COMUNICATO UFFICIALE N. 29/L del 19 Luglio 2022
LEGA PRO
Sarà Francesco Bonetti a guidare l’ASD Orta Nova nella prossima stagione. Lo ha reso noto la stessa società ufficializzando la nomina dell’allenatore su Facebook.
“Felice di essere stato chiamato a guidare la squadra. Il mio impegno sarà totale, e sarà ovviamente in direzione dei risultati come il mio passato dimostra, alla guida di squadre che hanno ottimi risultati pari alle più blasonate della categoria, tutto questo lo ricerco tramite la ricerca di un gioco propositivo e di una mentalità orientata al coraggio e umiltà, umiltà intesa come fare con ciò che si ha disposizione e con ciò che siamo, senza mai sottovalutare e rispettare i propri avversari. Spero di continuare a fare tutto nel massimo della serenità che la società mi può dare e nel mio modo di essere e cioè nel silenzio mediatico, parlare poco. Ringrazio e saluto tutti i dirigenti e il presidente che mi hanno accolto e allo staff che già mi ha affiancato nel sondare tutte le nostre potenzialità di mercato“, ha commentato lo stesso mister Bonetti.
L’Orta Nova, nel frattempo, sta valutando i termini per la domanda di ripescaggio in Eccellenza ed ha ufficializzato il nuovo organigramma: Mariano Tarantino è il presidente, il vice Raffaele Pompa, mentre Nicola Di Dedda veste la doppia figura di segretario e direttore generale; la Direzione Tecnica, infine, è stata affidata a Vincenzo Audiello.
Donato Macchia, presidente del Potenza, è intervenuto nel corso della conferenza stampa odierna presso il Giubileo Hotel, sede del ritiro della squadra lucana: “Si vince tutti insieme, il nostro centro saranno i giovani, noi vinceremo se saremo capaci di dare una prospettiva ai giovani. Ho detto a mio figlio (a cui ha affidato il ruolo di amministratore delegato, ndr) che dobbiamo trasferire il nostro modello aziendale. Dobbiamo strutturarci in modo forte. Dobbiamo accelerare per le strutture per il settore giovanile. Non mi interessa come ci si muoveva prima, ma se si vince lo si fa insieme: dobbiamo unirci anche a livello di scuole calcio, altrimenti non potremo giocare alcuna partita. C’è un patrimonio straordinario grazie a tutti i dirigenti delle scuole calcio: lo abbiamo detto che investiremo il 30% del budget nei giovani, se facciamo massa critica faremo il bene dei nostri ragazzi. Siviglia? Prima del tecnico viene l’uomo. A me interessano l’onestà, l’umiltà, le regole e la competenza, la fiducia è totale ma chi sbaglia sapendo di avere questa fiducia sarà cacciato a calci nel culo senza se e senza me e questo vale per tutti. Questa società me la porterò nella tomba e spero accada il più tardi possibile, ma ci credo molto, però lasciateci lavorare. Io non sarò mai il centro del progetto“.
Fonte:TuttoC.com
Virtus Francavilla Calcio comunica di aver raggiunto l’accordo per l’acquisizione, a titolo definitivo, del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Andrea Risolo. Il centrocampista mesagnese, classe 1996, ritorna in biancazzurro dopo le due parentesi rispettivamente del 2015/2016 in serie D e del 2020 in serie C. Nel corso della sua carriera ha militato tra i professionisti con le maglie di Bisceglie, Virtus Francavilla, Catanzaro e Fidelis Andria, totalizzando oltre 137 presenze, 7 reti e 2 assist in carriera. Il calciatore è già a disposizione di mister Calabro per il pre-raduno alla Nuovarredo Arena.
Fonte: Virtus Francavilla Official Site
Il 22 di maggio del 2015, 3.168 appassionati di calcio, nello specifico gli spettatori presenti sugli spalti dello Stadio Piercesare Tombolato di Cittadella per il match tra i padroni di casa e il Perugia, assistono ad un evento straordinario. Unico nel suo genere e con molta probabilità irripetibile.
Quel giorno, per la 42° giornata della Serie BKT 2014-2015, a difendere i pali della porta del Cittadella di Claudio Foscarini c’è, per la ventesima volta in stagione, Andrea Pierobon. La carta di identità del portiere quel giorno dice: 45 anni, dieci mesi e 9 giorni. Un’età che permette a Pierobon di diventare uno dei calciatori italiani più longevi ad aver mai giocato un match tra i professionisti. Record che il veterano Gianluigi Buffon, potrebbe raggiungere solo nel dicembre 2023.
Quel giorno di maggio del 2015 Pierobon gioca la partita numero 200 con la maglia del Cittadella, di cui 88 in Serie B, 109 tra Serie C1 e Serie C2 e 3 in Interregionale.
Ma Cittadella-Perugia, nonostante il record personale, sarà una partita amarissima. Il match finisce 0-2 (reti di Fabinho e Parigini) e segna la retrocessione in Serie C dei veneti. “Uscii dal campo in lacrime…” ha ricordato Pierobon in una recente intervista.
La prima delle 200 partite giocate con la maglia dei granata, la maglia della città dove è nato, quella del club dove ha trascorso la parte fondamentale della propria carriera, 27 anni prima, Schio-Cittadella, ultima del Girone C del Campionato Interregionale 1987-1988. “Avevo 18 anni – ricorda divertito Pierobon ad un giornale locale – il Cittadella era in Interregionale, il più alto livello del calcio amatoriale e feci una gran parata su un colpo di testa di un attaccante avversario”.
Nel mezzo altre 434 partite ufficiali con le maglie di Giorgione, Massese, Fidelis Andria, Treviso, Venezia e Spal.
Tutte le categorie del calcio italiano, tranne una: la Serie A. Ed è proprio questa una delle peculiarità della carriera di Andrea Pierobon: non aver mai esordito nel massimo campionato. Categoria sfiorata nel 2009-2010 quando il “suo” Cittadella perse la semifinale playoff contro il Brescia di Beppe Iachini.
Per una città di 20.000 abitanti come Cittadella, essere nella storia della Serie BKT come modello virtuoso è un sogno realizzato. Sogno che proprio Pierobon ha contribuito a conservare.
Siamo nella stagione 2012-2013, il 18 maggio, quando il portiere veneto gioca al posto del titolare Cordaz il match salvezza contro l’Ascoli. Quel giorno Pierobon para davvero tutto il parabile e permette al Cittadella di vincere 1-0, gol di Baselli al 96’, e salvare, in maniera incredibile, la categoria. Quasi banale il suo elisir di lunga vita sportiva, “Ho sempre sognato di essere un giocatore professionista” e soprattutto “In più di trent’anni di carriera ho saltato solamente cinque allenamenti”.
Due condizioni che, a partire dal 2 luglio 2015, giorno successivo al suo ritiro dal calcio giocato, trasmette ai portieri del Cittadella di cui da ormai sette stagioni, otto con quella che sta per iniziare, è il preparatore dei portieri.