-ESCLUSIVA- La Storia: Gabriele Verdesca dai giovanissimi nazionali della Virtus Francavilla al settore giovanile del FCN Norimberga.

Il calcio italiano come si sa non attaversa il suo miglior periodo, i risultati della nostra nazionale del resto ne sono la reale evidenza purtroppo.
Due eliminazioni consecutive dai mondiali di calcio non arrivano per caso, ma sono il frutto di scelte infelici ma che probabilmente rientrano, ahimè, sicuramente nelle strategie odierne di interpretare il football.
Un aspetto sicuramente molto importante riguarda i settori giovanili che, tranne sporadici casi, non riescono a scovare più i talenti purissimi quali sono stati Totti, Baggio, Del Piero, Causio o Rivera, giusto per fare qualche esempio.
Ne abbiamo discusso con Gabriele Verdesca che dai giovanissimi nazionali della Virtus Francavilla è entrato a far parte dello staff di una gloriosa squadra tedesca: FCN Norimberga.
Un’ esperienza che ha messo in luce le qualità dell’ allenatore salentino (originario di Salice Salentino) classe 1979 che, dopo le esperienze da secondo ad Avetrana con mister Giuseppe Branà e di Gallipoli con mister Antonio Toma, ha avuto la possibilità di dimostrare il suo valore ottenendo un ottimo 6° posto in classifica con i suoi ragazzi.
La sua è una storia singolare fatta di passione e meritocrazia, un aspetto che in Italia forse bisognerebbe recuperare in tutti i settori della vita pubblica per poter costruire un futuro più roseo per le nuove generazioni.

Sei reduce da una esperienza più che positiva alla guida dei giovanissimi nazionali della Virtus Francavilla. Qual è il tuo bilancio personale in merito?

Personalmente sono più che soddisfatto. E’ stata una bellissima esperienza durante la quale avuto il piacere di allenare un gruppo di ragazzi davvero fantastici e soprattutto quello di lavorare per una società come la Virtus Francavilla molto attenta alla crescita ed alla formazione dei ragazzi sia dal punto di vista calcistico che sociale.

Che differenza (e di conseguenza soddisfazioni) c’è tra lavorare e guidare un gruppo di ragazzini rispetto alle compagini delle prime squadre dove ci si rapporta con un contesto di adulti?

La differenza è abissale e non si può, a mio modesto parere, che una dia più soddisfazioni rispetto all’altra. Di una cosa però sono più che sicuro ossia che lavorare e insegnare calcio ai bambini e ragazzi è molto più difficile perchè per loro devi essere un vero “Maestro” nel senso più profondo del termine. Sebbene impegnativo e ripeto anche molto difficoltoso questo ruolo e compito allo stesso tempo è anche molto stimolante perchè ai ragazzi non si trasmettono solo le competenze tecniche ma soprattutto li si prepara alla vita e a vivere il contesto sociale nel quale ci si dovranno cimentare. A tal proposito mi viene da constatare che oggigiorno ci sono sempre più allenatori e pochi “Maestri” appunto.

Allenare i ragazzi ti ha permesso di metterti in mostra e farti conoscere a tal punto che non sei passato inosservato alla dirigenza dei tedeschi del FC Norimberga i quali ti hanno scelto come timoniere per la loro scuola calcio estiva. Ci vuoi raccontare qualche dettaglio e com’è nata questa collaborazione?

Può sembrare strano ma è assolutamente tutto vero in quanto ho risposto tramite mail ad un annuncio di lavoro visto sul sito ufficiale de l’ FCN Norimberga. Dopo una prima selezione effettuata tramite collegamento da remoto e successivamente una prova sul campo, mi hanno fatto firmare un contratto di lavoro per 6 mesi come “Camp-Trainer ” presso la loro scuola calcio. Sicuramente credo che questa esperienza in Germania mi arricchirà molto sia dal punto di vista personale che professionale.

Secondo te cosa manca al calcio italiano per tornare ad essere competitivo e sfornare campioni così come avveniva in passato?

