SERIE C | Foggia-Potenza 3-4, Zauri: “Paghiamo i nostri errori”
Fonte: Telesveva Official Youtube channel
23 FEBBRAIO 2025 – SERIE C FOGGIA – POTENZA 3 – 4, PARLANO GLI ALLENATORI
Vitulano Drugstore Manfredonia-Feldi Eboli 6-4, Cristo si è fermato… questa volta a Manfredonia
Dopo le dimissioni del mister umbro David Ceppi, le redini della squadra sono state impugnate dal giovanissimo allenatore portoghese Davide Moura, già impegnato nel settore giovanile. Il risultato vincente procurato contro Came, sfidante trevigiana (3-4), ha rallegrato gli appassionati sipontini dello sport pentavirato (ndr). La Feldi Eboli, prima in classifica (precedentemente alla sconfitta contro i pugliesi, poiché poi sorpassata di un punto dal Napoli Futsal ndr), è stata ospitata al Palascaloria e l’ex capolista salernitana ha subìto un Caporetto di buona portata (5-3 Carbacas, CANAL, Ainsa, autogol-Ugherani, Selucio, Caruso). Nell’ormai lontano 1943, il letterato torinese Carlo Levi scrisse uno dei suoi più importanti capolavori, il romanzo autobiografico “Cristo si è fermato a Eboli”, concentrandosi sul contesto storico e sociale del tempo. In chiave moderna e sportiva si potrebbe metaforicamente pensare, anche con un pizzico d’ironia, che questa volta Cristo abbia variato tappa, poiché per via delle difficoltà avute nelle ultime settimane, l’impresa contro l’ipotetica vincitrice del campionato rimaneva poco accreditata, ma in questi giorni inauguranti del Carnevale tradizionale sipontino, a Manfredonia c’è stato motivo in più per festeggiare.
Prima del calcio d’inizio, in campo si è tenuto un ricordo per i due ragazzi pugliesi morti nell’incidente stradale avvenuto il 15/04 dello scorso anno, in agro Campagna (SA), comune confinante con Eboli, mentre prestavano servizio in quanto tutori dell’ordine pubblico. Francesco Pastore, 24 anni, era di Manfredonia e papà Matteo, commosso dal momento, ha ricevuto in campo le maglie dei due team tra gli applausi del pubblico. L’altro giovane si chiamava Francesco Ferraro, proveniva da Monte Salentino (LE) e sono state mostrate anche le maglie dedicategli. Durante il raccoglimento erano presenti un membro della giunta eburina ed uno della fazione manfredoniana.
Dario Giannattasio, laterale casalingo solofrano (Solofra, AV), risponde in maniera diretta e sorridente alle domande poste: “Entriamo in campo con l’idea di raccogliere punti, non teniamo conto dell’avversario. L’attuale mister ci sostiene e crede nel raggiungimento dell’obiettivo, è molto vicino alle nostre singole esigenze. Mio contributo al match? (sorride, ndr), certo, l’intenzione è quella, siamo una squadra e dobbiamo lottare. Abbiamo sofferto, con il portiere di movimento è come giocare con un uomo in più in fase d’attacco, però il risultato parla chiaro. Siamo maggiormente motivati e bisogna continuare così”. Il prossimo turno dei garganici sarà intersettimanale e si terrà martedì 25 ad Avellino, contro la Sandro Abate.



A.C. Nardò-Manfredonia Calcio 1932 0-1, Iurilli provvidenziale
Le ferite del Manfredonia Calcio si sono maggiormente dilatate contro il Francavilla in Sinni, in casa dei biancoazzurri; il gol di Carbonaro convalidato dal signor Maresca ed annullato dal suo assistente dopo alcuni minuti, in preda ai ripensamenti, la vittoria finale dei lucani, procurata grazie al gol di Tedesco avvenuto in un momento di forte nervosismo e dulcis in fundo, l’ammenda di 5.000 €. ricevuta a causa di un botto gettato in campo che ha sfiorato il volto di un A.A. e dei numerosi sputi e getti d’acqua indirizzati allo stesso che va a sommarsi a tutte le altre comunicate da inizio campionato, non giocano minimamente a favore della situazione in casa Donia, delicata di suo, ed in settimana il signor Rotice ha comunicato l’intenzione di cedere i titoli societari poiché non propenso a reggere ulteriormente la situazione, tuttavia promettendo di portare a termine tutti i suoi obblighi fino alla fine del campionato, inoltre il malumore che si è insidiato tra piazza ed area amministrativa comincia a prendere sempre più piede, lanciando spesso accuse reciproche, con striscioni da una parte e comunicati dall’altra e questo rappresenta un altro tasto dolente per la città garganica. Mettendo da parte il delicato quadro clinico dei sipontini, al Giovanni Paolo II di Nardò, di fronte alla terza in classifica, la lotta per la salvezza non si fermerà.
I sipontini non perdono tempo, al 4° Calemme serve Porzio sulla fascia che crossa direttamente, Carbonaro lo attende ma il suo tiro non spaventa Galli. Al 32′ D’Anna scuote il palo alla sinistra di Sapri, mentre al 38′ il trio Porzio-Calemme-Giacobbe fa un “passaparola”, prontamente deviato da un difensore granata e Galli altrettanto blocca la sfera. Aggiunto 1 minuto di recupero. Entrambe le squadre hanno cercato inutilmente di imporsi sull’altra.
Nella ripresa, al 48′, Milli cerca in tutti i modi di marcare la difesa avversaria ad un passo dalla porta, ma Diambo e Giampà intervengono. Al 54′, dopo una punizione battuta da Montinaro, Sepe colpisce la palla di testa ma supera la traversa. Al 58′ Iurilli sfida la mischia, ma il pallone finisce in angolo. Dopo alcuni momenti di tensione da gioco, il Toro prova ad insidiare i biancocelesti con De Crescenzo, Correnti raggiunge l’azione ma Giampà respinge nuovamente (70′). Al 87′ il giovanissimo attaccante Iurilli centra i 3 punti fuori casa, sfruttando l’assist di Sepe dalla fascia. Dati tre minuti di recupero.
La sorprendente ripresa dei manfredoniani riscalda il cuore dei presenti, i leccesi hanno fronteggiato i delfini feriti e la reazione non è mancata. In difesa non possono passare inosservate le prestazioni di Diambo e Giampà, maggiormente coese e precise, l’incisione ha lavorato molto sul controllo e il coordinamento.


