Bari, Di Cesare e Galano verso la permanenza in Serie B


Dalla D alla Serie B, ci sarà sempre Valerio Di Cesare. L’esperto difensore centrale del Bari dovrebbe prendere parte del gruppo che giocherà in cadetteria la prossima stagione insieme a Cristian Galano, tornato nel capoluogo pugliese a gennaio ma che non ha entusiasmato negli ultimi mesi. Entrambi, come riportato dal Quotidiano di Puglia, possono essere inseriti in lista come giocatori bandiera.

Fonte:TuttoC.com

Brindisi: doppia idea per la poltrano di direttore sportivo


Il futuro non è domani ma è oggi e nel calcio questa è ancor di più realtà. Bisogna programmare ed in casa Brindisi il club è già al lavoro per individuare il nuovo direttore sportivo.

Secondo alcune indiscrezioni riportate da brindisimagazine, il nuovo direttore generale Valentini e il oresidente Arigliano hanno già incontrato una serie di direttori sportivi, tra cui: Francesco Montervino ex Taranto e Riccardo Di Bari ex diesse del Foggia.

Fonte:NotiziarioCalcio.com

Nardò, De Candia: «Salvezza merito dei miei ragazzi e di questo pubblico»


Non abbozza un sorriso mister Pasquale De Candia, anche perché appare particolarmente provato, non tanto dal match col San Giorgio, quanto dalle numerose difficoltà che ha dovuto affrontare durante il corso dell’intera stagione il Nardò.

Però, alla prima domanda, non nasconde la propria felicità per l’obiettivo raggiunto. «Non avevamo alternative – ha esordito il trainer granata – sebbene avessimo due risultati su tre a disposizione. Ma se avessimo pensato di poter gestire il risultato, sicuramente la partita avrebbe preso una piega diversa. Invece, i ragazzi hanno fatto esattamente quello che abbiamo provato in settimana. Questa è una squadra che non può permettersi di gestire il risultato. Infatti, i ragazzi non si sono mai tirati indietro. Sullo 0- 0 abbiamo attaccato, e lo stesso anche sull’1-1. Mi è piaciuto vedere la determinazione e la giusta concentrazione anche dopo il momentaneo pareggio dei nostri avversari. Infatti, siamo riusciti a chiudere il primo tempo in vantaggio. Nella ripresa abbiamo continuato ad attaccare, chiudendo definitivamente i giochi. Il merito è dei miei ragazzi e di questo favoloso pubblico. Il Nardò vanta da sempre una piazza tra le più importanti in questo panorama».

La svolta della stagione è arrivata nel momento più inatteso, proprio quando i granata erano scivolati in piena zona retrocessione: «Personalmente – ha concluso De Candia – la nostra rimonta incomincia ad Altamura, dove qualcosa in noi è cambiato. Ma ne parlavo anche con i ragazzi. Sarebbe stato un peccato non dare un seguito dopo esserci imposti a Marigliano nel recupero. Quella gara ci ha dato la consapevolezza che avremmo veramente potuto fare grandi cose».

Fonte:NotiziarioCalcio.com

Casarano, è partito il countdown per salvare il club e la Serie D


Otto giorni a partire da sabato per trovare nuovi imprenditori disposti a rilevare il Casarano Calcio. L’impegno dell’attuale società guidata dal presidente Giampiero Maci e di tutti gli sponsor legati al sodalizio, si è concluso, complice anche la contestazione di una parte della tifoseria, con la dichiarazione ufficiale resa nel corso della conferenza stampa.

Se Maci appare convinto che qualcuno si farà avanti nei prossimi giorni, lo spettro che il calcio casaranese, almeno a certi livelli, possa chiudere i battenti esiste. La questione è sbarcata anche nella politica cittadina con una nota dei consiglieri d’opposizione Attilio De Marco, Umberto Totaro, Fedele Coluccia, Antonella Barnabà e Massimo D’Aquino: “Il presidente Maci e la sua compagine ci hanno regalato a lungo un calcio ad ottimi livelli, il loro impegno, accanto a quello degli imprenditori che hanno voluto contribuire a tenere alta la bandiera rossazzurra è stato determinante per la promozione in serie D e per la salvezza raggiunta in quest’ultima stagione senza passare dai playout. Hanno retto ad ogni impegno sia sportivo sia organizzativo con le proprie forze e con quelle di chi ha dimostrato di amare la squadra che rappresenta la nostra città, in un clima difficile, ostile, spesso carico di tensioni che non ha certo giovato e che ha creato ulteriori difficoltà al percorso della squadra.” Aggiungono, “Ci risulta difficile ipotizzare un ripensamento che comunque vogliamo auspicare.

È per la storia e quei colori che invitiamo tutti coloro che vogliono vedere ancora le nostre bandiere sventolare, ad intervenire proponendosi alla guida della società, magari al fianco di chi vorrà continuare a dare il proprio contributo. Auspichiamo una visione comune tra presidenza, società e tifoseria affinchè ogni incomprensione possa essere superata”. Tanti i commenti anche sui social da parte dei supporters: “Ce la siamo cercata e meritata – scrive Davide Barlabà – Guardiamo gli Amatori per qualche anno. In questastoria hanno torto tutti. Siamo una piazza che ha bisogno di un bagno d’umiltà”. Fernando Stefano aggiunge: “Sin dall’inizio si contestava solo l’operato dei giocatori, poi i tifosi hanno visto da parte di chi doveva vigilare un menefreghismo assoluto”.

