Nonno, raccontami di Pierluigi Frosio
Colonna, bandiera, leader ed anima. Pierluigi Frosio, per i perugini “Piero”, è stato tutto questo e ha incarnato i valori più puri e nitidi di un calcio distante da quello attuale, romantico ma che, al netto delle differenze, poggia sulle stesse basi di quello odierno: la passione.
Frosio è nato e scomparso nella sua Monza, squadra che pochi mesi dopo la sua scomparsa ha ottenuto la prima storica promozione in Serie A, ma la città a cui il suo nome resterà legato in eterno è Perugia.
Arrivato in Umbria nel 1974 dopo una manciata di apparizioni in A col Cesena, al primo anno ottiene la promozione in Serie A: l’allenatore è Ilario Castagner e da quel momento parte una storia lunga 10 anni con apici mai più raggiunti dal Grifo.
Protagonista in un ruolo poi scomparso, quello del libero, Frosio ha guidato la difesa del suo Perugia per 323 volte: il secondo più presente di tutta la storia. Di queste apparizioni, ben 170 sono state ottenute in Serie A, primatista assoluto in questo dato. Appesi gli scarpini al chiodo, Piero si è dedicato alla carriera da allenatore per tanti anni ed anche nella seconda vita calcistica lega la sua figura a quella del Perugia, squadra in cui ha iniziato nella sua nuova veste ed in cui è tornato a fine carriera, ed al Monza, compagine con cui ottiene il successo della Coppa Italia di Serie C nel 1988.
Ritiratosi in pensione, Frosio non smette di dare il suo contributo al calcio. Tutte le persone che lo hanno conosciuto ricordano le sue giornate passate sui campi a caccia di talenti: grazie ai suoi occhi sapienti e alle sue valutazioni lucide son stati lanciati nel grande calcio Matteo Pessina, Alberto Paleari, Mario Sampirisi e Luca Zanimacchia, tutte conoscenze della Serie BKT.
Pensare a Frosio, però, vuol dire tornare con la mente alla stagione 1978-1979.
Il Perugia, sempre allenato da Ilario Castagner, si presenta ai nastri di partenza della Serie A reduce da un ottimo 7° posto. Il Grifo inizia ad inanellare risultati su risultati e, a sorpresa, si trova a battagliare per lo Scudetto col Milan del Barone Nils Liedholm. Nasce il mitologico Perugia dei Miracoli capace di concludere il campionato senza sconfitte (prima volta assoluta nella massima serie a girone unico), con la miglior difesa del campionato (capitanata da Frosio) ma col rammarico di non essere riusciti nell’impresa di vincere il Tricolore. Una singola stagione senza perdere: un incredibile risultato riuscito successivamente nella storia solamente al Milan di Fabio Capello nel 1991-1992 ed alla Juventus di Antonio Conte nel 2011-2012.
Con Piero Frosio in squadra il Perugia ottiene anche la partecipazione alla Coppa UEFA, edizione in cui il Grifo sconfisse la Dinamo Zagabria e affrontò club come l’Aris Salonicco, un miraggio più che un sogno per i tifosi che all’epoca partivano dall’Umbria per seguire la propria squadra in Europa. Da quel momento, e per gli anni a venire, la figura di Frosio si trasforma e da leggenda e bandiera del club, per tutta Perugia Piero assume la fisionomia del mito.
Un mito che rappresenta un sogno vissuto da una città intera e che resterà vivo in eterno attraverso i racconti di chi questo sogno lo ha sfiorato sul campo o di chi lo ha alimentato riempendo sino all’orlo il Renato Curi.
Sarà per questo che ogni bambino, incamminandosi verso l’impianto storico che ospita le partite casalinghe del Perugia, dirà con occhi sognanti: “Nonno, raccontami di Piero Frosio”.
Nella foto LaPresse Pierluigi Frosio
Fonte: LEGA BTK – legab.it
30 giugno 2022 – Manfredonia, Di Benedetto nuovo patron. Obiettivo serie D
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Il talento del Real aggiungerebbe qualità ed esperienza, ma non è il solo: in lista Draxler e De Ketelaere. Dietro doppia pista verso Parigi con Diallo e Kehrer
Per aggiungere imprevedibilità, come se la situazione non fosse già abbastanza bizzarra, il Milan cerca sul mercato il trequartista del futuro. Fuori dal campo conviene che il quadro sia definito e lineare, con compiti specifici e delineati; dentro serve l’opposto: un fantasista che esca dagli schemi, che rompa gli equilibri e decida in autonomia.
Ufficiale, Città di Trani: tre conferme e l’arrivo de El Loco Talin
Inizia a prendere forma l’ASD Città di Trani che il prossimo anno giocherà in Promozione (Girone A). La società ha infatti confermato ben tre centrocampisti della scorsa annata: il classe ’90 Leonardo Ragno, l’inesauribile motorino georgiano classe ’96 Ilia Beroshvili e il 34enne Alessandro Dell’Oglio.
C’è anche la prima new entry ufficializzata su Facebook dallo stesso Città di Trani: si tratta dell’argentino Facundo “El Loco” Talin, giunto dal Ciudad de Bolivar (Serie C del suo paese) a titolo definitivo.
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SERIE D | Brindisi senza freni sul mercato. Ad un passo l’accordo con Bittaye e Palumbo
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Milan, in arrivo l’amichevole di lusso in estate: sostituirà la Roma!
Dopo tante pessime notizie, per il Milan – forse – ne è arrivata una molto positiva. Avrà l’onore di disputare un’amichevole di lusso!
Sono davvero tante le pessime notizie che stanno travolgendo il Milan in questi giorni. Tutto è iniziato con il rinvio – infinito – del rinnovo dei due dirigenti Maldini e Massara, poi si è arrivati all’amara decisione dell’addio a Botman (si è stancato di aspettare all’infinito i rossoneri) e infine, alla rinuncia sempre più probabile di un altro super obiettivo meneghino: Renato Sanches. Su di lui infatti è sempre più forte l’interesse del PSG, il quale gli garantirebbe una serie di condizioni difficili da rifiutare (l’ingaggio da 6 milioni più bonus, Luis Campos, il dirigente che ha creduto in lui e lo ha voluto al Lille dopo il tremendo flop al Bayern, ora lo rivuole a Parigi). Insomma, un’offerta impossibile da rifiutare.
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SERIE C | Monopoli, definito l'organigramma: manca solo l'annuncio per Laterza in panchina
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