Promozione Gir. B, la 26a. Playoff: Tricase o Taurisano per il Novoli. Playout: sarà Melendugno-Capo di Leuca

L’ultima giornata di campionato ha dato i suoi verdetti. Oltre alla promozione del Città di Gallipoli, ecco cosa è successo

Il Girone B di Promozione manda in archivio la 26 a giornata e con essa la regular season. Nei piani alti troviamo il Città di Gallipoli promosso già da tempo in Eccellenza, il Novoli – secondo – in finale playoff aspettando lo spareggio fra l’Atletico Tricase – giunto terzo – e il Taurisano (clicca qui e leggi l’intervista fatta a Diego De Giorgi), rientrato quest’ultimo nei giochi grazie alla vittoria nello scontro diretto col Talsano (1-0). Inutile la vittoria, quindi, del Leverano per 6-4 contro lo Spartan. In basso il Galatina batte il Veglie 3-1, ma retrocede ugualmente in Prima Categoria; Melendugno (3-3 col Brilla Campi) e Capo di Leuca (vittoria per 3-1 sull’Avetrana) disputeranno il playout.

Risultati e Classifica a cura della nostra redazione.

Promozione Gir. A, festa Incedit. Battuto l’Arboris Belli (dts), si va in Eccellenza!

Gara combattuta. Dopo 120 minuti sono i padroni di casa a far festa

E’ stata una battaglia, così come doveva essere vista la posta in palio. Alla fine in Eccellenza, a braccetto col Polimnia, ci va il Foggia Incedit. Non è stata, però, una passeggiata per la squadra di Enrico La Salandra questo 4-2 finale. Al doppio vantaggio dei locali, firmato MasciaNarciso, risponde un coriaceo Arboris Belli prima con Di Cosola, quindi con Mastronardi. Si va ai supplementari dove, anche un pari avrebbe consentivo all’Incedit di festeggiare la promozione. Invece no, Bruno prima e l’11ma rete in campionato di Ferrantino poi, fissano il risultato.

Ottima stagione per il Foggia Incedit, il quale potrebbe porre la ciliegina sulla torta vincendo la coppa Italia di categoria nel doppio confronto con l’Avetrana. Infine ai gialloverdi di Alberobello, ben orchestrati da mister Martino Girolamo, soltanto applausi per la bella stagione messa in atto.

Capolavoro Virtus Matino: batte in trasferta il Francavilla e tiene acceso il sogno salvezza

La Virtus Matino sbanca il “Fittipaldi” di Francavilla in Sinni vincendo per 3-2 al termine di una rimonta che definire di natura epica non basterebbe comunque a rendere a pieno l’ idea del valore di questa vittoria.
Un risultato figlio della voglia e determinazione della truppa matinese che a questo punto della stagione sembra aver recepito in pien il credo calcistico del suo tecnico Giuseppe Branà, grande lottatore, motivatore determinato e mai disposto a partire sconfitto contro chiunque, sempre pronto a giocarsela dimostrando il proprio valore in campo.
Una vittoria che tiene ancora accese le speranze di salvezza dei salentini a quattro giornate dal termine, i quali dimostrano con i fatti che venderanno cara la pelle fino all’ ultimo minuto della regular season, dimostrando ancora una volta di avere grande rispetto per tutti gli avversari del girone.
Una gara che si era messa male per il Matino che chiudeva il primo tempo sotto di un gol grazie al calcio di rigore messo a segno da Melillo al 43′ minuto del primo tempo.
Nella ripresa il Francavilla rimane in dieci a causa dell’ espulsione di Ferrante al 10′ minuto e due minuti dopo Morra si fa trovare pronto per ribattere in rete una respinta del portiere di casa, siglando il pareggio tanto cercato.
Il Matino ci crede ma subisce il raddoppio dei lucani al 19′ minuto con Gentile, ma trova il pareggio su rigore ancora con Morra al 33′ minuto.
In un’ altra circostanza un pareggio sarebbe stato un ottimo risultato da portare a casa ma non in questa e così al 41′ minuto è il neo entrato Francesco Ancora a siglare il gol del definitivo 3-2 per i matinesi facendo esplodere di gioia la panchina bianco azzurra con un risultato che oltre ad essere clamoroso nel suo genere serve soprattutto per far sentire il fiato sul collo alle dirette concorrenti per la salvezza e chissà che nel giro di qualche settimana non possa risultare più pesante del previsto.
Insomma un’ altra vittoria quasi inaspettata per il Matino che speriamo possa servire ad agguantare un obiettivo che avrebbe del miracoloso ma che se non dovesse arrivare lascerebbe degli strascichi di amarezza non indifferenti aumentando sicuramente i rimpianti stagionali per i tanti punti persi per strada.
Ad ogni modo, come si suol dire, l’ ultima parola spetta sempre al campo.
Chi vivrà vedrà.