Per Massimo Padovano accusa: “Nessun faccia a faccia è stato chiesto di avere con la tifoseria. La società è stata nell’ombra per tutto il campionato”. Gabriel Pedone è invece sicuro: “tutte manovre, abbiate fiducia”. Salvatore Galati rimpiange il passato: “Finiti i bei tempi di Mesciu Ucciu nosciu. Chi è nato per fare ostruzionismo, sempre quello farà perché non ha idee”. Gli fa co Andrea Rossi: “Nessuno va bene a Casarano, si è rotto l’ennesimo giocattolo”. Carlos Muro comprende la società ma si chiede: “Gli sponsor perchè ? Ho fiducia, il calcio a Casarano continurà”.

Pungente Emilio Cavalera: “grazie mille per quanto fatto ma meglio così, preferisco non avere più il calcio che vedere finire le partite sette a zero”. “Morto un papa se ne fa un altro, sperando che abbia a cuore i tifosi e la città”: sentenzia Alessandro Reho, mentre per Luigi Adamo è “troppo facile abbandonare la nave”. Infine, Salvatore Pap: “bisogna ringraziare Maci e i suoi collaboratori sperando che possa continuare il loro impegno. Casarano non può essere penalizzato dal comportamento sconsiderato di una minoranza di pseudo tifosi”.

Fonte:NotiziarioCalcio.com

Audace Cerignola, Pazienza: «Non ci nascondiamo dopo un ko. Vogliamo vincere sempre»


Il primo passo nella poule scudetto dell’Audace Cerignola non è andato come i tifosi speravano. Contro il Giugliano è arrivata una sconfitta frutto probabilmente anche delle scorie di una stagione lunghissima.

Ad analizzare la gara come sempre il tecnico Michele Pazienza: «Una partita che nel complesso, per alcune situazioni, mi ha anche soddisfatto. Mi dispiace per quei sette-otto minuti iniziali dove ci abbiamo messo tempo ad entrare in partita e dove abbiamo preso quel goal dopo due minuti. Poi la squadra ha cominciato a giocare, ha cominciato a prendere coraggio, ha cominciato a macinare occasioni, anche se non completamente nitide, però era siamo stati pericolosi. Siamo riusciti a creare un qualcosa ed è stato un po’ quello che è stato anche il secondo tempo. Un po’ sulla sulla stessa linea. Sul momento probabilmente migliore nostro, dopo il pareggio abbiamo preso il secondo gol. È chiaro che poi abbiamo provato a raggiungere il pareggio in tutti i modi, ci siamo sbilanciati e nel finale abbiamo abbiamo preso quel goal che secondo me poteva essere evitato con un pizzico tensione in più. Così come il secondo. Spesso come succede in queste categorie, ma anche anche nelle altre categorie, sono gli episodi che fanno la differenza e noi negli episodi siamo stati siamo stati poco attenti, poco cattivi, poco determinati e un po’ mi rammarica. Sarà un motivo in più per crescere imparando da dagli errori commessi in questa gara, cosa che abbiamo detto anche nel nel pregara ai ragazzi e dovevamo utilizzare questa partita, e quella ora chiaramente di mercoledì, per cercare di capire dove si può fare meglio. E da questo punto di vista ci sono state diverse indicazioni eh diverse situazioni su cui poter lavorare e lo faremo e lo faremo per preparare anche al meglio la partita poi di mercoledì perché sarà un altro step, un altro passaggio importante. Utilizzeremo quest’altra partita per avere più indicazioni possibili su su dove poter migliorare i nostri calciatori, su dove poter migliorare noi nella preparazione alla gara, nel cercare il più possibile di mettere in difficoltà gli avversari, agevolare i nostri i nostri calciatori. Lo spirito di questa squadra è e deve essere sicuramente questo per poter lavorare per il futuro. Chiaramente non non ci nascondiamo dopo una sconfitta, il desiderio è quello sempre di vincere perché come dico spesso, e come ho detto anche prima della gara ai ragazzi, ci si diverte quando si vince. Poi è chiaro se c’è questo avviene attraverso un bel gioco, attraverso delle bellissime giocate, attraverso dei bellissimi gol ancora meglio. Ma è la nostra priorità, il nostro obiettivo deve essere sempre quello di puntare a vincere le partite».

