Crisi Juve, gli anni neri di Andrea Agnelli

Azzerata la superiorità tecnica sulla concorrenza, il triennio terribile di questa gestione bianconera è passato anche per il coinvolgimento del club nel pasticcio politico della nuova competizione in opposizione all’Uefa e per le indagini sia sul fronte sportivo che su quello penale, tra cui l’inchiesta Prisma ancora aperta. Con quel che ne è conseguito in termini di immagine

“E’ stato un anno complicato”, ha detto di recente il presidente bianconero Andrea Agnelli, ma in realtà sono almeno tre. I risultati sono il core business di una azienda sportiva e l’aspetto più scrutinato della vita di un club, quello che interessa di più ai tifosi.

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Bari, Frattali: “Sarebbe bello ripetere il doppio salto con il Parma”


Intervistato dal Corriere dello Sport il portiere del Bari Pierluigi Frattali ha ripercorso i momenti più importanti della promozione in B del club pugliese: “Ci abbiamo impiegato tre anni – spiega – ma in C conquistare la promozione diretta è difficilissimo. Il segreto? La continuità di risultati. A Parma avendo una rosa molto ampia facemmo un filotto di vittorie e pareggi importanti nel ritorno quando a marzo si giocava ogni tre giorni. Sarebbe fantastico fare il doppio salto ma bisogna tenere i piedi per terra perché la Serie B è un campionato difficilissimo. Negli ultimi anni questa piazza ha sofferto tanto e meriterebbe di essere ripagata. Sarebbe bello ripetere l’impresa di Parma”.

Fonte:TuttoC.com

Foggia, Zeman: “Mi confronterò col presidente terminati i playoff”


Zdenek Zeman festeggerà in panchina il suo 75esimo compleanno cercando di difendere il vantaggio sulla Virtus Entella acquisito nella gara di andata del primo turno del playoff nazionale: “Rimpianti o felicità per quello che ho vissuto? Non sono mai contento a pieno. Avrei potuto fare di più e meglio. Mai accontentarsi, bisogna sempre lavorare per migliorarsi. Di pagine belle ce ne sono state tante, mi auguro che il meglio debba ancora venire. Anche di momento brutti ce ne sono stati parecchi, per incomprensioni che fanno parte del calcio e della vita. Il mio futuro? Ne parleremo col presidente dopo i playoff. Lui ha le sue idee, io la mia: vedremo se troveremo punti d’incontro”. Così il tecnico del Foggia sulle colonne de La Gazzetta del Mezzogiorno.

DS Fidelis Andria: “Contro la Paganese ci giochiamo la stagione”


Ai microfoni di Antenna Sud Pasquale Logiudice, direttore sportivo della Fidelis Andria, si concentra sul ritorno dei playout con la Paganese: “C’è poco da caricare, l’importanza della gara è sotto gli occhi di tutti, non comprenderla sarebbe da incoscienti. Ci giochiamo un campionato, ci giochiamo una stagione. Man mano che ci si avvicina alla gara è chiaro che aumenti la tensione, abbiamo provato ad allentarla ma non è facile. La posta in palio è altissima. Il primo tempo di Pagani è stato particolare. Non volevamo fare una partita di attesa, probabilmente siamo entrati in campo timorosi. Loro non hanno esercitato una grande pressione, siamo stati noi ad adeguarci a loro. Il primo tempo, però, era da 0-0. E’ stato un problema emotivo, nei playoff e nei playout questo tipo di aspetto determina parecchio. E’ chiaro che sabato dovremo avere più coraggio, giochiamo davanti ai nostri tifosi, tifosi eccezionali che anche in questa settimana ci stanno dando serenità. Il pubblico andriese sta dimostrando maturità, non possiamo deluderlo”. 

