Politi (Veglie) a CWP: “La salvezza? Merito del lavoro svolto con la società”

Il mister biacazzurro a CalcioWebPuglia: “Il Veglie 22/23? Ci stiamo lavorando a fari spenti con la dirigenza”

Il Veglie ha conquistato una salvezza – sul campo – senza passare dai playout. Un risultato importante per la società di Via Italia Nuova la quale, in vista del prossimo campionato di Promozione, ha pensato bene di ripartire confermando in tandem il mister Gianluca Politi (clicca qui e leggi) ed il DS Antonello Masilla (clicca qui e leggi).

In queste settimane di pausa estiva CalcioWebPuglia ha contattato in Esclusiva proprio l’allenatore Gianluca Politi per parlare della stagione appena conclusa e del futuro suo e del Veglie.

Lei è arrivato ad Ottobre. che situazione ha trovato?

Quando si subentra c’è sempre qualche problema. In più la squadra aveva perso qualche pedina importante. Di conseguenza tutto il gruppo aveva accusato il colpo e perso un po’ di fiducia. Con la società siamo stati bravi nel fare un lavoro sia sul piano tecnico-tattico coi giusti sostituti, sia nel dare una maggiore serenità a tutto l’ambiente“.

Una salvezza raggiunta senza lo spettro dei playout. Come giudica la stagione della sua squadra?

E’ stato un campionato duro, faticoso. Quando ti devi salvare, le tue forze si devono raddoppiare; anche perché ogni punto perso pesa tanto. Ogni domenica è stata una battaglia. C’è stato da fare un lavoro mentale coi ragazzi per non perdere mai la lucidità, tanto è vero che non abbiamo mai sofferto – più di tanto- la classifica. La salvezza è stata la logica conseguenza di una serie di risultati positivi. Una nota di merito va anche data alla degna posizione di classifica raggiunta per gli Under“.

E’ stata dunque automatica la sua riconferma.

La società mi ha chiesto di continuare con loro il progetto iniziato. Qui mi sto trovando bene, è come essere a casa. Con la società c’è simbiosi“.

Con la conferma anche del DS Masilla si inizia dunque a lavorare per il Veglie 2022/23. Che squadra sta venedo fuori?

Da pochi giorni con la dirigenza stiamo costruendo la squadra del futuro. In questi casi ci vuole tanta pazienza ed altrettanto senso di sacrificio. Si tratta di un lavoro importante, che stiamo portando avanti sottotraccia. Stiamo cercando di fare il meglio con le nostre possibilità“.

(© foto As Veglie)

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La Cittadella felice: il rilancio di Antonucci

Di cosa rappresenti il Cittadella per la Serie BKT, ma più ampiamente per il calcio italiano, si è spesso scritto e parlato, eppure la bontà del progetto è talmente ampia e profonda che non si ha mai la sensazione di esercitarsi su un qualcosa di già visto.

Un modo di fare calcio unico, difficilmente replicabile, basato su una mescolanza tra sensazioni, dati, oculatezza economica, compattezza umana prima che professionale. Un’oasi che trabocca della serenità spesso cercata ma non trovata da parte di calciatori e allenatori, un posto in cui potersi ritrovare (o trovare) ed esprimere le proprie qualità come mai fatto prima.

Nelle annate vissute costantemente sulla cresta dell’onda in Serie BKT, praticamente tutte col miglior rapporto tra valore della rosa e piazzamento finale, sono stati tanti i calciatori valorizzati da quest’esperienza, come se il club del presidente Andrea Gabrielli fosse in grado di toccare corde prima inesplorate.

Mirko Antonucci fa parte di questa corposa lista, parte integrante di una “Cittadella” felice.

Gli esordi con la Roma, poi l’estero

Classe ’99, cresciuto nel fiorente settore giovanile della Roma, le sensazioni attorno all’estrosa ala sinistra erano decisamente positive: a guidarne gli elogi erano indiscutibili qualità tecniche, tanta agilità e un’inebriante irrequietezza contenuta nelle sue giocate. Doti che nel settore giovanile giallorosso gli hanno permesso di scalare la montagna da protagonista, così da guadagnarsi l’esordio in prima squadra nella stagione 2017-2018, con tre presenze raccolte (due in campionato, una in Champions League).

Si è appunto parlato di montagna, perché in effetti non è per niente scontato arrivare a giocarsi le proprie carte in prima squadra addirittura con la Roma: non appena il sogno diventa realtà, capita di realizzare come quella montagna probabilmente fosse una collina con qualche centinaio di metri in più rispetto alla norma, perché il difficile viene quando la parte più gravosa del lavoro sembra già fatta. Il percorso di Antonucci tra i professionisti è incerto, claudicante, mai propriamente rispettoso di quanto fatto vedere nelle stagioni precedenti.

