Control-Green, gestione e manutenzione dei campi di calcio

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Firenze, 18 maggio 2022 – Controllare il proprio campo di calcio, in ogni momento, con facilità ed immediatezza. Grazie a “Control-Green” le squadre di Lega Pro potranno annotare e pianificare, con uno strumento gestionale completo, i lavori da fare al proprio manto erboso. Mappe, concimi, lavori, biostimolanti, semente, regolatori di crescita, irrigazione, illuminazione, condizionamento, previsione delle avversità climatiche, analisi dell’acqua, report, previsioni meteo. “Control-Green”, nuovo gestionale per la gestione e manutenzione dei campi, è stato sviluppato da un team di agronomi e consulenti che lavorano alla “Turf Europe” ed hanno accumulato un’esperienza di oltre dieci anni nel settore realizzativo, manutentivo, commerciale e nel campo della ricerca e sviluppo applicati ai tappeti erbosi.

“Siamo entusiasti di accompagnare Lega Pro nella Transizione 4.0 del calcio. Control-Green è uno strumento semplice ed intuitivo che crediamo aiuterà i club ed i manutentori nella gestione dei loro campi. I nostri obiettivi comuni sui campi di Lega Pro sono semplici: digitalizzare per ottimizzare i budget, aumentare la qualità e diminuire l’impatto ambientale.”

Control-Green fa parte del nuovo network al servizio dei club della Lega Pro, formato da 8 grandi aziende, che propone un ventaglio di soluzioni e aiuti in diversi ambiti con condizioni particolarmente vantaggiose. Le 8 aziende che compongono il pool dei fornitori ufficiali per tutta la prossima stagione sono: SKIDATA (Sistemi di controllo accessi), Sportium (Progettazione e sviluppo impianti sportivi), Sofisport (Realizzazione, installazione e manutenzione campi), Control-Green (Gestionale per manutenzione campi), Omsi (Produzione e installazione di sedute in plastica), Randstad (Servizi di steward, hostesse e pulizie), Toropratoverde (Fornitura di macchinari per la manutenzione dei campi) e Dallmeier (Sistemi di sicurezza).

 

 

COS’É CONTROL-GREEN ?

Control-Green è un software assolutamente unico sul mercato, che consente agli utenti di registrare e pianificare qualsiasi operazione/prodotto/consumo su un campo sportivo, parchi o giardini: https://www.greengosystem.com/it/control-green-2/

È possibile accedere al software Control-Green direttamente online, senza download, da PC/smartphone/tablet. Ogni utente può creare infiniti sotto-utenti con autorizzazioni variabili e personalizzabili.

Di seguito le principali funzioni del software:

  • Concimi / Biostimolanti / Lavori / Fitoiatria
  • Irrigazione / Condizionamento / Illuminazione / Meteo
  • Mappa delle aree
  • Opzioni campo/area (varietà tappeto erboso, substrato, costo kWh e m3 acqua)
  • Pannelli di analisi (suolo e acqua) / Prestazioni (Clegg, trazione, ecc.)
  • Geolocalizzazione delle avversità (funghi, erbe infestanti, insetti, stress)
  • Pannello Opzioni / Utenti
  • Contabilizzazione delle spese (prodotti, ore-uomo, acquisti, consumi, ecc.)

Il software Control-Green è disponibile in 4 lingue (FR, IT, ES, EN) e in 8 licenze specifiche, e può integrare i dati acquisiti dalle stazioni GreenGO.

 

Control-Green, gestione e manutenzione dei campi di calcio

LEGA PRO

Crovi e Robecchi e il giallo scudetto: ‘Finale da scrivere, ma Milano ha già vinto’

Due scrittori divisi dal tifo e la trama senza respiro del campionato. Crovi rossonero: “È stato l’anno in cui abbiamo ricominciato a respirare, festeggerò comunque”. Robecchi nerazzurro: “Se Maignan all’89’…”

Si chiamano tutti Carlo. Carlo De Vincenzi, personaggio creato negli anni Trenta da Augusto De Angelis. Carlo Monterossi, che non ha niente a che fare con il commissario De Vincenzi, interpretato in tv da Paolo Stoppa e ridisegnato in questi anni da Luca Crovi, giallista milanese che nei suoi libri ha parlato di Peppin Meazza e Primo Carnera. Mentre il Carlo Monterossi creato da Alessandro Robecchi di queste cose non sa niente o se le sa non le conserva in una mente che ha bisogno di trattenere soltanto lo stretto necessario.

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ESCLUSIVA – Intervista a Mattia Fasano, Social Media Manager della Virtus Matino: “La mia una figura da collante tra tifosi e squadra”.

