Brilla Campi, benvenuto Alberto Calò

Alberto Calò è un nuovo calciatore giallorosso!

Alberto Calò non ha bisogno di presentazioni, pur essendo molto giovane, un classe 2001, porta con sé un ricco bagaglio di esperienze tra Eccellenza e Serie D

Calò è cresciuto calcisticamente nel settore giovanile della Virtus Francavilla prima di vestire le maglie di Otranto, Racale, Virtus Matino (Serie D), Gallipoli e Novoli nelle ultime due stagioni di cui l’ultima, con il grado di capitano dei rossoblu!

Alberto è un centrocampista che combina qualità difensive e offensive, con grandi capacità di inserimento in area di rigore avversaria e fiuto del gol;
la mediana giallorossa di arricchisce dunque, di un tassello importante in vista dell’imminente inizio del campionato di Eccellenza!

Benvenuto Alberto e in bocca al lupo per questa stagione!

#pertenumerouno

Fonte: Facebook official page

Inter, tutti i casi del mercato: da Calhanoglu e Frattesi alle clausole rescissorie

L’estate dell’Inter era cominciata con le bordate di Lautaro all’indirizzo di Calhanoglu. Poi il tira e molla con il Galatasaray, il “prezzo” di Dumfries, gli esuberi di traverso… Nel frattempo però Chivu ha avuto una squadra nuova

Quello dell’Inter è stato e continua aeessere un mercato atipico, complicato, condizionato dagli addii agli esuberi che proprio in questi giorni si stanno sbloccando e dalle trattative in entrata che stanno riscontrando difficoltà (Koné rimane il preferito, ma convincere la Roma non sarà semplice) o invece sono state abbandonate per scelta dalla dirigenza nerazzurra (Lookman). 

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Tutti i numeri di maglia speciali nel calcio: da 7 Nani a 44 Gatti

Non è più tempo per le maglie dall’1 all’11 e questo si è capito. C’è però chi esagera. Vuoi per giocare con l’accoppiata nome-numero o più semplicemente per merchandising. O ancora, per portare il numero del proprio idolo sulle spalle. L’ultimo è stato il caso di Matej Kovar, portiere 25enne della Repubblica Ceca, nuovo acquisto del Psv. In conferenza, al momento della presentazione, ha lasciato tutti un po’ perplessi. “Ho preso il numero 32 in onore del mio idolo… Christian Abbiati”. In sala è calato il silenzio per un attimo. Ma non è l’unica stranezza legata ai numeri di maglia, anzi. C’è chi ha fatto molto di peggio…

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