Danilo Sandalo

Santiago D’Imperio, un calciatore in giro per il mondo

Giovane argentino, classe ’97 e pieno di esperienze si è presentato ai microfoni tranquillo in volto e visibilmente contento di far conoscere alla nostra cittadina e comunicare le sue sensazioni passate e attuali: “Sia la piazza che la squadra mi hanno accolto benissimo, spesso mi fermano in giro e mi piace scambiare qualche chiacchiera. Oltre ad amare il mare ed il buon cibo, condivido con i miei compaesani Agustin Laborda e Ninkovic, la maggior parte del tempo oltre agli allenamenti, anche se mi è dispiaciuto tantissimo salutare l’altro argentino, Nicholas Morro, ma il calcio è anche questo. Credo che l’unione giovi molto alle prestazioni”.

Parlando un po’ della sua infanzia, spiega: “Ho iniziato a giocare a 5 anni e negli anni successivi gli allenatori notarono le mie qualità sulla fascia d’attacco e la mia predisposizione offensiva, così mi assegnarono la maglia numero 11, mica poco, no? (ride, ndr)”.

Tante sono state le sue esperienze, è stato presente persino in alcune rose statunitensi: “Nel 2014 ho iniziato a giocare in Argentina, nell’Acasuso, per poi passare in uno stato vicino, in Colombia col Deportivo Pereira. Negli USA, ho militato nel Tulsa rougjnecks F.C (2017) e nel 2018 sono tornato in patria e ho continuato nell’Atala. Dopo la parentesi sportiva nel Milwaukee Torrent F.C, ne è iniziata una più dolorosa, ovvero la pandemia. Sono così abituato ad essere circondato di gente, a vivere i momenti in maniera collettiva e a condividere le ore con gli altri che ne ero angustiato, ero anche preoccupato per la mia famiglia, che ha sempre creduto in me e sono legatissimo, ci sentiamo spesso e sono orgogliosi del mio percorso. Proprio adesso che questa piaga stava per chiudersi, ne inizia un’altra per mano dell’uomo” – continua con aria preoccupata, questa volta – “la guerra non porterà ricchezza e potere a nessuno, solo fame e miseria se continuerà a lungo, sperando che non si espanda, però questo sembra difficile da comprendere per alcuni. Nel mio paese c’è stata, dove ci ha portati? Al devasto”.

È importante sapere cosa pensano gli sportivi riguardo questa situazione così vicina a noi, di qualsiasi categoria facciano parte (ndr). Per i mister che l’hanno accompagnato nella vita, ricorda: “Considero Nestor Craviotto e Carlos Cordoba due uomini eccezionali, mi hanno sempre guidato e spero siano fieri di me. Un episodio in particolare che mi ha regalato gioia? Il mio 3-2 contro l’U.S Bisceglie a Monte Sant’Angelo, mi sono sentito un perno importante in quel caso, anche se so che tutto ciò che finora abbiamo creato è stato frutto di un duro lavoro di gruppo. Io e i miei compagni abbiamo sempre contato l’uno sull’altro, dal più piccolo al più grande, grazie anche alla diligenza del mister Cinque, sempre pronto a sostenerci. Le difficoltà sono state tante, dalle gare disputate in doppia trasferta e talvolta rinviate per la neve (a Manfredonia non sarebbe successo viste le poche precipitazioni nevose che si verificano durante gli anni, ndr) alle prolungate espulsioni (Salvemini otto giornate, Ninkovic e Palumbo cinque dopo la sfida casalinga contro il Canosa). E da buon ragazzo argentino, D’Imperio è simpatizzante dell’Inter: “Il mio mito indiscusso è Ronaldo (il fenomeno brasiliano, specifica con fermezza, ndr) e credo che Javier Zanetti sia un esempio sia all’interno che al di fuori del campo. Secondo me, tra l’altro, faremo la nostra bella figura il prossimo autunno ai mondiali, vista la nuova squadra albiceleste allestita”.