Mattia Faano, Social Media Manager, Polisportiva Virtus Matino

In principio fu TELEPIU’ a rivoluzionare il mondo del calcio rendendolo sempre più pubblico ed esclusivo, una tendenza che è continuata negli anni avendo tante trasformazioni dovute anche alle nuove forme di comunicazione digitale che con l’ avvento dei social ha raggiunto la sua massima espressione.
Un cambiamento epocale forse al passo con i tempi che nessuno pensava potesse avvenire ma soprattutto che potesse avere un impatto così forte con l’ ambiente tanto da determinare addirittura la nascita di nuove figure che diventano sempre più indispensabili all’ interno di un organigramma.
E’ il caso del SOCIAL MEDIA MANAGER che sta divenendo sempre più importante nella composizione di uno scacchiere aziendale e di conseguenza anche all’ interno delle squadre calcistiche, le quali oggi giorno sono delle vere e proprie aziende e da tali vanno gestite.
Internet ha rivoluzionato la nostra vita, spesso togliendoci tanta privacy ma ci ha anche dato la possibilità della visibilità essendo i social dei mezzi potentissimi e influenti.
Mattia Fasano, classe 1992, parabitano e praticante avvocato presso lo studio legale Cristian Primiceri di Matino, dallo scorso anno ricopre ufficialmente il ruolo di Social Media Manager con la Polisportiva Virtus Matino, facendone parte dell’ organigramma societario, avendo conseguito tra l’ altro un Master specifico in materia presso 24 Ore Business School di Milano.
Lo abbiamo raggiunto per capire meglio il suo percorso formativo, ma soprattutto quanto sia stato importante per ricoprire un ruolo nuovo ed in continua evoluzione che lui stesso già occupava.

Oggi il mondo del calcio è diventato sempre più mediatico e social, non solo in Serie A ma anche nelle categorie inferiori e questo è dimostrato dal fatto che sempre più squadre si stanno attrezzando per sopperire a ruoli che in passato non erano richiesti, come ad esempio quello del Social Media Manager.
Mattia spiegaci bene in cosa consiste questa nuova figura dal momento che la ricopri con la Polisportiva Virtus Matino.

Con l’avvento del Covid, l’evoluzione della digitalizzazione e dell’utilizzo dei social, ha avuto una crescita esponenziale importante. Nel mondo dello sport, in particolare nel mondo del calcio con la chiusura degli stadi, vi è stata la necessità, attraverso l’utilizzo delle piattaforme social, di non disperdere l’amore e la vicinanza dei tifosi verso i colori della propria squadra.
Ad oggi, la mia figura lavora a stretto contatto con il grafico Michele e la responsabile della comunicazione Laura, che ringrazio per la loro dedizione e professionalità. Una volta definite le linee guida con Laura, gestisco la presenza social della squadra, generando contenuti multimediali, seguendo i trend del momento e cercando di far interagire il più possibile i tifosi, ma anche gli atleti
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Secondo te questo ruolo può influire sul rendimento di una squadra, magari migliorandone le prestazioni (se si come), oppure rientra solo nell’evoluzione gestionale della stessa considerando appunto che oggi le squadre di calcio sono delle vere e proprie aziende?

Questo ruolo potrebbe influire sull’umore dei ragazzi, sulla loro voglia di essere l’uomo copertina della settimana oppure sul vedere postato un loro goal e quindi avere tanta visibilità. Per questo motivo, ho cercato, nel corso di questi due anni, di creare contenuti multimediali in grado di caricarli, partita dopo partita, senza trascurare in particolar modo chi ha trovato meno spazio nel corso del campionato, perché tutti si devono sentire importanti e parte integrante del gruppo. Un esempio? Ricordo ancora, prima della finale playoff dello scorso anno che ha regalato la serie D, un video con tutte i goal e le grandi giocate dell’anno con la musica di sottofondo tratta dal film “Il Gladiatore”, che i ragazzi apprezzarono tanto.

Sebbene quello del Social Media Manager sia un ruolo specifico è altrettanto vero anche il fatto che va a ricoprire più posizioni, dal momento che social e marketing oggi vanno di pari passo. In un certo senso può indurre a far scomparire figure storiche dell’organigramma di una qualsiasi società calcistica come ad esempio l’addetto stampa oppure, come affermato in precedenza, rientra nell’ evoluzione della gestione aziendale di una società sportiva?

Dopo aver conseguito un executive master in “Sport Management” ed avendo studiato le varie figure singolarmente nell’organigramma societario, devo dire che ognuna di esse è fondamentale, soprattutto quella dell’addetto stampa, che se preparato come nella nostra squadra, riesce a gestire le situazioni difficili con le testate giornalistiche, i rapporti con le altre società ed infine a dosare gli interventi di staff squadra e dirigenziale.

