La Casertana torna alla vittoria: netto 3 a 0 al Nardò

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La Casertana torna a bere dal calice della vittoria, dopo cinque partite in cui era arrivato appena un punto. La prima vittoria dell’era Feola alla guida dei rossoblù è arrivata ai danni del Nardò.

Parte bene la Casertana, che all’ottavo minuto prova a rendersi pericolosa con Favetta su cross di Addessi. Gli uomini di Feola sembrano i palla e si proiettano costantemente in zona d’attacco. La partita è viva, ma dopo un quarto d’ora di gioco è ancora bloccata sul pareggio. L’incanto si interrompe qualche minuto più tardi, quando Favetta buca la porta di Petrarca. Cerca la reazione il Nardò, che alla mezz’ora deve operare il primo cambio, esce Caputo per Mengoli. Rossoblù ancora pericolosi con Addessi, che trova l’opposizione dell’estremo difensore salentino. Il raddoppio arriva poco dopo la mezz’ora  e porta la firma di Vacca. I padroni di casa ancora pericolosi con Addessi che colpisce la traversa con Maresca che sbaglia il tap-in.

Termina così la prima frazione di gioco, con i falchetti che conducono col doppio vantaggio sul Nardò.

Nella ripresa Kosovan costruisce per Favetta, che in spaccata sfiora la terza rete del match. Il Nardò prova a farsi vedere intorno al quarto d’ora. Un contropiede degli uomini di De Candia, con Mancarella che entra in area di rigore, ma c’è la spazzata di Salto. La terza rete dei rossoblù coincide con la doppietta di Favetta, che supera ancora Petrarca e mette in cassaforte il risultato. In meno di un’ora di gioco gli uomini di Feola riescono a costruire il ritorno al successo. Infatti, l’ultimo quarto d’ora di gioco, oltre a qualche altra occasione dei rossoblù ha ben poco da raccontare.

Il match finisce con il ritorno al successo dei falchetti, che dopo quattro sconfitte e un pareggio riassaporano la gioia del tre punti.

Casertana – Nardò 3-0

Casertana: Carotenuto, Salto, Vacca (38’st Rainone), Vicente, Kosovan (6’st Mansour), Addessi (17’st Feola), Monti, Munoz, Maresca (17’st Cusumano), Favetta (24’st Diaz). Colacicchi. A disp.: Trapani, Felleca, Rossi, D’Ottavi. All. Vincenzo Feola

Nardò: Petrarca, De Giorgi, Mengoli (27′ Caputo), Cancelli, Masetti, Trinchera, De Feo, Mariano, Mancarella, Caracciolo, Puntoriere. A disp.: Rollo, Centonze, Cristandi, Cavaliere, My, Valzano, Dorini, Gallo. All. Pasquale De Candia

arbitro: Luca Selvatici di Rovigo
assistenti: Giuseppe Danara di Cosenza e Stefano Genoveffa Signorelli di Paola

reti: 19′ e 23’st Favetta (C), 35′ Vacca (C)

ammoniti: Masetti (N), Monti (C)

Fonte:NotiziarioCalcio.com

Serie B: Lecce in testa, il Brescia si salva col Frosinone. Vittorie per Benevento e Como

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Netta vittoria della squadra di Baroni contro il Crotone. Inzaghi rischia il k.o. ma viene salvato da Proia al 90′. Improta spinge i campani a Cittadella, Cosenza ancora inguaiato

Il Lecce non sbaglia al Via del Mare, batte il Crotone 3-0 grazie ai gol di Coda e Strefezza (dominatori della classifica marcatori, rispettivamente con 12 e 11 reti) e si riprende la vetta della B, a quota 46 punti. Nelle altre partite di giornata pareggio tra il Brescia di Pippo Inzaghi e il Frosinone di Fabio Grosso (2-2 al Rigamonti), vittoria esterna del Benevento (0-1 a Cittadella) e successo in casa del Como (2-1 sul Cosenza).

LECCE-CROTONE 3-0

—   Al Via del Mare il primo squillo è del Crotone: finisce a lato il destro di Kargbo dopo 6’. Al quarto d’ora doppia chance per la squadra di Baroni: cross basso di Calabresi e destro di Helgason: ottimo intervento di Saro, che neutralizza anche la botta di Barreca sulla respinta. Tempo un minuto ed è ancora protagonista il portiere del Crotone, con gran riflesso su colpo di testa ravvicinato di Majer. Al 34’ è glaciale Coda, che di destro fa 1-0 sulla verticalizzazione di Hjulmand e si prende la vetta solitaria della classifica marcatori. La partita svolta sul finale di tempo: tocco di mano in area di Cuomo (espulso) e rigore per i salentini: dal dischetto raddoppia Coda, sempre più capocannoniere della B (a quota 12 reti). Al 59’ il tris del Lecce con Strefezza, che sfrutta l’assist di Majer dopo l’uscita di Saro su cross dalla destra.