Fonte:TuttoC.com

De Laurentiis: “Portare il Bari in A sarebbe come vincere un Oscar”


Il presidente del Bari, Luigi De Laurentiis, fa il punto sulle ambizioni dei pugliesi in vista della prossima stagione in una intervista su L’Edicola del Sud: “Si può partire bene e finire in zona retrocessione senza accorgersene. Quest’anno c’erano squadre che hanno speso il doppio e il triplo rispetto a chi è stato promosso in Serie A. Eviterei di fasciarmi la testa, direi ai tifosi di stare tranquilli: il Bari non ha alcuna intenzione di retrocedere. Il tifoso deve pensare che già riuscire ad affrontare una B da protagonisti, quindi mantenendo la categoria, sarebbe un traguardo. Affrontare un primo anno di B non è facile per nessuno. Quello che si deve augurare il tifoso è che questa prima stagione venga costruita in modo che il Bari riesca a restare in B, poi le sorprese non mancano. Portare il Bari in A sarebbe come vincere un Oscar. Mi auguro che la questione multiproprietà si possa risolvere, è indifferente chi lo faccia. Mi auguro che si comprenda cosa rappresenti aver cambiato una norma dopo averci permesso di prendere il titolo sportivo, iscriverci per il quarto campionato consecutivo e immettere tanti milioni. Se questo influenzerà il mercato? Queste cose fanno comodo a chi vuole mischiare le carte, trovare problematiche. Noi andremo dritto per dritto verso la giusta tipologia di investimento. L’unico scenario è la vendita del Bari? Chi può dirlo, questo dipende anche da cosa avverrà nei prossimi anni. Dipende dai ricorsi, dai risultati, dalle offerte che possono arrivare. Beati loro, fra tifosi e giornalisti, che sanno già tutto. Molino-Casillo? Si cerca un altro significato a questa partnership, sono reazioni che non apprezzo moltissimo”.

Fonte:TuttoC.com

ESCLUSIVA CWP – Demarinis (At. Acquaviva): “Siamo ambiziosi. Il prossimo anno vogliamo viverlo da protagonisti!”

Il numero uno rossoblù a CalcioWebPuglia: “Bilancio, comunque sia, è positivo… La poca continuità ci ha penalizzato”

L’Atletico Acquaviva possiamo definirla la classica “matricola terribile“. Al primo campionato di Promozione (Girone A) ha infatti agguntato un sesto posto di tutto rispetto. Michele Delle Foglie ed i suoi ragazzi se la sono giocata ovunque e contro qualsiasi avversario: basti pensare, ad esempio, alla vittoria contro l’Arboris Belli (2-1 all’ottava giornata), o quella in casa dell’Incedit alla tredicesima (2-0); o allo 0-0 di Spinazzola alla ventesima.

CalciowebPuglia.it ha raggiunto in esclusiva il presidente Felice Demarinis per ripercorrere i punti salienti di questa stagione appena trascorsa.

Sesto posto in campionato. Qual è il suo bilancio?

E’ positivo. Piazzarci al sesto posto, al nostro primo anno in Promozione, è un qualcosa di bene augurante per il nostro futuro. Peccato per il mancato approdo ai playoff. Ovviamente ci sono delle situazioni che, nel corso della pausa estiva, saranno da noi analizzate“.

La Coppa Italia, invece, Vi ha visti uscire al secondo turno per mano della Nuova Spinazzola. Si poteva fare di più?

Si può sempre fare di più. La Coppa Italia, per certi aspetti, giocata di giovedì non sempre permette – a questi livelli – di poter schierare la miglior formazione. Questo perché molti sono impegnati per situazioni lavorative e magari non sono presenti. La Nuova Spinazzola, nella prima parte di stagione, era una squadra imbattibile… Alla fine le individualità e il cinismo hanno fatto la differenza“.

Cosa Vi è mancato, quindi, per approdare ai playoff?

E’ mancata la continuità di risultati. Abbiamo lasciato per strada punti in quelle che, sulla carta, sembravano le partite più semplici. Ci sono mancati, purtroppo per noi, i giocatori importanti – per infortunio – in diverse occasioni. Salatino, ad esempio, ci è mancato per diverso tempo e stava facendo bene. Anche le assenze di Lenoci e Taal hanno avuto il loro peso. E poi, anche una poca continuità da parte di alcuni giocatori da cui ci aspettava di più… Prendiamo, però, gli aspetti positivi di questo campionato e ne facciamo tesoro per il prossimo“.

