Fullkrug al Milan: i centravanti tedeschi in Italia da Janda a Klose

Il primo fu Janda a Firenze nel 1949: era appena finita la guerra ma si fece voler bene. Kölbl a Padova lo chiamavano “El Doic”. E poi Rummenigge, Klinsmann, Bierhoff, Jancker… Che succede quando il 9 andiamo a prenderlo in Germania

Li chiamavamo Panzer. Definizione tonante, che incuteva timore e rimandava ai carri armati tedeschi in uso nella Seconda Guerra Mondiale che – abbreviando il termine completo Panzerkampfwagen – gergalmente diventavano Panzer. Centravanti possenti, alti, grossi e corazzati, all’apparenza indistruttibili. Nove veri, di stampo classico, finti nemmeno per sbaglio. Come il neo-acquisto del Milan, Niclas Füllkrug. C’è anche lui sulla scia dei grandi attaccanti tedeschi che hanno calcato i campi della Serie A. 

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Inter, cosa non va: tra Chivu e il mercato, i problemi della squadra

Avrà pure perso la Supercoppa con i rigori più brutti della propria storia, ma l’Inter è pur sempre prima, sola soletta nella compagnia di A, e oggi siederebbe di diritto nel lauto banchetto degli ottavi di Champions. Eppure, nonostante tutto, c’è un vago senso di incompiutezza che accompagna la squadra: è opinione comune dentro e fuori dal club che, una volta sistemati alcuni dettagli, la squadra volerà libera nei cieli di Italia, magari pure in quelli di Europa. E proprio su questi antichi difetti è oggi al lavoro Cristian Chivu, d’accordo con i dirigenti convinti di aver scelto l’artigiano giusto: il tecnico romeno ha convinto tutti per metodo e qualità in questi primi sei mesi di passione, ma ora ci si aspetta un ultimo salto nella mentalità. Così deve togliere dalla carne dell’Inter le spine rimaste, le solite.

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Prestiti Juve: Douglas Luiz, Nico Gonzalez, Arthur, cosa succede

Non tutti i giocatori ceduti la scorsa estate danno garanzia degli introiti previsti. Nessuno di loro rientra nei piani per il futuro, ma la Juve deve attendere che si realizzino tutte le condizioni inserite negli accordi per il trasferimento: c’è il rischio, insomma, che qualcuno torni alla base causando un altro danno economico alle casse del club. Occhi puntati soprattutto su Douglas Luiz in questo momento, ma non è l’unico in bilico.

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I ragazzi, lo staff tecnico del Settore Giovanile e la dirigenza, insieme per lo scambio di auguri.

I ragazzi, lo staff tecnico del Settore Giovanile e la dirigenza, insieme per lo scambio di auguri.

Nardò 24 dicembre 2025

Nel cuore del nostro stadio, il Giovanni Paolo II, si è acceso un momento che va oltre il calcio. In un pomeriggio intriso di emozione e semplicità, i tesserati del settore giovanile (una parte), lo staff tecnico e la dirigenza dell’AC Nardò si sono ritrovati per uno scambio di auguri che ha il sapore della famiglia.

Tra strette di mano, sorrisi sinceri e parole che guardano al futuro, il Natale granata ha preso forma in un clima di condivisione autentica, dove ogni giovane atleta ha sentito di appartenere a qualcosa di più grande: una comunità che crede nei valori dello sport, dell’impegno e del rispetto.

I dirigenti hanno rivolto parole di incoraggiamento e gratitudine, sottolineando il percorso di crescita che ogni ragazzo sta compiendo, non solo sul campo ma anche nella vita. Lo staff tecnico ha ribadito l’importanza del lavoro quotidiano, della disciplina e della passione, mentre i giovani tesserati hanno risposto con entusiasmo e occhi pieni di sogni.

In sottofondo, il calore dei genitori e dei collaboratori e il profumo di festa hanno reso lo stadio un luogo di incontro e di speranza. Non solo auguri, ma buoni propositi, promesse di impegno e di fedeltà ai colori granata.

Questo Natale, il Nardò lo ha vissuto così: insieme, uniti, fieri. Perché prima di essere una squadra, siamo una famiglia. E ogni abbraccio scambiato è stato un gol nel cuore.

Fonte: Nardò Official site

Natale in Serie A: il programma delle 20 squadre

Come passeranno il giorno di Natale le squadre di Serie A? Ecco il loro programma in ordine di classifica. Si parte dall’Inter, capolista e di ritorno dall’Arabia dopo la delusione dei rigori contro il Bologna. Chivu, come già accaduto altre volte in questa stagione, ha preferito lasciare liberi i suoi. Niente allenamento della vigilia e nemmeno a Natale: due giorni di riposo. Si riprenderà a Santo Stefano, per preparare la sfida contro l’Atalanta domenica sera.

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Napoli, De Laurentiis, la stoccata di Natale: “Vertici del calcio inadeguati”

Il patron del Napoli: “Ci stanno facendo venire l’incubo infortuni. Per il 26 cosa voglio? Un corno contro gli iettatori”

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