BRESCIA-FROSINONE 2-2

—   Buon avvio ciociaro nella sfida tra campioni del mondo in panchina del Rigamonti, ma prima occasione per i padroni di casa con il destro di Leris intorno al quarto d’ora: para Ravaglia. Dopo 5’ altra occasione per il Brescia sempre con Leris, che riceve palla sulla destra, si accentra e spara alto di sinistro. Il Frosinone reagisce al 24’ con Charpentier, che ci prova a botta sicura da due passi: salva Sabelli sulla linea. La sblocca Ciano al 34’: destro-sinistro a disorientare Pajac e Mangraviti e destro secco a siglare il vantaggio. Sui titoli di coda della prima frazione il lampo di Tramoni (quinto gol in campionato, secondo al Rigamonti) vale l’1-1. L’equilibrio resiste nella ripresa e arriva quasi allo scadere. All’88’ Ricci serve Canotto, che non sbaglia con il destro e firma il vantaggio ospite. Tutto finito? Quasi. Un minuto dopo mischia in area gialloblù e gol di Proia, che la butta dentro per il 2-2 finale.

CITTADELLA-BENEVENTO 0-1

—   Poche emozioni e nessun gol nel primo tempo del Tombolato. La prima occasione della gara è del Benevento, con il sinistro su punizione di Roberto Insigne al 24’: para Kastrati. Buon momento per il Cittadella intorno all’ora di gioco. Prima tocca a Beretta, che al 66’ vince il corpo a corpo in area con Vogliacco e libera il destro: risponde Paleari. Un minuto dopo spazio al sinistro di Antonucci, di poco alto. La partita si sblocca al 68’: pallone lungo di Foulon e sinistro sotto la traversa di Improta (secondo gol in campionato), per il vantaggio ospite. Timida risposta degli uomini di Gorini a 10’ dalla fine: debole il sinistro di Antonucci. Altra buona occasione per i padroni di casa dopo 5’: di poco a lato il colpo di testa di Del Fabro. Resiste e conquista i 3 punti il Benevento, che chiude in 10 per l’espulsione di Farias nel recupero.

COMO-COSENZA 2-1

—   Zero reti anche nel primo tempo della sfida del Sinigaglia. Brivido al 42’ con il pallonetto di Parigini, che sfrutta l’incertezza di Matosevic: prodigioso il salvataggio sulla linea di Bittante. La squadra di Gattuso alza la pressione nella ripresa e passa a 20’ dalla fine: palla in mezzo di Ioannou, tocco vincente di Gabrielloni e 1-0. All’83’ il Como chiude il match: Cerri apre per Vignali sulla destra, che serve ancora Gabrielloni per il raddoppio. A 2’ dalla fine reazione della squadra di Bisoli con Caso, che accorcia le distanze con un bel diagonale di sinistro. Il Cosenza chiude in 10 per l’espulsione di Voca nel finale.
La Gazzetta dello Sport

Domenica da dimenticare per il Bitonto: i neroverdi perdono in casa col Nola

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L’altalena neroverde torna, ahinoi, nella sua fase discendente.
Nemmeno il tempo di godersi il primato ritrovato, seppur in coabitazione con il Cerignola, e il Bitonto fallisce un altro “esame di napoletano”. Stavolta in casa propria, dove non aveva mai perso in questa stagione e autolesionandosi un bel po’ nell’occasione. Festeggia con merito il Nola (0-2 il risultato finale), alle prese con le paludi della zona playout; complimenti ai bianconeri, per la cazzimma e l’audacia che spesso fa rima con “fortuna”, giunti al “Città degli Ulivi” con ben 29 punti di differenza in graduatoria rispetto alla ex capolista del girone H e con un nuova-vecchia guida (e volpe) in panchina.