Giusto, il prossimo anno. Siete già al lavoro?

Ci stiamo già lavorando. Sono, infatti, già in corso i primi contatti per rinforzare la rosa, soprattutto l’attacco. E’ un reparto che è stato falcidiato dagli infortuni e ci vogliamo attrezzare – anche – con validi sostituti. Sebbene abbiamo intenzione di partire da un’ossatura che ha dato prova di solidità in questo campionato. Abbiamo avuto un andamento a corrente alternata, ma ci sono anche delle individualità da cui sicuramente ripartiremo assieme a tutto ciò che di positivo è stato fatto. Il prossimo campionato vogliamo viverlo da protagonisti! La nostra ambizione è quella di arrivare in Eccellenza“.

RIPRODUZIONE PARZIALE O TOTALE CONSENTIVA PREVIA CITAZIONE FONTE CALCIOWEBPUGLIA.IT

Milan-Investcorp, arriva l’ultimatum: i soldi ci sono ma Elliott…

Il fondo del Bahrain non è contento degli sviluppi che sta prendendo la trattativa: il sospetto è che la proprietà rossonera stia cercando altri acquirenti per far lievitare il prezzo

Investcorp lancia un ultimatum al Milan: i soldi sono sul tavolo, se Elliott vuole cedere la società sa cosa deve fare. Il fondo del Bahrain non è contento degli ultimi sviluppi della trattativa e soprattutto delle voci fatte trapelare da ambienti vicini a Elliott, in particolare sull’ipotetico tentativo di Investcorp di trovare dei partner per l’operazione, come banche o altri investitori. Una ipotesi che lo stesso fondo rigetta con forza, assicurando invece di avere tutti i soldi per procedere alla chiusura dell’accordo.

la situazione

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L’offerta è molto ricca, è il pensiero, e non è ammissibile una gestione dell’affare come lo sta impostando adesso Elliott, che dopo aver trovato un accordo sulla cifra si è messo a cercare altri acquirenti per strappare una cifra superiore….

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Cosa vedere e mangiare ad Ascoli

La città di Ascoli è uno dei luoghi più rappresentativi della provincia italiana se pensiamo a quello che rappresenta l’hinterland del nostro Paese nell’immaginario collettivo.

Un “paesone” da poco meno di cinquantamila abitanti accogliente, ospitale e ideale da visitare per un weekend, meglio ancora se il fine settimana concilia arte, cultura gastronomica e calcio.

Ascoli città e Ascoli Calcio si sono sapute ritagliare il proprio ruolo da protagonisti grazie ad un centro storico invidiabile, oltre che una squadra di calcio che grazie ai suoi 14 campionati di Serie A nella gestione Costantino Rozzi ha saputo ritagliarsi il ruolo di provinciale di lusso e club più conosciuto della regione Marche (le stagioni in Serie A nella storia del club sono invece 16).

Inoltre, l’Ascoli è il quarto club più antico d’Italia se consideriamo le squadre attualmente in attività. Un fattore storico non indifferente che è di grande stimolo per osannare i colori del “Picchio” in giro per l’Italia.

Una trasferta ad Ascoli, magari per rappresentare nel settore ospiti la propria squadra, oppure in caso di scampagnata per manifestare la propria simpatia verso i bianconeri delle Marche, è un’ottima occasione per visitare la città e capire cosa guardare e mangiare ad Ascoli.

Cosa vedere ad Ascoli

La maggior parte dei punti di interessi e i luoghi caratteristici di Ascoli sono visitabili in 2 giornate piene.

Ascoli ha una piazza in pieno centro, proprio nel cuore della città, che è definita “Il salotto d’Italia”. Basterebbe già questa definizione per intuirne la bellezza e la particolarità.