Bueno Santiaguito, aquí te quieran mucho, però le vittorie mondiali devono tornare ad essere Azzurre…  

Joven argentino, nacido en el ’97 y me siento como si estuviera presente en el micrófono con calma en el intercambio y visiblemente feliz de conocer a todo nuestro pueblo con sus sentidos pasados ​​y actuales: “Sí, la plaza que me recibió muy bien el equipo, sexo stop”. Yo alrededor y me gusta charlar. Una vez que amo el mar y las buenas noticias, comparto con mis compañeros Agustín Laborda y Ninkovic, la mayoría de las veces, de nuevo a entrenar, además estoy tan descontento de saludar al otro argentino, Nicolás Morro, también mi fútbol está aquí. Creo que la unión es muy beneficiosa para el rendimiento”. Hablando un poco de su infancia, dice: “Empecé a jugar con 5 años y en los siguientes años los entrenadores han notado mis cualidades como lateral delantero y mi predisposición al ataque. , porque me dieron la camiseta n° 11, muy poco ¿no?, en Acasuso, para luego mudarme a un estado vecino, en Colombia con el Deportivo Pereira.En USA, jugué en el Tulsa rougjnecks FC (2017) y en el 2018 volvió a su patria continuando a Atala.Después del paréntesis deportivo en Milwaukee Torrent FC, empezó más doloroso, más allá de la pandemia.Estoy acostumbrado al círculo de esta gente, a vivir y momento en colectivo y compartir con ellos rezo con los demás a no angustiarme, pero también a preocuparme por mi familia, que siempre ha creído en mí y soy legítimo, soy yo mismo Me sentí pesado y estoy orgulloso de mi camino. Precisamente se cerraba esta hora dolorosa, comienza otra de manos del hombre – continúa con aire preocupado, esta vez – la guerra no traerá riquezas y poder a nadie, solo la fama y la miseria seguirán por mucho tiempo, a la espera de no se expande, sin embargo, esto parece difícil de entender para algunos. En mi país ha sido, ¿hacia dónde nos ha llevado? A la desolación”. Es importante saber lo que pienso de los deportistas respecto a esta situación tan cercana a nosotros, de la categoría que sea que formen parte (ed). Para los entrenadores que lo han acompañado en la vida, recuerden: “Considero Néstor Craviotto y Carlos Córdoba dos hombres excepcionales, siempre me han guiado y espero que estén orgullosos de mí. ¿Un episodio en particular que me dio alegría? Mi 3-2 contra U.S. Bisceglie en Monte Sant’Angelo, me sentí como un pivote importante en ese caso, aunque sé que todo lo que hemos creado hasta ahora ha sido el resultado de un arduo trabajo en equipo. Mis compañeros y yo siempre hemos contado el uno con el otro, desde el más pequeño hasta el más grande, gracias también a la diligencia del Sr. Cinque, siempre dispuesto a apoyarnos. Las dificultades fueron muchas, desde las carreras celebradas a doble partido fuera de casa y en ocasiones aplazadas por la nieve (en Manfredonia no habría ocurrido dadas las pocas nevadas que se producen a lo largo de los años, ndr) hasta las prolongadas expulsiones (Salvemini 8 días, Ninkovic y Palumbo 5 tras el partido en casa ante Canosa). Y como buen chico argentino, D’Imperio es simpatizante del Inter: “Mi mito indiscutible es Ronaldo (el fenómeno brasileño, precisa con firmeza, ed) y creo que Javier Zanetti es un ejemplo tanto dentro como fuera del campo. En mi opinión, entre otras cosas, daremos una buena impresión el próximo otoño en el Mundial, dada la nueva configuración de la selección albiceleste”. Bueno Santiaguito, aquí te quieren mucho, pero las victorias mundiales deben volver a ser Azules…