La cronaca del match.
Nonostante la mini-emergenza da under a centrocampo (out Piarulli e Mariani recuperato solo “a metà”), Claudio De Luca conferma ancora il modulo 4-2-3-1 scegliendo dal primo minuto: il 2003 Cannizzaro in porta, all’esordio assoluto in maglia neroverde; linea difensiva con Lacassia e Radicchio sugli esterni, Petta–Lanzolla al centro. Addae e Manzo baluardi di centrocampo alle spalle del tridente della trequarti composto da Palumbo, Lattanzio e Taurino; Santoro punta.
In panchina, due portieri (Figliola e Martellone), Biason, Iadaresta, Mariani, Riccardi, Stasi, Guarnaccia e il match winner di Bitonto-Molfetta, Turitto. In tribuna D’Anna, uscito malconcio dall’infrasettimanale di San Giorgio a Cremano, al pari di Colella, Rapio e degli squalificati Piarulli–Lonoce.

Il Nola del neoallenatore Carmelo Condemi (apprezzato cavallo di ritorno in bianconero), alla ricerca di importanti punti salvezza, a partire già dalla trasferta in casa della co-capolista Bitonto, si schiera con il 4-3-1-2: Cappa numero uno, Togora, Cassandro, D’Orsi e D’Ascia in difesa; Caliendo, Cassandro, capitan Acampora e Zito a comporre un centrocampo di assoluto valore per la categoria. Ruggiero trequartista, Figliolia e Coratella in attacco.

Primo tempo.
Caliendo e Figliolia, due volte, e Acampora provano a spaventare Cannizzaro, invece, dal versante opposto, sono Santoro, Taurino e Lattanzio a spezzare l’ottimo piglio ospite visto nella prima metà di frazione.
Alla mezzora, il fattaccio! Retropassaggio – assolutamente innocuo – ma indirizzato verso lo specchio della propria porta da Lanzolla. Cannizzaro col piattone cicca del tutto la palla, che rotola lemme lemme in rete, nonostante la disperata scivolata dell’ultimo arrivato in casa Bitonto. 0-1 surreale al “Città degli Ulivi”.
La reazione del Leoncello è veemente, alimentata anche dal pubblico più caldo e numeroso visto in questa stagione sull’erta di via Megra. Taurino e, soprattutto, Palumbo iniziano a seminare imperterriti il panico in area campana. La costante pressione bitontina frutta anche la più classica delle “occasioni d’oro”: un rigore. Palumbo, irresistibile, se lo procura, capitan Lattanzio lo spedisce dritto sulla traversa.
L’ultimo brivido della prima frazione di contesa lo regala l’asse Taurino-Manzo. Assist da posizione defilata del primo e destro-bomba d’incontro del secondo: palla a lato.
Va in archivio, dopo un solo minuto di recupero, la frazione di gioco più incredibile di questa emozionante stagione neroverde

Secondo tempo.
Mister De Luca si gioca subito la carta Stasi, per provare ad alzare la qualità della spinta sulla corsia di destra e concretizzare la difficile missione-rimonta. Fuori Lacassia, (pro)positivo nel primo tempo, ma richiedente cambio negli spogliatoi.
Parte bene il Bitonto, il Nola raddoppia. Minuto 13, punizione velenosa di Zito, uscita alta imprecisa di uno spaesato Cannizzaro e tap-in di testa del centrale difensivo D’Orsi che scavalca tutti e si spegne in rete. 0-2.
Addae da fuori area col mancino: palla altissima.
De Luca le tenta tutte, spendendo l’ultimo slot-cambi a sua disposizione, avendo già sostituito un nervosissimo Lattanzio con Iadaresta e Radicchio con Mariani: fuori anche la coppia di centrocampisti Manzo-Addae (entrambi ammoniti), dentro Biason-Turitto. Bitonto con Palumbo terzino sinistro e Taurino, Santoro, Turitto alle spalle del gigante Iadaresta.
36’: Palumbo pennella in corsa per Santoro, colpo di testa dell’attaccante di San Giovanni Rotondo gravinese d’adozione e sfera alta. Un minuto più tardi, lo stesso n.32 neroverde spara incredibilmente oltre il montante da due passi.
Sei minuti di recupero concessi dal sig. Rodigari di Bergamo, al quinto e penultimo, il tiro da lontanissimo dell’ottimo 2001 Caliendo; Cannizzaro, stavolta, è bravo in volo e non si fa sorprendere.
Errore del tutto ininfluente dal dischetto di Zito al 96’, dopo fallo in area insensato di Biason. Cuoio direttamente verso i fondi di via Megra.