Piazza del Popolo

Una volta arrivati in Piazza del Popolo vi sembrerà che il tempo si sia fermato e che la “liquidità” della società moderna non sia ancora passata a sostituire i ritmi compassati, gli schiamazzi e il chiacchiericcio tipico di una piazza di un paesone della provincia italiana.

Nella trasferta ad Ascoli ritroverete quello che Giacomo Leopardi aveva minuziosamente descritto nel “Sabato del Villaggio”. Forse non è un caso che il poeta sia nato a Recanati, proprio nelle Marche.

“Questo di sette è il più gradito giorno” scriveva Leopardi, senza poter intuire che l’Ascoli Calcio avrebbe tramutato davvero il sabato come “giorno più gradito”;

sabato, quello che per antonomasia è il giorno dedicato al calcio della Serie BKT, talmente tanto da diventare soggetto del coro più gettonato di tutti i tifosi della provincia italiana.

Tutto ciò appena descritto si può trovare appunto in Piazza del Popolo, e anche qui, non è un caso che sia stato adottato un nome così generico, eppure, descrittivo delle sensazioni che respirerete nel centro di Ascoli.

Piazza del popolo è anche un’occasione per ammirare le attrazioni ecclesiastiche e storiche della città: sulla piazza, infatti, si affacciano la Chiesa di San Francesco, il Palazzo dei Capitani del Popoli, case medievali e portici.

 

Piazza Arrigo

Detta anche “piazza dell’Arengo”, è la piazza monumentale più antica e di maggiori dimensioni della città di Ascoli. Tanto da diventare anche location del mercato (del sabato ovviamente).

Anche in questo caso, il nome della piazza non è casuale.

La denominazione della piazza (dove troverete la Chiesa di Sant’Emidio, esattamente quella in foto) ha trovato la sua etimologia di origine nel periodo medievale, quando Ascoli divenne libero comune ed utilizzò questa sede per le riunioni popolari dei parlamenti definiti appunto arringhe.

Chiesa di San Tommaso

Ai calciofili che bazzicano il mondo social non sarà sfuggita la foto viale di una chiesa di Ascoli in cui una gru è stata usata per recuperare i palloni lanciati involontariamente sul tetto in diverse generazioni di partite in piazza.

Quella foto ha come soggetto proprio una location di Ascoli, esattamente si tratta della Chiesa di San Tommaso, uno dei luoghi che abbiamo voluto assolutamente visitare e documentare in una delle trasferte ad Ascoli.

Anche solo per immaginarsi le voci e le partite che si sono susseguite per ore e ore in questa piazza, la gita qui vale la pena, anche perché la Chiesa di San Tommaso è a raggiungibile in una manciata di minuti partendo da Piazza del Popolo.

 

Cosa mangiare ad Ascoli

Ad Ascoli troverete il clima ideale per una passeggiata spensierata, magari mentre proverete ad immaginare l’esito della partita di turno.

Nella città marchigiana avrete anche modo di intrattenervi assaggiando una cucina tipica locale che è perfetta sintesi dei sapori temprati e intensi di nord e sud Italia.

La cucina tipica ascolana ha saputo crearsi una propria identità marchigiana, ma ha appreso parecchio dai vicini romani (l’influenza romana e medievale si fa sentire anche lontano dalla tavola) e abruzzesi, trovando la sua massima definizione nei fritti, come ad esempio le immancabili olive ascolane.

 

Olive ascolane

Ad Ascoli è davvero banale, quanto essenziale, consigliare di assaggiare i fritti, in particolare le olive ascolane.

Tra i fritti da provare ad Ascoli non mancheranno i cremini (veri e propri cubetti di crema fritti, un esplosione particolare al palato), verdure fritte e cotolette di agnello (ecco che torna l’influenza abruzzese).

Ciauscolo

Se deciderete di fare aperitivo ad Ascoli, ma anche se deciderete in inaugurare una cena o un pranzo con antipasti tipici della cucina ascolana, non potrete fare a meno di provare il Ciauscolo.

Si tratta di un salume spalmabile, pepato e morbidissimo dal sapore capace di restare memorabile per gli amanti dei crostini.

