Roma, Conference League: come vincere un pallone della finale con i fan token

I sostenitori giallorossi in possesso dei gettoni digitali del torneo sono stati chiamati a indicare l’attimo preferito del trionfo contro il Feyenoord: premio speciale per uno dei votanti

Certi trionfi non si dimenticano facilmente e soprattutto nessuno ha intenzione di scordarli. Non i calciatori della Roma vincitrice della prima edizione di Conference League, non i tifosi che tra la capitale albanese, Tirana, e quella italiana hanno festeggiato a lungo per il successo in finale contro il Feyenoord. Con il dolce sapore del successo europeo ancora percepibile, la piattaforma di fan token ha chiamato a raccolta i sostenitori giallorossi per scegliere quale momento della finale è stato il preferito della tifoseria. Con un premio speciale in palio.

Poker

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Quattro le opzioni a disposizione della community di fan token: il gol vittoria firmato da Nicolò Zaniolo, il salvataggio di Rui Patricio sul tentativo di Tyrell Malacia, il magico momento della coppa alzata al cielo sul…

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Inter, Lukaku con Dybala: il progetto di Inzaghi

Dal rinnovo di Brozovic al sì della Joya, Simone disegna il futuro. Col pensiero fisso di avere anche il belga accanto all’ex bianconero

Puoi togliere Romelu dalla squadra di Inzaghi. Ma non puoi toglierlo dalla testa di Simone. Per carità, non è che servano sponsor particolari a Milano per il ritorno di Lukaku. Ma ecco, se proprio volessimo stilare una lista, l’allenatore dell’Inter è lassù, in cima. Inzaghi ci crede, ci spera, ci punta: vanno bene tutti i verbi, il concetto è che nell’idea di costruzione della sua seconda Inter, Lukaku ha un posto speciale, riservato per l’occasione.

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Salernitana, Mazzocchi verso l’addio: lo vogliono cinque club, piace anche in Premier | Serie A

Nell’impresa della Salernitana c’è anche la firma di Pasquale Mazzocchi, che da quando è arrivato nella seconda parte di stagione si è subito conquistato la fascia destra: 15 presenze da gennaio in poi, ha saltato solo due partite una per infortunio e l’altra per squalifica. Una certezza per l’allenatore Nicola, che però il prossimo anno rischia di non averlo più a disposizione.

CHI LO VUOLE – Le prestazioni positive del terzino classe ’95 infatti hanno attirato l’attenzione di diversi club: dal Bologna alla Fiorentina, passando per Sassuolo, Sampdoria e Fulham; tutti e quattro i club hanno fatto un sondaggio con la Salernitana per provare a capire se ci sono margini per una trattativa. Mazzocchi è pronto a lasciare Salerno e ad alzare l’asticella, su di lui ci sono quattro società e con un interesse…

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Adli, promesso sposo del ‘piolismo’. Da ’10’ o in mediana, ecco perché è un arrivo importante

Per la sua capacità di giocare – con lo stesso rendimento – in almeno cinque posizioni dalla metà campo in su, sembra fatto apposta per i meccanismi dell’allenatore. E ora ha arricchito anche il bagaglio difensivo

Va bene che nel grande circo del calciomercato l’ultimo a salire in pedana è quello più atteso e applaudito. Va bene che il suo acquisto, con tanto di foto ricordo con Maldini e Massara mentre firma il contratto, risale alla scorsa estate, come dire – in tempi mordi e fuggi come quelli odierni – al Pleistocene. Ma far passare adesso l’arrivo di Yacine Adli al Milan come un trascurabile dettaglio tra mille sfavillanti (e spesso surreali) trattative, ipotizzando perfino, come qualcuno ha fatto, una sua cessione in prestito senza manco passare da Milanello, anche no.

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Becker, Pistorius, Tyson e tanti altri: quando il campione finisce in galera

Frodi fiscali, ma anche stupri e persino omicidi. La grandezza sui campi non esclude bassezze nella vita. E l’elenco degli assi finiti nella polvere (e in carcere) è impressionante

Le loro prigioni. Vogliono una vita spericolata, la vogliono piena di guai. Poi finiscono in galera. Ci si mette un attimo: giù dal ring, fuori dal perimetro di gioco, oltre la linea di fondo del campo trovano la vita – quella vera – e ci devono fare i conti. Campioni con la fedina penale sporca.

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U21, pari contro la Svezia

L’Italia Under 21 fallisce il primo match-point qualificazione per l’Europeo di categoria, in programma nel 2023, pareggiando per 1-1 a Helsingborg contro la Svezia. Risultato che permette però di tenere a distanza gli scandinavi e di centrare matematicamente almeno il secondo posto in classifica, valido per gli eventuali spareggi. Per il primato sarà decisivo invece lo scontro diretto di martedì contro l’Irlanda, avversario contro il quale basterà anche il pari per mantenere la vetta. Nicolato opta per un ritorno alla difesa a tre, scelta che non paga inizialmente perché l’Italia va sotto al primo affondo. Al 9′ sugli sviluppi di un corner Okoli libera male, palla che arriva sui piedi di Gustavsson che prova il tiro deviato in maniera beffarda da Parisi per il vantaggio dei padroni di casa. Gli azzurri accusano il colpo, risultando evanescenti per la prima mezz’ora, per poi accendersi nel finale di tempo e sfiorare due volte il pari: al 35′ con un colpo di testa di Pirola, ben respinto da Brolin, e al 40′ con Pellegri, che colpisce ancora di testa in maniera sporca. Ne deriva una traiettoria letta male dal portiere svedese che si infrange però sulla traversa.

L’Italia parte convinta anche nella ripresa e al 55′ arriva la svolta: Parisi viene atterrato all’ingresso dell’area di rigore da Holm con Verboomen che concede la massima punizione. Dal dischetto si presenta Rovella che pareggia rendendo vano il tocco di Brolin.
Il gol dà coraggio agli azzurri che crescono con il passare dei minuti sfiorano il gol in diverse occasioni. È l’estremo difensore di casa il protagonista nel finale con la Svezia in dieci per il rosso su Holm, con varie prodezze, le ultime due su Parisi al 90′ e in pieno recupero su Esposito, ma nonostante lo sforzo profuso il risultato non cambia per un pari che rimanda tutto a martedì contro l’Irlanda.

 

Nella foto


Fonte: LEGA BTK – legab.it