Michela Rinaldi

Info RossobluCard – Taranto Football Club 1927

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Info RossobluCard

Sarà possibile sottoscrivere la Rossoblù Card fino alle ore 24.00 del 6 Marzo 2022. Si prega di compilare la richiesta sul sito ufficiale del Taranto Football Club 1927 nella sezione dedicata https://www.tarantofootballclub.it/rossoblu-card/. Saranno accettate solo le richieste pervenute tramite modulo online. Nessuna richiesta cartacea sarà accettata.

Bitonto, solo 2 a 2 sul campo del Fasano


Sfiora l’impresa il Bitonto, che nella 26^ giornata del girone H del Campionato di Serie D esce indenne dalla corrida del “Vito Curlo”: i neroverdi approcciano splendidamente la partita, ma vanno sotto attorno alla mezzora. Poi reagiscono, trovando il pari con Lattanzio, che però viene espulso in un parapiglia con Corvino. Un errore arbitrale grossolano, perché Lattanzio è vittima di uno scambio di persona e di una lettura completamente inadeguata dell’accaduto. Nella ripresa, con l’uomo in meno, però, il Bitonto è commovente, lotta e combatte con cuore e orgoglio, passa in vantaggio con Santoro, sfiora il tris ma viene raggiunto da Corvino. Alla fine è 2-2, un pareggio che sta stretto dopo una grande prova e con tante, tantissime certezze in più.

La cronaca del match.

Diverse le novità di formazione per mister Claudio De Luca, che rilancia dal 1’ Guarnaccia in difesa, Piarulli a centrocampo, D’Anna nella batteria dei trequartisti ma soprattutto Figliola tra i pali: portiere over dunque per i neroverdi, con il numero 12 alla sua seconda presenza, dopo quella di Nocera del 23 gennaio scorso. Dunque, nel 4-2-3-1 ecco Figliola tra i pali, la linea di difesa a quattro composta da Lacassia a destra, Petta e Lanzolla centrali, Guarnaccia a sinistra. Addae e Piarulli nel cuore del centrocampo a fare da raccordo con il terzetto di trequarti rappresentato da Palumbo-Lattanzio-D’Anna; Santoro unica punta centrale.

Panchina con Cannizzaro, Biason, Iadaresta, Taurino, Mariani, Riccardi, Radicchio, Manzo e Turitto.

Il Fasano di Ciro Danucci (squalificato, in panchina il suo vice Marco Perrone) deve rinunciare a Capomaggio a centrocampo, fermato dal giudice sportivo. Nel 4-2-3-1 ecco Ceka in porta; Del Col-Camara-Gorzelewski-Bianco nella linea difensiva; il duo di centrocampo Lezzi-Bernardini; i tre trequartisti sono Corvino-Calabria-Gomes Forbes; l’unica punta è Sosa.

Fischio d’inizio del match ritardato di cinque minuti, stabilito dalla FIGC per sensibilizzare tutti dinanzi al conflitto in corso in Europa tra Russia ed Ucraina.

Avvio spavaldo del Bitonto, che preme subito sull’acceleratore: primo spunto sull’asse Santoro – Palumbo sulla destra, la conclusione dell’esterno under è debole e termina sul fondo. Pochi secondi, Lattanzio intercetta sulla trequarti, lancia D’Anna, tentativo di tiro che non inquadra lo specchio.

Ancora Bitonto in forcing: traversone di Lacassia dalla trequarti destra, Lattanzio controlla in area e rovescia per D’Anna, conclusione di prima alta sopra la traversa.

Risposta Fasano al 6’: punizione di Corvino dalla trequarti centrale, respinge la difesa neroverde, Bernardini prova la coordinazione calciando molto oltre la porta difesa da Figliola.