La carne da mangiare ad Ascoli

Ascoli ha una particolare predilezione per la carne.

Che sia da cucinare avventurandosi in una cottura alla griglia, o un metodo di cottura con tempistiche più prolungate per poterci ricavare sughi ideali e sapidi per condire dei primi piatti.

La carne suina la fa sicuramente da padrone, ma non faticherete a trovare agnello in primis, anatra e tacchino.

Gli amanti di una cucina molto più corposa potranno provare piatti a base di interiora come la coratella, un must per gli amanti, così come frattaglie varie e le spëndatùrë (pagliata al forno).

Visitare Ascoli per una trasferta o per semplice curiosità sarà un’esperienza molto rilassata e spensierata. L’ideale per unire la scoperta della provincia italiana all’amore per il calcio.

 

Nella foto Piazza del Popolo ad Ascoli


Fonte: LEGA BTK – legab.it

Inter, ora Inzaghi e i giocatori credono allo scudetto. In aereo il primo coro è per il Milan…

Testa già al Cagliari. Sul volo che a tarda notte ha riportato la squadra a Milano dopo la vittoria della Coppa Italia è scattato subito un “chi non salta rossonero è”

Qualche coro, un paio di sigari, un trofeo in più in bacheca, ma anche la testa già al campionato. L’Inter che è rientrata a tarda notte da Roma dopo la terza vittoria consecutiva sulla Juve crede sempre di più alla possibilità di rimontare il Milan nelle ultime due curve e sta già pensando a fare il proprio, domenica nella difficile trasferta di Cagliari.

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Playout, curiosità e precedenti – Lega B

La formula dal 2003/04 ad oggi: perfetta parità tra quart’ultima e quint’ultima

Edizione 19 dei play-out per la permanenza in Serie BKT, istituiti dalla stagione 2003/04, ossia da quando il campionato è strutturato su 22 squadre in regular season, poi mantenuti passando un anno con 19 squadre e dal 2019/20 con 20. Per 4 anni la post-season in zona retrocessione non si è disputata: al termine delle stagioni 2007/08, 2012/13, 2016/17 e 2020/21, infatti, le distanze a fine regular season furono tali che la quart’ultima scese direttamente in Lega Pro, rispettivamente Avellino, Vicenza, Trapani e Cosenza. Nella storia per 7 volte i play-out sono stati vinti da chi ha chiuso al quint’ultimo posto la stagione regolare (Venezia 2003/04; AlbinoLeffe 2005/06 e 2010/11; Empoli 2011/12; Modena 2014/15; Salernitana 2015/16 ed Ascoli 2017/18), altrettante volte dalla quart’ultima (Triestina 2004/05; Spezia 2006/07; Ancona 2008/09; Padova 2009/10; Varese 2013/14; Salernitana 2018/19 e Pescara 2019/20).

Tutte le cifre della storia dei play-out: Vicenza da record, alla 3° partecipazione

Vicenza e Cosenza partecipano – rispettivamente – per la terza e prima volta ai play-out di Lega B. I calabresi saranno la 23° squadra nella storia a prendere parte alla post-season cadetta. La regina delle partecipazioni – 3 volte – diventa da questa stagione proprio il Vicenza, che – finora – nella post-season – ha sempre avuto la peggio scendendo in C, nel 2004/05 per mano della Triestina (duplice successo alabardato 2-0, andata al “Rocco” e ritorno al “Menti”), nel 2011/12 per la salvezza dell’Empoli, incredibile e rocambolesca con lo 0-0 di andata al “Menti” e il successo toscano 3-2 al ritorno, al “Castellani”, con biancorossi sul 2-2, errore al 87’ su rigore di Paolucci per il gol-salvezza e la beffa del 90’ con la rete empolese di Maccarone. Il pluri-presente, con 5 gare disputate, è Riccardo Colombo, che li ha giocati con l’AlbinoLeffe 2005/06 (salvandosi a spese dell’Avellino), con la Triestina 2009/10 (scendendo in Lega Pro, sconfitto dal Padova) e con la Salernitana (vincendoli nel 2015/16 a scapito della Virtus Lanciano). La prima gara si è disputata il 16 giugno 2004, Bari-Venezia 1-0. In totale – prima dell’avvio dell’edizione 2021/22 – si contano 28 partite giocate, con 17 match finiti con una vittoria di una squadra sull’altra ed 11 terminati in pareggio; 60 le reti segnate complessivamente, media 2,14 a partita. Il capo-cannoniere all-time è Leonardo Pavoletti, 4 gol con il Varese 2013/14, segnando una doppietta sia all’andata, che al ritorno. Mai nessuno ha segnato una tripletta: la massima marcatura in singola partita è una doppietta, verificatasi in 6 occasioni. Le ultime due edizioni disputate, 2018/19 e 2019/20, sono state decise ai calci di rigore, dopo reciproco successo interno in Salernitana-Venezia 2-1 e 0-1 nella prima annata e Pescara-Perugia 2-1 e 1-2 nella seconda, con campani ed abruzzesi che conquistarono la salvezza in trasferta alla lotteria dei tiri dal dischetto.