Al calcio italiano manca la “meritocrazia” che è l’ unica strada maestra da percorrere in qualsiasi ambito, sia prettamente tecnico che a livello dirigenziale. Insomma un concetto ed un comportamento da applicare a tutto campo!

Danilo Sandalo

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Roma-Zaniolo, da quattro insieme. Ma il futuro è incerto

Il 26 giugno del 2018 Nicolò firmava il contratto che lo ha legato al club giallorosso. Da allora è successo di tutto, dall’esplosione in campo all’ascesa nel calcio italiano, passando per momenti bui e critiche. La costante? È sempre uno dei nomi più discussi del mercato

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QUATTRO ANNI DI FUOCO

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Milan, Bertolucci e Pioli tra calcio, tennis e voglia di ripetersi

I due campioni insieme a tavola a Forte dei Marmi, tra la passione del tecnico per la racchetta e le prospettive rossonere

Tre sono gli allenatori di calcio che mi hanno sempre colpito per la misura, il garbo e la semplicità. Due di questi, Claudio Ranieri e Carlo Ancelotti li avevo incontrati e conosciuti, ma mi mancava il terzo: Stefano Pioli. Conoscendo in più la mia predilezione per le casacche rossonere l’amico Giorgio Cimurri mi aveva invitato a un pranzo con il mio mister presso il suo bagno a Forte dei Marmi. La sera precedente, sapendo delle difficoltà che incontro nelle prime ore della giornata mi aveva inviato un messaggio: “Domani mattina alle 7 esco in bici con Pioli, sei dei nostri?”. Sarebbe stata una grande opportunità per conoscere, lontano da occhi indiscreti, novità e progetti sulla mia squadra del cuore. Ero tentato ma era bastato uno sguardo verso le colline che circondano la Versilia declinare la proposta e rispondere “Andate avanti , vi raggiungo più…

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Nuovo San Siro, dibattito pubblico entro ottobre: prima partita nel 2027?

Vertice di Milan e Inter con il sindaco: da settembre incontri pubblico con la città. Ma l’ipotesi Sesto San Giovanni non tramonta

Milleottanta giorni insieme e ora un piccolo passo avanti dopo mesi di stallo prolungato. Il nuovo San Siro di Inter e Milan è ancora un disegno che vale almeno 1,2 miliardi di euro, l’ipotesi che il Diavolo marchiato RedBird vada per conto proprio nelle ex aree Falck di Sesto San Giovanni resta in piedi ma il progetto Cattedrale fa comunque segnare un punto a suo favore.

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Juve, le 5 mosse per finanziare il mercato. Col rebus De Ligt sullo sfondo

Kean potrebbe essere scambiato con Paredes e la cessione di Zanimacchia sarebbe funzionale all’acquisto di Cambiaso. Si continua a lavorare su Kostic e Zaniolo, ma un addio di De Ligt potrebbe sconvolgere tutti i piani

Bisogna allacciare le cinture, il mercato della Juve è prossimo al decollo. E non sarà un’estate banale dalle parti della Continassa, nell’idea di tornare a vincere senza trascurare il processo di crescita dei più giovani in gruppo. Se fosse una partita a scacchi, Cherubini e i suoi collaboratori vorrebbero chiuderla in cinque mosse o giù di lì.

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Lukaku torna all’Inter ed è già… in Italia: Big Rom si gode una vacanza in Costa Smeralda

L’Inter lo aspetta (di nuovo) e Romelu Lukaku ha deciso di affrettare i tempi: eccolo già (in vacanza) in Italia

L’Inter lo aspetta (di nuovo) e lui, che ha messo in piedi praticamente da solo un affare con pochi precedenti nella storia del calcio pur di vestire ancora una volta il nerazzurro, ha deciso di affrettare i tempi, sbarcando già in Italia. Per adesso solo in vacanza, ma nei prossimi giorni… Romelu Lukaku in Sardegna, con la speranza di recarsi poi direttamente a Milano, senza passare da Londra, per ricominciare dall’Inter. Nel frattempo, Big Rom si gode la straordinaria bellezza della Costa Smeralda in Sardegna, con la speranza di un ‘nuovo’ inizio tinto di nerazzurro.

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