Il Bari ha chiuso la stagione di Serie B 2024-2025 al nono posto in classifica, restando fuori dalla zona playoff e generando una profonda delusione tra i propri tifosi. Il dato finale certifica una stagione negativa, distante dalle aspettative iniziali e segnata da un’evidente mancanza di continuitร in campo e di coerenza nella gestione tecnica e societaria. Lโesclusione dalla possibilitร di guadagnarsi la Serie A ha rappresentato il culmine di tanti mesi di incertezze, scelte discutibili e risultati a dir poco insufficienti.
Una stagione da dimenticare
Durante lโintera annata, la squadra non รจ riuscita ad esprimere unโidentitร definita, nรฉ a consolidare una struttura tattica riconoscibile. Le decisioni prese a livello dirigenziale si sono spesso dimostrate slegate tra loro, generando una forte confusione tecnica e un altrettanto marcato disorientamento ambientale. Le operazioni di mercato non hanno prodotto lโimpatto atteso, con un organico costruito senza una visione unitaria e senza valorizzare adeguatamente il senso di appartenenza al progetto sportivo e cittadino.
A conferma del clima di disaffezione, lo stadio San Nicola ha registrato una flessione costante nelle presenze, sintomo di un entusiasmo in calo. Il legame tra la squadra e la cittร si รจ progressivamente indebolito, anche per la sensazione diffusa che il Bari non sia stato rappresentato da un gruppo realmente coinvolto nella causa. Il pubblico barese, da sempre appassionato e attento, ha percepito una distanza preoccupante tra il campo e lโidentitร storica del club.
La societร si trova ora di fronte alla necessitร di una rifondazione. Servono decisioni nette, responsabili e orientate alla costruzione di un progetto credibile. L’obiettivo รจ il solito: allestire una squadra in grado di tornare in Serie A. Purtroppo anche il prossimo anno il Bari non partirร tra le favorite, sia per quanto concerne le quote Serie B, sia se si parla del parere degli esperti. Di conseguenza, la necessitร di voltare pagina รจ urgente.
Il Bari deve voltare pagina
Il punto di partenza deve essere la scelta dellโallenatore. Dopo la parentesi di Moreno Longo, la panchina richiede una figura in grado di incarnare la visione tecnica del nuovo corso. I nomi emersi (tra cui Andrea Sottil, Alberto Aquilani, Vincenzo Vivarini, Daniele Foti e Roberto DโAversa) presentano profili differenti: ognuno di essi, perรฒ, risponde ad un identikit votato al gioco e alla freschezza in termini di tattiche.
Chi guiderร il Bari dovrร inoltre comprendere il contesto cittadino e sportivo, perchรฉ la Serie B impone ritmi elevati, organizzazione tattica e – soprattutto – una forte coesione interna. Non basterร intervenire solo sul piano tecnico: sarร fondamentale avviare un processo culturale interno al club che valorizzi i giovani, i talenti locali e i calciatori disposti a difendere realmente la maglia. Lโabuso della politica dei prestiti ha indebolito il senso di continuitร e di radicamento del gruppo squadra, contribuendo ad una visione troppo temporanea e poco legata alla crescita nel medio termine.
La cittร chiede rispetto, progettualitร e coerenza. Non bastano piรน promesse o proclami. Il percorso deve essere trasparente e fondato su elementi concreti. Lโobiettivo non puรฒ essere semplicemente l’accesso ai playoff, ma la costruzione di un Bari che possa mirare alla promozione diretta in Serie A.