Le post-season dei due allenatori: Bisoli non ha mai perso una partita !

Primo play-out di Lega B – da allenatori – sia per Francesco Baldini che per Pierpaolo Bisoli. Nelle carriere dei due tecnici, a livello di post-season, troviamo per Baldini una sola partita, nei playoff di C 2020/21 alla guida del Catania, uscendo per mano del Foggia, che vinse 3-1 al “Massimino”. Sono 6 le partite per mister Bisoli, che è imbattuto con 3 vittorie ed altrettanti pareggi a bilancio; nel 2005/06 nei play-out di serie C-2 il “suo” Prato salvo contro il Montevarchi: 0-0 all’andata nel Valdarno, 1-1 il ritorno al “LungoBisenzio”, poi la promozione dalla B alla A col Cesena 2013/14, che in semifinale ebbe la meglio sul Modena (1-0 esterno all’andata al ”Braglia”, ritorno 1-1 in Romagna, poi la doppia finale vinta sul Latina, duplice 2-1, andata a Cesena, ritorno al ”Francioni”.

Vicenza: chi sono i 3 che i play-out di B li hanno giocati

Sono 3 i calciatori attualmente nel roster del Vicenza 2021/22 che hanno esperienza di playout cadetti: Matteo Bruscagin vanta due presenze nel 2018/19 nel duplice Salernitana-Venezia 2-1 e 0-1, con successo finale ai rigori dai granata campani, dunque è retrocesso; Luca Crecco conta una partita in Pescara-Perugia 2-1 del 2019/20 e si è salvato, militando nei biancazzurri abruzzesi quella stagione; infine Emanuele Padella, 2 presenze nel 2017/18 e salvo con il “suo” Ascoli dopo il doppio 0-0 contro la Virtus Entella.

Cosenza: in 3 hanno esperienza di play-out di B

Anche nel Cosenza esistono, nella rosa attuale 2021/22, tre calciatori con esperienze pregresse nei playout di serie B: in ordine alfabetico ricordiamo Marco Carraro e Luca Palmiero, 2 presenze rispettivamente, come avversari, in Perugia-Pescara 2019/20, vinto ai rigori dai biancazzurri abruzzesi dopo reciproco successo interno per 2-1, con il primo in casacca biancorossa, il secondo in biancazzurro; infine Michele Rigione conta una presenza nella Virtus Lanciano 2015/16, gara di andata al “Biondi” persa 1-4 dai frentani contro la Salernitana e abruzzesi che alla fine scesero in C.