Trentaquattro presenze in tre annate tra Pescara, nuovamente Roma, i portoghesi del Vitoria Setubal e Salernitana: il conteggio dei gol piange e si ferma a uno. Serve qualcosa di diverso, in grado riaccendere la lampadina del genio che ne aveva guidato l’adolescenza. Qui subentra il Sensei della Serie BKT: Stefano Marchetti.

Il Direttore Generale del Cittadella, parlando delle proprie capacità in termini di comprensione e valorizzazione del potenziale, negli scorsi mesi ha pronunciato queste parole: “È più facile che prenda un calciatore che non viene dalla sua migliore annata, per motivazioni, voglia di rivalsa e fame. Devo cercare di vedere qualcosa che gli altri non vedono”.

Un virgolettato, ma soprattutto un concetto, che si stampa alla perfezione sull’evoluzione avuta da Antonucci nell’ultima stagione.

Schierato trequartista nel 4-3-1-2 di mister Gorini, Antonucci ha probabilmente ritrovato la leggerezza e la creatività fondamentali per un calciatore come lui: si è liberato del peso dell’aspettativa e ha potuto “semplicemente” giocare a calcio. L’ha fatto tanto e bene, realizzando tre gol (due in più, come evidenziato, rispetto alla somma di quanto realizzato in tutte le esperienze precedenti nel calcio dei grandi) e mettendo a referto ben sette assist. Uno dei suoi gol è diventato il secondo più rapido della storia della Serie B.

I principi di gioco dell’allenatore sono risultati certamente adatti alle caratteristiche del ragazzo, costantemente nel vivo del gioco, lasciato libero di svariare e creare, oltre alla possibilità di duettare con un calciatore come Enrico Baldini, con il quale parla la stessa lingua, quella di coloro che danno del tu al pallone. Alcune prestazioni di Antonucci sono state scintillanti, e non può essere un caso che le sue reti siano arrivate contro Pisa, Brescia e Lecce, due compagini poi approdate ai playoff e una direttamente promossa in Serie A. Antonucci è stato grande con le grandi (ma non solo), ed è probabilmente una giocata a urlare (metaforicamente) a gran voce questo concetto: non possiamo che fare riferimento al secondo gol più veloce nella storia della Serie B, che Mirko ha realizzato dopo appena ventinove secondi lo scorso 23 febbraio al Via del Mare di Lecce, per giunta dopo aver superato con un tunnel un totem della categoria come Lucioni.

Ciao a tuttə

Abbiamo il secondo gol più veloce della storia della #SerieBKT ⚡️ La firma è di Mirko Antonucci ✍️

👀 @ascittadella73 pic.twitter.com/XT1ioDM3jD

— Lega B (@Lega_B) February 25, 2022

Antonucci non era quello del passato, ma è più vicino al calciatore di questo presente visto al Cittadella. Era necessario che lo ricordasse agli addetti ai lavori e tifosi, ma in primis a se stesso.


Fonte: LEGA BTK – legab.it

Lukaku all’Inter, Antonello: “Ha una gran voglia di tornare”

L’ad dell’Inter: “Si può fare tutto, sempre tenendo conto della sostenibilità finanziaria”

“Lukaku? C’è una grande volontà da parte del giocatore di tornare, però vanno analizzate la fattibilità economica-finanziaria e la risoluzione di alcuni problemi tecnici. Entro il 30 giugno? Cercheremo di farlo nei tempi corretti”. Così l’amministratore delegato dell’Inter Alessandro Antonello parla della delicata trattativa per il ritorno del centravanti del Chelsea a Milano. “In questo momento è fondamentale coniugare due parole: competitività sul campo ma anche sostenibilità economico-finanziaria. È il lavoro che stiamo facendo, tutte le scelte che il club farà sul mercato saranno sempre ispirate a queste due parole”.