Continua a premere il Bitonto con veemenza, con l’asse D’Anna – Lattanzio – Santoro sempre pungente e pericoloso. Al 14’ tentativo per i padroni di casa, ci prova Bernardini da limite, rasoterra debole sul fondo con Figliola che fa buona guardia. Due minuti dopo, bella trama del Bitonto, sulla corsia di destra, traversone di Santoro e D’Anna sul secondo palo non ci arriva per poco. Qualche secondo, poderoso tentativo di Addae dalla distanza, Ceka alza in angolo.

21’: ancora splendida manovra del Bitonto, con il tiro cross di Santoro che sfiora il palo alla sinistra dell’estremo difensore di casa.

28’ prima seria vera occasione per il Fasano: sugli sviluppi di un’azione d’angolo, ci prova con un diagonale Corvino, risposta di Figliola, poi Petta spazza a pochi passi dalla linea di porta.

Alla mezzora arriva il vantaggio del Fasano, con la zampata vincente di Camara, che riceve un colpo di testa di sponda sul secondo palo, a pochi passi dalla porta tapin sottomisura che vale l’1-0 biancazzurro.

Il Bitonto non ci sta e risponde con foga: 33’, diagonale di D’Anna, para in due tempi Ceka. 39’, D’Anna reclama un tocco di mano in area di rigore fasanese, sul prosieguo dell’azione ci prova Piarulli, conclusione imprecisa.

Il Bitonto merita molto di più e trova il pari al 41’: traversone di Palumbo, dalla trequarti destra, sul secondo palo arriva D’Anna, cross al centro per Lattanzio che tocca sottomisura per l’1-1.

L’esultanza del capitano neroverde diventa però il caso del giorno: Corvino prova a strappare la sfera dalle braccia di Lattanzio, Petta allontana l’avversario toccandolo al corpo, ma autentica sceneggiata di Corvino che stramazza a terra, simulando platealmente e goffamente un colpo al volto mai ricevuto. L’arbitro, supportato dal primo assistente, decide per l’espulsione di Lattanzio. Un evidente scambio di persona, una lettura dell’episodio non conforme a quanto realmente accaduto. Bitonto che pareggia, dunque, ma che è costretto all’inferiorità numerica.

Bitonto che si posiziona con un 4-2-3, Santoro punta centrale, D’Anna e Palumbo a fare un gran lavoro sugli esterni. I neroverdi, però, non si perdono d’animo e al 47’ vanno vicinissimi al vantaggio: azione arrembante, ci provano Lacassia, D’Anna e Piarulli, prima la difesa poi Ceka si salvano come possono.

Dopo tre minuti di recupero termina la prima frazione di gioco: ottimo l’approccio del Bitonto, che va al riposo sul pari ma che avrebbe meritato sicuramente di più, anche se pesa l’ingiusta inferiorità numerica.

La ripresa. Nessuna novità di formazione da ambo le parti. Primo sussulto al 4’, traversone di Del Col da destra, sul primo palo ci prova Gomes Forbes, para Figliola. Al 10’ tentativo di Corvino dalla lunga distanza, Figliola blocca a terra senza patemi la conclusione centrale.

Bitonto sornione, che ad una manciata di secondi dall’ora di gioco passa in vantaggio: Addae lotta e recupera in mezzo al campo, Palumbo pesca con uno splendido filtrante Santoro, che salta Ceka e deposita nella porta sguarnita. 2-1 Bitonto e rete numero undici in campionato per il bomber di San Giovanni Rotondo.

Primo cambio tra le file neroverdi: dentro Turitto per l’ammonito D’Anna. Cambia poco tatticamente.

22’: punizione Corvino dalla trequarti centrale, Sosa non inquadra lo specchio.

Al 24’ ancora svolta nel match, perché si passa dal probabile allungo bitontino al pareggio fasanese. Prima, occasione clamorosa per il tris del Bitonto, con Santoro che soffia palla a Camara, prova a sorprendere dalla distanza Ceka ma non è preciso nel trovare lo specchio. Sul ribaltamento di fronte, arriva il pareggio del Fasano: cross di Del Col dalla destra, Corvino in area di rigore anticipa tutti e insacca alle spalle di Figliola. 2-2.