Vicenza arriva da 3 vittorie consecutive: non si verificava dal 2020

Finale sprint per il Vicenza, che perviene da 3 vittorie consecutive, 2-0 a Como, 2-1 al “Menti” nel rocambolesco match del 30 aprile scorso contro il Lecce e 1-0 nello spareggio decisivo per l’accesso al playout, lo scorso venerdì ad Alessandria. Era dal gennaio 2020 in C che i biancorossi non facevano “tris”, battendo – quella volta – in ordine cronologico 1-0 Carpi e Modena al “Menti” e 3-1 il Rimini al “Neri”. In serie B non accadeva dal dicembre 2016, 1-0 in casa sulla Virtus Entella, 2-1 a Terni, 2-0 al “Menti” sul Cittadella. Nel girone di ritorno il Vicenza ha totalizzato 24 punti sui 34 con cui ha chiuso la stagione regolare e sarebbe stato al tredicesimo posto in classifica, se si contasse solo la seconda metà del campionato cadetto 2021/22.

La coop del gol biancorossa: 18 marcatori diversi

Con la rete che ha permesso al Vicenza di acciuffare il playout battendo l’Alessandria 1-0 venerdì scorso, Sebastien De Maio è diventato il diciottesimo calciatore biancorosso in rete nella serie B 2021/22, cooperativa del gol del torneo cadetto al termine della regular season. In rigoroso ordine alfabetico in rete per i biancorossi: Brosco, Cavion, Crecco, Da Cruz, Dalmonte, De Maio, Diaw, Di Pardo, Giacomelli, Ierardi, Longo, Meggiorini, Padella, Proia, Ranocchia, Taugordeau, Teodorczyk e Zonta.

I pochi pareggi veneti

Vicenza squadra che ha pareggiato di meno in questa serie B: appena 7 pareggi in 38 giornate.

I coach biancorossi 2021/22: che scatto con Baldini !

Il Vicenza ha cambiato 3 allenatori nel corso della serie B 2021/22: via con Mimmo Di Carlo, 5 sconfitte nelle prime 5 partite. Lo aveva sostituito Cristian Brocchi che ha totalizzato 25 punti in 33 incontri, media di 0,76 a partita. Nelle ultime 4 partite ecco Francesco Baldini, 9 punti nel carniere, media punti di 2,25 ad incontro.

Vicenza e Cosenza assai distratte nei primi 15’ della ripresa

Vicenza alquanto distratto a cavallo della pausa: 19 reti subite tra il 31’ e il 45’, inclusi recuperi (primato assoluto), e 13 gol presi tra il 46’ e il 60’, come il Cosenza. Avendo subito 59 reti, di fatto il 54% dei gol subiti dai biancorossi veneti arriva in questa fase di partita.

I rigori e le espulsioni contro il Cosenza 2021/22

Il Cosenza è stata la squadra che ha subito più rigori contro della serie B 2021/22: 12 in 38 giornate. Non solo: calabresi in testa anche fra le squadre con più espulsioni decretate a proprio svantaggio, 7, le stesse di Como, Monza e Pordenone.

Cosenza senza successi esterni da gennaio 2021

Cosenza squadra cadetta 2021/22 ancora senza vittorie fuori casa (come il Crotone): l’ultimo successo esterno rossoblu risale al 30 gennaio 2021, 2-1 a Chiavari sull’Entella, in B; da allora 11 pareggi e 18 sconfitte in 29 gare esterne. In queste 29 trasferte Cosenza a porta chiusa solo nei due 0-0 a Salerno (2020/21) e proprio Vicenza (quest’anno), con 59 reti subite nelle residue 27 gare esterne senza successi.

I tecnici rossoblù 2021/22: Bisoli il migliore, finora

Il Cosenza ha cambiato 3 allenatori nel corso della serie B 2021/22: partito con Zaffaroni, il sodalizio calabrese ha esonerato l’ex coach dell’AlbinoLeffe dopo 16 giornate avendo racimolato 15 punti (media 0,94 a partita); è subentrato Occhiuzzi, 4 punti in 7 partite (media 0,57 ad incontro), poi ecco Bisoli (16 punti in 15 giornate, il migliore con media punti-partita di 1,07), grazie sopratutto al rush finale di 7 punti nelle ultime 3 giornate, con vittorie interne su Pordenone (3-1) e Cittadella (1-0) ed il pareggio di Pisa (1-1).

 

Fonte: Football Data

Foto LaPresse


Fonte: LEGA BTK – legab.it