto Marco Bruno – stagione 2015/16 ]

Barletta Calcio | Supporters Web Site

Fonte: Facebook official page

Polimnia Calcio – 𝗦𝗜 𝗥𝗜𝗣𝗔𝗥𝗧𝗘 𝗗𝗔 𝗔𝗡𝗔𝗖𝗟𝗘𝗥𝗜𝗢

Michele rimane al suo posto, la Polimnia riparte da lui. Avanti 𝗺𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿!

Fonte: Facebook official page

Enrique: “Tra Ligue 1 e Champions, il Botafogo la squadra che ha difeso…”

Al termine di Botafogo-Psg, Luis Enrique ha analizzato la sconfitta della sua squadra in conferenza stampa

Nella seconda delle tre giornate della fase a gironi del Mondiale per club, la grande sorpresa è stata la vittoria del Botafogo contro il Psg. Al termine della gara, Luis Enrique ha analizzato la sconfitta in conferenza stampa. “Sorpresi no. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, molto combattuta. Il Botafogo ha difeso molto bene. Abbiamo avuto l’opportunità di segnare, ma non ci siamo riusciti e la partita è diventata più difficile. Sappiamo quanto sia difficile questa competizione. Dobbiamo pensare all’ultima partita. È una competizione molto breve, si può essere eliminati in fretta“.

“È una competizione molto intensa. Tutti sono molto motivati, indipendentemente dalla squadra che affrontano, e soprattutto contro di noi. È stato difficile creare occasioni da gol. È una fase della partita che conosciamo bene, ma oggi abbiamo avuto qualche difficoltà”.

“Il…

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