Finisce così, con una sconfitta bitontina forse ancor più pesante di quella vista sul terreno di gioco: aver deluso un pubblico ritrovato, già di suo tiepido quest’anno, per varie e tutte rispettabili ragioni…
Tornando alla competizione, Bitonto ora secondo a -3 dal Cerignola e con all’orizzonte la sempre “elettrica” trasferta di Fasano, dove sul sintetico nuovo di zecca del “Vito Curlo” andrà in scena fra sette giorni un altro incrocio decisamente pericoloso di questo decisivo segmento di stagione.

25^ GIORNATA CAMPIONATO SERIE D – GIRONE H

BITONTO – NOLA 0 – 2
Reti: 29’ pt Lanzolla (aut.), 13’ st D’Orsi

BITONTO: Cannizzaro; Lacassia (1’ st Stasi), Petta, Lanzolla, Radicchio (27’ st Mariani); Addae (27’ st Turitto), Manzo (18’ st Biason); Palumbo, Lattanzio (C) (16’ st Iadaresta), Taurino; Santoro.
A disp.: Figliola, Martellone, Riccardi, Guarnaccia.
All. De Luca

NOLA: Cappa; Togora, Cassandro, D’Orsi, D’Ascia; Caliendo, Acampora (C), Zito; Ruggiero (47’ st Miocchi); Figliolia (29’ st D’Angelo), Coratella.
A disp.: Mariano, Sicignano, Sagliano, Camara, Staiano, Di Dato, Corbisiero.
All. Condemi

Arbitro: Rodigari (Bergamo). Assistenti: Gigliotti (Lamezia Terme) e Mallimaci (Reggio Calabria).
Ammoniti: Manzo, Addae, Petta, Biason (B); Cappa, Zito, D’Angelo (N).
Minuti di recupero: 1 pt – 6 st.

Fonte:NotiziarioCalcio.com

Potenza, Falasca non ci sta: “Abbiamo fatto quattro passi indietro”

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Come riportato da tuttopotenza, ha parlato così il vicepresidente del Potenza Michele Falasca dopo la sconfitta contro il Messina. “A caldo sarebbe meglio non parlare dopo partite del genere ma dico solo che abbiamo fatto quattro passi indietro rispetto a quello che avevamo costruito. Ho notato mancanza di intensità e mancanza di attaccamento alla maglia e tutti i sacrifici che noi facciamo per questa squadra oggi non sono stati ripagati.Mi dispiace dire questo ma tutti hanno visto quello che sto dicendo. Dopo l’azione goal di Cuppone ci siamo spenti e questa di Messina è una delle più brutte partite giocate da Potenza in questa stagione. Nel secondo tempo oltre ad una giocata di Burzio non abbiamo tirato in porta e questa non è una prestazione di una squadra che si deve salvare”.

Fonte:TuttoC.com

Il Cerignola è nuovamente da solo in vetta: steso 2-1 il Gravina


E’ un rigore di Nicola Strambelli nel finale a consegnare i tre punti all’Audace Cerignola, battuto 2-1 un Gravina coriaceo e ben messo in campo. Se ad Altamura gli undici metri erano costati la vittoria, stavolta il penalty è a tutto vantaggio dei gialloblu, di nuovo solitari in testa al girone H. Sorprese in avvio nelle formazioni: infortunato ad una caviglia, Malcore dà forfait e Pazienza schiera un 4-2-3-1 con Palazzo riferimento offensivo supportato da Achik-Strambelli-Loiodice. Siede in panchina il vicecapocannoniere Diop, il Gravina nel 4-4-2 ha Musa Leigh in avanti con Tommasone. All’alba del match, il risultato già varia: su azione d’angolo, Tascone fa tremare la traversa col pallone che balla nei pressi della linea, per Palazzo è un gioco da ragazzi siglare l’1-0 e il quinto centro in campionato.

Di Modugno tira di poco alto sugli sviluppi del primo corner ospite, ma l’Audace tiene saldamente in mano le operazioni e costruisce numerose opportunità a cavallo e oltre la mezzora: il missile di Loiodice dalla distanza finisce un soffio a lato, poi al 33′ nella circostanza il numero 10 calcia col corpo all’indietro e non fa male a Vicino. Un giro di lancette più tardi, Palazzo lavora un bel pallone in area e serve Tascone, il cui pallonetto è di poco largo. Si va all’intervallo con l’Audace meritatamente avanti.