Veniamo all’aspetto prettamente tecnico sportivo: dopo un discreto avvio di campionato la squadra è precipitata in una crisi di risultati tutti determinati da sconfitte di misura.
Cos’è che è mancato realmente? Si è trattato solo di qualche lacuna tecnica o anche di una generale mancanza di serenità nell’ambiente?

Sicuramente per una neo promossa, giocare un campionato di serie D senza stadio e tifosi, che a Matino sono molto calorosi, presumo abbia influito non poco. A questo va aggiunto un pizzico di sfortuna con qualche decisione arbitrale da rivedere e di inesperienza, rapportato ad un girone dove vi sono squadre blasonate e giocatori da serie C. Nella prima parte della stagione la società, ha voluto dare fiducia al blocco dello scorso anno che ha permesso il salto di categoria, dal quale sono emerse lacune nel reparto offensivo. La Virtus Matino, se non ricordo male, ha perso quasi 15 partite per 1-0, la maggior parte nel girone di andata, sinonimo di buon gioco con tante occasioni create e non finalizzate. Questo trend è stato poi invertito nel girone di ritorno con l’arrivo di ottimi attaccanti, spesso decisivi. Nonostante tutto, posso testimoniare, avendo vissuto la stagione dall’interno che c’è stata sempre tanta serenità ed i ragazzi sono sempre stati trattati bene, anche quando i risultati non sono arrivati.

Nonostante tutto per il Matino la retrocessione matematica è arrivata solo domenica scorsa dopo la sconfitta caalinga contro il Bitonto. In queste ultime settimane la squadra ha sempre continuato a lottare onorando non solo il campionato ma anche dimostrando grande rispetto per tutti gli avversari.
Sono valori che forse non hanno portato, purtroppo, la salvezza ma che nella società odierna, ahimè, sono sempre meno presenti. Si può essere orgogliosi di questo non credi?

In un mondo del Calcio dove spesso i valori vengono sacrificati per meri scopi economici, sono comunque orgoglioso dell’impegno profuso dai ragazzi (molti ricordo sono under), che ho sempre difeso e con i quali ho un ottimo rapporto, perchè hanno continuato a lottare fino alla fine, nonostante la recente matematica retrocessione. (vedi le vittorie contro Gravina, Bisceglie e Nocerina). Tale forza è stata trasmessa anche dalla spinta della società che ha sempre avuto un’indole combattiva, dalla voglia e competenza del direttore Volume e dalla bravura di Mister Branà, un tecnico tra i più bravi in circolazione in particolar modo nella preparazione delle partite, al quale mi lega una profonda stima.

Danilo Sandalo

Inter, i conti migliorano: basterà vendere un solo top player

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La svolta con le cessioni di Hakimi e Lukaku e grazie a una politica salariale oculata. Cresce il fatturato
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Manfredonia-Nick Bari Allievi, la fine di una bellissima avventura

Dopo la sconfitta contro la Nick Bari per 1-3, gli Allievi del Manfredonia Calcio si fermano nella corsa verso la finale, spezzando così i sogni dei giovani delfini. Galeotta fu soprattutto la sfida d’andata, persa 4-1 in casa dei baresi. 

Da cronista, ringrazio il presidente Iraldo Collicelli, il dirigente ufficiale del settore giovanile Liberto D’Amico, il dirigente Piero Rinaldi, i mister Vincenzo Gagliardi e Luca Fiananese per avermi fatto sentire parte del progetto, oltre alla mia mansione, e tutti i ragazzi, anche chi non ha potuto rilasciare dichiarazioni.

A microfoni spenti, spesso mi è capitato di interloquire con loro e ho compreso la voglia di crescere e migliorarsi, senza la vana sensazione immatura, tipica di quest’età, di voler tralasciare le opinioni costruite da altrui.

Come ho precisato più volte nei miei vari articoli, il loro temperamento durante le interviste è stato differente, essendo ragazzi diversi, ciò che li ha arricchiti sia sportivamente che personalmente.  

Michela Rinaldi

Brindisi, Di Costanzo: «Domani in campo squadre libere, speriamo nel bel gioco»


Tempo di tornare in campo per il Brindisi che domani sarà di scena al Monterisi per il recupero del derby della trentaseiesima giornata contro la capolista Audace Cerignola.

