Vincenzo Cangelosi, allenatore della Casertana, come si legge su tuttocasertana.it, alla vigilia del match con il Taranto, ha dichiarato: “Gara che può dire tanto, ma non è decisiva. Ci sono tanti scontri diretti, affrontiamo una squadra importante, allenata e costruita bene e che a gennaio si è rafforzata bene, al di là di alcune cessioni. Allenatore uno dei più importanti della categoria. Allenatore che è molto esperto, ha fatto un lavoro molto importante, quest’anno partendo dall’inizio ha trovato i calciatori ideali per il suo modo di fare calcio.
Fare 57 punti è stato fatto un lavoro eccezionale. Si può vincere e perdere con chiunque. L’unica continua è stata la Juve Stabia, a parte qualche periodo il Benevento o l’Avellino. Noi abbiamo cinque scontri diretti, ma comunque le partite vanno giocate.”
Michele Pazienza, allenatore dell’Avellino, alla vigilia del match con il Picerno, come si legge sul sito ufficiale biancoverde, ha dichiarato: “Affronteremo una squadra che ha dimostrato sul campo di avere dei valori e dei numeri importanti. Si tratta di una formazione che gioca con 4-5 elementi da più di un anno e che ha meccanizzato sincronismi che funzionano alla perfezione. Consci degli errori che abbiamo fatto nella gara di andata, credo la partita più brutta della mia gestione, dobbiamo affrontare la partita in maniera diversa”.
“È uno scontro diretto. Sicuramente il Picerno non si trova lì per caso, lo ha dimostrato anche nella scorsa stagione. Rispetto all’andata mi aspetto un atteggiamento più propositivo. Dopo la sconfitta arrivata in quel modo a Giugliano è chiaro che c’è rabbia. È normale e ci fa bene perchè ci da quelle energie per preparare al meglio la partita di domani”.
La sconfitta della scorsa settimana contro i lucani aveva destato angoscia per gli appassionati biancocelesti, ma al Miramare giunge pronto il riscatto nello scontro contro il Nardò lanciato in classifica.
Nella prima frazione al 9′ Paduano faceva i conti con la cannonata di De Giorgi respingendola sul fondo.
Nella ripresa i ragazzi del mister Cinque riprendono il filo e cambiano la storia: al 58′ Carbonaro tagliava la testa al toro con un colpo “d’accetta” ed i locali raggiungevano il vantaggio che valeva il successo.
A fine gara non possono mancare le dichiarazioni del mister Franco Cinque: “Le situazioni precedenti ci hanno scalfito profondamente e abbiamo saputo capovolgere la dinamica. Il Nardò è un’ottima avversaria, a parte la bassa pressione dei primi 45′ minuti siamo tornati dagli spogliatoi carichi e decisi a completare il compito: rialzarci. Sconfitte meritate? Solo quella materana, a Vallo della Lucania c’è stata un po’ di sfortuna ma non siamo soliti guardarci indietro, infatti dopo questo stop pasquale ci proietteremo direttamente sulla Palmese che ha mostrato una grinta differente nel girone di ritorno. Nulla è detto però…”,
Per I leccesi si esprime al microfono il terzino sinistro altamurano Vito Dibenedetto (2004) e lo fa con franchezza, appare timido data la giovane età e provato dalla sconfitta: “Il nostro più grande errore è stato non saper sfruttare le numerose possibilità presentateci dai primi attimi. Non mi rimprovero nulla, anche i miei compagni non hanno colpe e sapevamo che i biancoazzurri avrebbero potuto incalzarci nonostante l’apparente dominio. Dal punto di vista tecnico non ci sono state tante lacune evidenti, parlerei di imprecisioni evitabili che hanno condizionato il gioco, ringrazio comunque i tifosi del Toro che ci hanno sostenuto di persona percorrendo 300 km. La fiducia che Costantino mister ripone in me è impagabile e spero di continuare a tener 90’ nelle gambe.”
Anche il marcatore/mattatore Paolo Carbonaro commenta felice questa vittoria: “Non è stato merito mio, forse solo in parte visto che ho finalizzato l’azione, ad onor del vero è stato un ottimo gioco di squadra. Due pesanti sconfitte hanno gravato sul nostro groppone ma ormai sono abituato alla tenacia sipontina. Con noi la sofferenza sul terreno di gioco diventa educativa. Il pubblico è fantastico e non ha mai dubitato di noi e dopo queste festività daremo ancora modo di credere in noi, la salvezza dev’essere nostra e in Campania andremo con questo spirito”.
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