La ripresa invece si apre con l’aggancio murgiano: prima le proteste ospiti per una mano di Loiodice, dal tiro dalla bandierina seguente l’arbitro ravvisa un fallo di Vitiello indicando la massima punizione. Trezza intuisce la trasformazione di Giglio ma non basta, ed è 1-1. La capolista si getta così a testa bassa alla ricerca della seconda rete: la volèe di Loiodice sporcata da un difensore è alzata sopra la traversa da Vicino; su calcio franco di Strambelli, Vitiello in mischia trova il muro murgiano. Palazzo invece schiaccia troppo al volo la sfera sul terreno a seguito di un corner di Achik. Proteste dei cerignolani al 67′ per una rete annullata per offside dopo un miracolo di Vicino su Sirri e lo scambio fra il difensore e Palazzo andato a segno con il secondo assistente a segnalare l’irregolarità. Funambolico Strambelli al 74′, evita come birilli tre avversari, conclusione col piede debole a lambire di una spanna il montante. Gli sforzi dei gialloblu di casa vengono premiati all’82’: braccio largo di Giglio in area, è rigore che Strambelli non sbaglia col mancino per la prima rete in maglia Audace. Nel finale, in contropiede Achik non inquadra la porta col destro, sicuro Trezza sulla punizione di Tuninetti in avvio di recupero: la capolista tiene e si riporta isolata al comando, a +3 sul Bitonto battuto in casa dal Nola.

Ventiduesimo risultato utile consecutivo fra campionato e coppa Italia, numeri sempre più eloquenti di un Cerignola ormai abituato a soffrire e con grande profitto. Un successo meritato anche perché, pur attento, il Gravina in attacco non ha combinato granché, con Trezza sostanzialmente inoperoso. Nel prossimo turno, gli ofantini faranno visita al Bisceglie, sconfitto oggi dal Lavello.

AUDACE CERIGNOLA-GRAVINA 2-1

Audace Cerignola (4-2-3-1): Trezza, Vitiello, Allegrini (77′ Manzo), Sirri, Dorval, Giacomarro, Tascone, Achik (89′ Mincica), Strambelli (88′ Russo), Loiodice (64′ Ciccone), Palazzo. A disposizione: Tricarico, Silletti, Muscatiello, Botta, Spinelli. Allenatore: Michele Pazienza.

Gravina (4-4-2): Vicino, Di Modugno, Gilli, Giglio, Kharmoud, Scalera (72′ Rechichi), Tuninetti, Scalisi (81′ Bruno), Macario (59′ Borgia, dall’89’ Krstevski), Musa Leigh (69′ Diop), Tommasone. A disposizione: Rutigliano, Galardi, Sgambati, Popolo. Allenatori: Summa-Ragone.

Reti: 2′ Palazzo (AC9, 51′ Giglio (G, rig.), 83′ Strambelli (AC, rig.).

Ammoniti: Achik, Vitiello (AC); Kharmoud (G).

Angoli: 6-4. Fuorigioco: 3-0. Recuperi: 2′ pt, 4′ st.

Arbitro: Renzi (Pesaro). Assistenti: Dervishi (San Benedetto del Tronto)-Preci (Macerata).

Fonte:NotiziarioCalcio.com

Intervista post gara Lavello-Bisceglie con mister Michele Cazzaro’


Intervista post gara Lavello-Bisceglie con mister Michele Cazzaro’

Picerno, Colucci: “Turnover? Quando lo fai e vinci sei bravo, viceversa…”

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Leonardo Colucci, allenatore del Picerno, come si legge su tuttopotenza.com, al termine del successo sulla Juve Stabia, ha dichiarato: “In un periodo così pieno di impegni, ma come di consueto, abbiamo ulteriormente voluto coinvolgere l’intera rosa perché c’era bisogno del contributo di tutti, poi è logico che quando vinci ti dicono bravo per aver fatto il turnover, viceversa si giudica negativamente la scelta. Reginaldo? Ormai non mi sorprende più, ma i meriti di questa vittoria con la Juve Stabia vanno a tutti”.

Fonte:TuttoC.com

Taranto, Benassai: “Ci manca un po’ di cattiveria in più”

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Francesco Benassai, difensore del Taranto, al termine della sconfitta interna con il Catanzaro, come riportato da tuttocalciopuglia.com, ha dichiarato: “Avevamo preparato bene la partita, abbiamo avuto diverse occasioni anche noi e siamo andati vicini al gol. Ora lavoreremo in settimana per conquistare la prima vittoria del 2022. Ci manca un po’ di cattiveria in più, quella che avevamo a fine girone di andata. Dobbiamo tirarla fuori perché durante la settimana il mister ce lo dice sempre, cercheremo la vittoria e quando arriverà farà molto bene al gruppo. Siamo un po’ delusi, è normale che sia così, ma ci rimboccheremo le maniche e dobbiamo tornare a ottenere i tre punti il prima possibile per conquistare quanto prima la salvezza”.