Fonte:NotiziarioCalcio.com

Inter: Bremer, Acerbi e Milenkovic, il confronto

Bremer, Milenkovic e Acerbi sono sulla lista dei dirigenti nerazzurri in caso di partenza di Bastoni e De Vrij: cosa dicono di loro i numeri

Il punto di partenza è che sopperire a certe cessioni non è mai semplice, che si parli di Stefan De Vrij o di Alessandro Bastoni. Certo, alla fine potrebbero restare entrambi, ma le circostanze spingono i vertici dell’Inter a fare alcuni nomi per sostituire eventualmente i partenti. Francesco Acerbi, Gleison Bremer e Nikola Milenkovic sono in prima fila: con storie ed età diverse, tutti e tre hanno disputato almeno 30 partite nella Serie A appena terminata, con le loro prestazioni in numeri che possono aiutare a riassumere che tipo di difensori stanno puntando i nerazzurri.

Frangiflutti

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Si parte dai contrasti vinti in media per ogni partita di campionato, che vede il laziale indietro rispetto agli altri due colleghi, con un indice (0,8) che è la metà di quello di Milenkovic. Se si parla di intercetti c’è invece Bremer a regnare…

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Milan, nessuno come te: ogni punto vale 5,5 milioni. Il confronto con i Top Club

Lo scudetto del Milan ha un valore eccezionale, e non soltanto per il modo in cui è arrivato, ma anche per il lavoro svolto in società.

La vittoria dello scudetto da parte del Milan è stata sorprendente non soltanto per l’andamento della stagione, ma anche per i valori economici che ruotano intorno al mondo rossonero.

Il club rossonero, infatti, ha la rosa con il valore minore rispetto ai cinque campionati europei più importanti: 480 milioni, secondo Transfermarkt.

Niente a che vedere con i valori delle rose delle altre formazioni vincenti nei rispettivi campionati. Il Manchester City ha una rosa da 959,30 milioni, il Paris Saint Germain da 903,45, il BayernMonaco da 804,50 ed il Real Madrid da 756,50.

Insomma, numeri decisamente da capogiro rispetto alla progettualità di Casa Milan. Facendo un rapido calcolo, ogni singolo punto conquistato dal Milan in campionato, è costato circa 5,5 milioni (valore rosa/punti in classifica). Il valore di ciascun punto conquistato dai campioni…

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Intervista a Maignan: “Porto il Milan al top in Europa col mio idolo Ibra”

Il portiere francese si racconta: “Dida fondamentale, con Pioli parlo molto. Nessuna pressione nel prendere il posto di Donnarumma. Così diventerò il migliore”

Si è rivelato come uno dei leader del Milan campione d’Italia, dopo aver trascinato pure il Lilla al titolo in Ligue 1, negato al Psg. Mike Maignan racconta l’annata da protagonista rossonero dal ritiro della Francia. “Entrambi i club – spiega il 26enne portiere – non vincevano da tempo, ma l’hanno fatto con un gruppo di giocatori giovani, affiancati da giocatori d’esperienza. Prima di arrivare a Milano ho parlato a lungo con Maldini, Massara, Pioli, Dida e pure con Leao, quindi sapevo che qui c’erano grandi ambizioni”.

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Maitland-Niles saluta: “Grazie per aver creduto in me”. Mourinho: “Ci mancherai” – Forzaroma.info – Ultime notizie As Roma calcio – Interviste, foto e video

L’esterno inglese ha chiuso a Tirana la sua avventura in giallorosso: “Che esperienza far parte della storia di questo club”. E lo Special One lo ha salutato

A gennaio la Roma ha aggiunto pedine alla rosa per dare a Mourinho più alternative. A centrocampo è arrivato Oliveira, a destra Maitland-Niles. L’inglese dell’Arsenal, però, dopo qualche presenza iniziale è subito scivolato indietro nelle gerarchie. L’esterno non rimarrà a Trigoria e tornerà a Londra, ma con un trofeo europeo in più: “Un gran modo di finire la stagione, grazie ai tifosi della Roma, ai giocatori e allo staff per avermi accolto e aver creduto in me come uno di loro nel breve periodo che abbiamo passato insieme. Che esperienza essere parte della storia insieme al club. Maitland-Niles ha salutato così la Roma su Instagram. E Mourinho ha condiviso il post dell’inglese su Instagram, salutandolo: “Ci mancherai. Uno di noi”.

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Venezia: Javorcic in arrivo, accordo triennale con l’allenatore

Il tecnico croato, fresco di promozione col Sudtirol, è pronto a firmare un triennale. Guadagnerà più del doppio rispetto a quanto percepiva a Bolzano

Il Venezia ha scelto, senza perdere tempo: Ivan Javorcic è pronto a diventare il nuovo allenatore arancioneroverde. È l’artefice della storica promozione in Serie B del Sudtirol, l’uomo a cui Duncan Niederauer si vuole affidare per rilanciare il Leone lagunare, tramortito dalla retrocessione in Serie B e dalla dolorosa separazione con gli artefici della promozione (prima Zanetti, poi Collauto e Poggi). Sarà l’anno della ripartenza nel quale il Venezia getterà le fondamenta di un nuovo ciclo che viaggerà di pari passo con lo sviluppo delle infrastrutture, soprattutto il completamento del centro sportivo del Taliercio.

Matrimonio

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Il Venezia vuole Javorcic, Javorcic vuole il Venezia, troppo allettante la proposta arancioneroverde: il “matrimonio” si farà, accordo economico raggiunto con il quarantatreenne…

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