L’allenatore Nello Di Costanzo ha presentato così il match di domani con l’Audace Cerignola: «Speriamo di vedere un bel gioco da ambo le parti, caldo permettendo, perché non c’è più quella tensione nei giocatori che porta apprensione e talvolta errori tecnici. Le squadre in campo saranno libere dall’assillo del risultato. Hanno raggiunto in anticipo i loro rispettivi obiettivi e, per quanto ci riguarda, non rimane che ringraziare la società e la tifoseria con una bella prestazione».

Fonte:NotiziarioCalcio.com

Audace Cerignola, Pazienza: «Col Brindisi può essere una bellissima partita»


Tempo di tornare in campo per l’Audace Cerignola. Domani si recupera la sfida della trentaseiesima giornata contro il Brindisi. A parlare del match è stato in conferenza stampa Michele Pazienza.

Queste le parole del tecnico: «Come arriviamo a questa gara? Carichi d’entusiasmo dopo un risultato ancora una volta positivo (6-1 contro il San Giorgio, ndr), ci arriviamo molto bene. Domani si scontreranno due squadre che ormai non hanno più nulla da chiedere al campionato, quindi ci sono tutti i presupposti affinché venga fuori una bellissima partita, uno spettacolo entusiasmante. Motivo per cui ho bisogno di avere più indicazioni possibili anche quando la mente è libera per vedere il valore effettivo e la potenzialità effettiva di ogni singolo giocatore. Detto ciò, mi aspetto come sempre l’atteggiamento giusto, l’atteggiamento propositivo, l’atteggiamento di volere a tutti i costi, anche se non abbiamo più nulla da chiedere al campionato, quella ricerca di provare a vincere quella partita anche perché siamo davanti al nostro pubblico ed ai nostri tifosi ed è ancora più bello voler regalare loro l’ennesima soddisfazione, così come anche nella successiva contro il Sorrento che giocheremo di nuovo in casa. Poule scudetto? È un dato di fatto, le nostre attenzioni e la nostra concentrazione mia e del mio staff e sulla partita di domani dove cercheremo di prendere più indicazioni possibili per poi affrontare nel migliore dei modi anche la poule scudetto ma ci sarà modo e tempo per poterla preparare poi al meglio. Ora credo che l’obiettivo più importante sia la gara di domani e poi quella di domenica».

Fonte:NotiziarioCalcio.com

Juve: Perisic, Di Maria e Pogba, gli assi di Allegri danno classe e potenza

Il croato e l’argentino aggiungono soluzioni sulle ali portando inventiva e nuove variabili, il francese dell’United dà qualità e fisicità al centrocampo

Perisic e Di Maria sulle ali aggiungono soluzioni, Pogba è l’ideale per la mediana: così i possibili nuovi acquisti della Juventus permettono ad Allegri di variare sistema di gioco. Dal 4-3-3 di partenza i bianconeri potrebbero tornare al 3-5-2 che ha dato spesso garanzie a Max nella sua precedente esperienza a Torino.

Ivan Perisic è stato tra i migliori giocatori del campionato, probabilmente il migliore dell’Inter. Alla Juve tornerebbe al ruolo originario, quello di ala sinistra che lo ha rivelato al calcio europeo, quando era al Wolfsburg e poi al Borussia Dortmund. È quello che riveste nella Croazia, con cui ha giocato la finale del Mondiale 2018, e in cui è stato utilizzato nel Bayern, con cui ha giocato e vinto la finale di Champions 2020. Non sono dettagli scontati, questi traguardi: il croato è un elemento di…

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Empoli – Ucraina 1-3 ma vince la solidarietà

La sfida contro la squadra di Andreazzoli è servita soprattutto per aiutare un popolo e raccogliere fondi per una nazione martoriata dalla guerra.

L’Ucraina vince al Castellani per 3-1 nella sfida amichevole contro l’Empoli ma il risultato, mai come in questo caso non conta. La sfida contro la squadra di Andreazzoli è servita soprattutto per aiutare un popolo e raccogliere fondi per una nazione martoriata dalla guerra.

SOLIDALI – L’Ucraina, costretta a lasciare il paese, si sta preparando in vista dei play off mondiali del prossimo giugno. La nazionale, chiamata ad affrontare Scozia ed eventualmente Galles in finale, si sta avvicinando agli spareggi con una serie di amichevoli legati anche al crowfunding. L’incasso della sfida contro l’Empoli sarà interamente devoluto a Ukraine United24, (https://u24.gov.ua/) la piattaforma lanciata dal presidente Volodymyr Zelensky che ha come obiettivo la raccolta di denaro da distribuire, attraverso la Banca Nazionale del paese dell’Est Europa,…

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PLAYOFF SERIE C | MONOPOLI-CATANZARO 1-2



Fonte: Telesveva Official Youtube channel