I conti

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Nel mirino, oltre ai prestigiosi obiettivi di mercato (sul tavolo c’è anche l’obiettivo Dybala) ci sono anche questioni di bilancio. “Vogliamo essere competitivi sul campo ma dobbiamo anche rispettare dei paletti che anche l’Uefa sta fissando…

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Fidelis, ecco l’annuncio: accordo con il DS Federico e con l’allenatore Cudini

La Fidelis Andria 2018 è lieta di comunicare che, a decorrere dal 1^ luglio 2022, l’incarico di Direttore Sportivo sarà ricoperto da Sandro Federico che si lega al club fino al 30 giugno 2023. L’esperto dirigente italo-canadese arriva ad Andria dopo aver ricoperto lo stesso incarico nelle ultime 5 stagioni nel Teramo Calcio, ottenendo buoni risultati.
Contestualmente la società del presidente Aldo Roselli, annuncia che, a decorrere dal 1^ luglio 2022, il ruolo di Allenatore della Prima Squadra sarà affidato a Mirko Cudini. Nella stagione 2020/2021 il tecnico marchigiano ha vinto il campionato di Serie D con il Campobasso; con i rossoblù ha ottenuto una salvezza tranquilla la scorsa stagione nel campionato di Serie C.
Cudini nella sua esperienza in biancazzurro porterà con sé il vice allenatore Giuseppe Antognozzi, il preparatore atletico Francesco Negro e il match analyst Gian Marco Ortolani.
Da parte di tutta la società, un caloroso benvenuto ad entrambi e un augurio di buon lavoro per la loro nuova avventura in biancazzurro.

Fonte: Fidelis Andria Official Site

Foggia, Salandra formalizza la sua offerta. Zeman e Pavone in attesa


Stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport è assalto alla proprietà del Foggia da parte di Antonio Salandra, amministratore della Fortore Energia. Quest’ultimo avrebbe formalizzato un’offerta ai due proprietari dei Satanelli, Nicola Canonico e Maria Assunta Pintus per l’acquisizione della Corporate SrL che detiene l’80% del club. Risposta attesa entro i prossimi cinque giorni. In caso di fumata bianca, non è da escludere un clamoroso ribaltone a livello tecnico, con il ritorno in panchina di Zdenek Zeman e sulla poltrona di ds di Giuseppe Pavone.

Fonte:TuttoC.com

Vicepres V.Francavilla: “Calabro scelta impegnativa, è storia nostro club”


Tonino Donatiello, vicepresidente della Virtus Francavilla, ha parlato del ritorno sulla panchina biancazzurra di Antonio Calabro dalle colonne del Corriere dello Sport: “Sappiamo tutti che prendere Calabro è una scelta impegnativa, perché abbiamo riportato a casa un vincente, la storia del nostro club, il massimo. Ma non dobbiamo comunque montarci la testa, la nostra strada deve essere sempre la stessa, continuare a volare basso. Le sensazioni per la nuova stagione sono positive. La piazza è contenta perché, ripeto, abbiamo preso un allenatore vincente: i campionati che abbiamo vinto sono importanti, credo nessuno tra le vie di Francavilla abbia dimenticato questo sogno”.

Fonte:TuttoC.com

Fidelis Andria, Di Bari si congeda: “Fare polemica non è nel mio stile”


Con un lungo messaggio sul suo profilo Facebook Vito Di Bari, allenatore che ha permesso alla Fidelis Andria di conquistare la permanenza in Serie C ai playout dopo una stagione tribolata, si congeda dai federiciani.

 “ARRIVEDERCI FIDELIS  Nel momento del bisogno ho risposto PRESENTE senza mai pensare alle conseguenze personali, solo per amore e senso di responsabilità verso la NOSTRA città !!

 Nella mia vita non ho mai fatto il mio dovere per ricevere gratitudine o riconoscenza, lo faccio per principio, per me stesso che vivo tutto come una sfida personale da superare e vincere , soprattutto lo faccio per dignità.

Fare polemica e avere rancore non è nel mio stile, voglio lasciare da signore ringraziando la società che mi ha dato questa opportunità.
Grazie allo staff tecnico formato da uomini veri ,
Grazie ai calciatori con i quali ho instaurato un rapporto vero e forte,
Grazie ai dirigenti e al Ds Logiudige,
Grazie ai magazzinieri Carlo e Ludovico,
Grazie a tutto il movimento settore giovanile,
Grazie allo staff medico,
Grazie alla stampa per aver capito il momento e remato tutti dalla stessa parte, 
Infine Grazie agli ANDRIESI e soprattutto agli ULTRAS  per averci supportato fino all’ultimo secondo sempre e ovunque .

Arrivederci Fidelis ti auguro uno stadio pieno sempre come il 14-05-22 per festeggiare qualcosa di grande .

SEMPER FIDELIS “.

Fonte:TuttoC.com

Brindisi: il fratello del presidente Arigliano entra in società


La famiglia Arigliano è pronta ad acquisire nuove quote del Brindisi. Teodoro Arigliano, fratello del presidente Daniele, acquisirà il 5% delle quote. Teodoro Arigliano era già partner commerciale della squadra, ora entrerà ufficialmente in società. Lo scrive brindisimagazine.

Fonte:NotiziarioCalcio.com