Una mazzata per un Bitonto ordinato e disciplinato. Mister De Luca cambia a centrocampo, con gli ingressi di Biason e Mariani per gli esausti Addae e Piarulli. Fuori anche Santoro, dentro Iadaresta. Il Bitonto è quadrato e solido, lotta con ardore e furore, nonostante l’inferiorità numerica, anche nei quattro di recupero. Rischiando praticamente zero, se non in occasione di qualche tiro dalla bandierina o piazzato da parte degli avversari.

Il Bitonto torna da Fasano con un pari che lascia tanto amaro in bocca: una grande prestazione che non viene premiata con una vittoria che sarebbe stata meritata. Ma sul risultato pesa come un macigno l’errore sull’espulsione di Lattanzio, una decisione che ha pesantemente condizionato la gara di un Bitonto che a Fasano ha dato risposte importanti e lanciato segnali significativi. In classifica cambia poco o nulla, perché in vetta frena anche il Cerignola, bloccato sul pari a reti bianche a Bisceglie, e dietra rallenta anche il Francavilla, fermato sull’1-1 a Molfetta. Restano tre le lunghezze di distanza dagli ofantini. E domenica, al “Città degli Ulivi”, arriva il Casarano.

26^ GIORNATA CAMPIONATO SERIE D – GIRONE H
CITTÀ DI FASANO – BITONTO 2 – 2
Reti: 30’ pt Camara, 41’ pt Lattanzio, 15’ st Santoro, 24’ st Corvino

CITTÀ DI FASANO: Ceka; Del Col, Camara (29’ st Losavio), Gorzelewski, Bianco; Lezzi, Bernardini (c) (9’ st Battista), Sosa (29’ st Callegari), Corvino, Gomes Forbes (16’ st Richella).
A disp.: Suma, Taddeo, Convertino, Semenzin, Di Lonardo.  
All. Perrone

BITONTO: Figliola; Lacassia, Petta, Lanzolla, Guarnaccia; Addae (30’ st BIason), Piarulli (39’ st Mariani); Palumbo, Lattanzio (c), D’Anna (18’ st Turitto), Santoro (41’ st Iadaresta). 
A disp.: Cannizzaro, Taurino, Riccardi, Radicchio, Manzo.
All. De Luca

Arbitro: Iannello (Messina). Assistenti: Russo (Torre Annunziata) e Marchese (Napoli).
Ammoniti: Del Col, Bernardini, Gomes Forbes (F), Lattanzio, Addae, Lacassia, D’Anna (B)
Espulsi: al 42’ pt Lattanzio (B) per scorrettezze, Taurino (B) dalla panchina per eccessive proteste.
Minuti di recupero: 3 pt – 4 st.

Fonte:NotiziarioCalcio.com

Anche l’Eccellenza in campo per la pace. A Stornara vince il Barletta che allunga, pari Corato, sprofonda il Vieste

Anche il campionato di Eccellenza pugliese è sceso in campo per la pace, è successo al San Rocco di Stornara nel match tra Real Siti e la capolista Barletta. Le due formazioni sono scese in campo con uno striscione a sostegno della pace, sulla quale sono stati incollati alcuni disegni dei bambini della cittadina dei Reali Siti. In campo la vittoria è andata alla formazione di Mr. Mimmo Farina, che con una doppietta di Pignataro allunga a più sette sul Corato, fermato in casa dal Mola. Cade pesantemente in casa il Vieste contro il Di Benedetto Trinitapoli, i garganici rischiano ora di essere coinvolti nella lotta per la salvezza, vittoria importante per il Borgorosso Molfetta, che supera due a zero il San Marco, mentre è pari tra Unione Calcio Bisceglie e Manfredonia, poker esterno del San Severo in casa del Trani. Non sono scese in campo invece Canosa e Orta Nova, con la formazione biancoazzurra, ancora alle prese con diversi casi Covid-19.

Luca Caporale – playnews24.com