Fonte:TuttoC.com

Foggia, Petermann: “Felice per il gol, dobbiamo continuare così”

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Davide Petermann, centrocampista del Foggia, match winner contro il Monopoli, come riportato da foggiagol.it a fine gara ha dichiarato: “La palla mi è arrivata in modo perfetto e sono andato convinto sul tiro e sono contento di aver fatto gol. È merito di tutta la squadra abbiamo passato un momento difficile in cui eravamo i primi a non essere contenti. Con il rientro di tutti i giocatori abbiamo ritrovato compattezza e le vittorie portano entusiasmo soprattutto dopo una vittoria sofferta come quella di oggi. Il mister è esigente e vuole tirare fuori il meglio di ognuno di noi. Siamo conviti che se seguiamo i suoi insegnamenti potremo fare sempre meglio. Abbiamo ritrovato la vittoria con queste due partite ma dobbiamo cavalcare questo entusiasmo e continuare così”. 

Fonte:TuttoC.com

Bisceglie, amaro stop a Lavello

La squadra di Cazzarò incassa un gol per tempo al termine di una prova scialba. Nel finale tocca a Martorel evitare un passivo ancor più pesante.

Termina con una brutta sconfitta per 2-0 la trasferta del Bisceglie sul campo di Lavello. A caccia di continuità dopo il successo sul Nardò, i nerazzurri incappano in una prestazione scialba e opaca subendo il vantaggio dei padroni di casa dopo appena 4’ e mostrando una reazione del tutto insufficiente. Il Lavello schioda il punteggio al primo affondo: al 4’ il tiro ravvicinato in mischia di Basrak è respinto da Martorel, ma Sessa è ben appostato ed insacca ad un metro dalla porta. Reazione nerazzurra un paio di minuti più tardi con Farinola, la cui inzuccata sugli sviluppi di azione d’angolo si spegne a lato.

Al quarto d’ora Tapia imbecca in profondità Sessa che, approfittando di una incomprensione tra Martorel e Rubino, si produce in un pallonetto finito di un’inezia oltre la traversa. Bisceglie pericoloso al 24’ con un’azione personale di Rubino finalizzata dalla soluzione mancina tesa, ma centrale neutralizzata da Chironi. Corre il 30’ quando Sandomenico imbecca in verticale Coria, il cui sinistro è disinnescato in uscita bassa da Chironi. Al 32’ Onraita colpisce di testa su azione d’angolo, con traiettoria terminata sull’esterno della rete. L’ultima opportunità della prima frazione è di marca gialloverde con la velenosa stoccata in corsa dai venti metri di Sessa che oltrepassa il montante alto.

La seconda frazione è inaugurata dal tentativo su calcio piazzato di Tapia dai 25 metri che non inquadra lo specchio. Al 9’ arriva il raddoppio lavellese: l’indiavolato Sessa si produce in una serpentina sull’out sinistro e apparecchia nel cuore dell’area per Tapia, la cui rasoiata con il mancino trafigge Martorel. La reazione confusa del Bisceglie non produce particolari insidie, eccetto un tentativo al volo di Izco al 27’ che termina sul fondo. Viceversa, nel finale tocca al Lavello sfiorare la terza segnatura in tre occasioni con Militano e due volte Marcellino, sventate da altrettante prodezze di Martorel.

Tabellino gara

LAVELLO – BISCEGLIE 2-0

Lavello (4-3-3): Chironi; San Roman, Di Fulvio, Onraita, Massa; Grande (36’st Caruso), Dominguez, Mercuri (42’st Tavarone); Tapira (27’st Marcellino), Basrak (21’st Ouattara), Sessa (35’st Militano). A disp. Carretta, Mannina, Verdirosi, Marrale.

All. Zeman.

Bisceglie (4-3-3): Martorel; Rubino, Marino, Coletti, Farinola (37’st Cianciaruso); Liso, Bottari (12’st Izco), Ferrante (31’st Fucci); Coria (12’st Tira), Acosta, Sandomenico. A disp. Zinfollino, D’Angelo, Divittorio, Tuttisanti, Ligorio.

All. Cazzarò

Arbitro: Aldi di Lanciano. Assistenti: Chiavaroli e Carchesio. RETI: 4’pt Sessa, 9’st Tapia.

NOTE: ammonito Chironi, angoli 5-5, rec. 1’ pt, 6’ st