COMUNICATO UFFICIALE N. 30/DIV del 23 Settembre 2022
LEGA PROSportweek, Federer il dio del tennis: è sua la copertina del prossimo Sportweek
A 41 anni in Laver Cup prima del ritiro. Di questo straordinario campione ha fatto un ritratto ironico Gene Gnocchi, mentre Paolo Bertoluci ha scelto le sue dieci gare iconiche. In questo numero spazio anche a Boulaye Dia e a Paola Egonu, oltre a un ritratto di Rien Schuurhuis, primo ciclista in gara al Mondiale con i colori del Vaticano
Per vent’anni è stato il dio del tennis, il giocatore forse più forte di sempre. L’età (41 anni) e un ginocchio che non gli dà più tregua lo hanno convinto al ritiro. Questo fine settimana giocherà il suo ultimo torneo – il Laver Cup, una sorta di esibizione coi migliori al mondo – di una carriera fantastica, costellata da 20 tornei dello Slam vinti, poi appenderà la racchetta al fatidico chiodo. Roger Federer è stato molto più di un grande tennista: per talento, personalità ed eleganza può essere inserito a buon diritto tra i miti senza tempo dello sport.
PROTAGONISTA
—Per questo era inevitabile che…
Taranto, Capuano: “Mi aspetto una crescita. Labriola di altissimo livello”
Come riportato da blunote, queste le parole di Ezio Capuano riguardo l’impegno di domani del suo Taranto contro la Gelbison. “Sarà una gara difficile, come sempre. I nostri avversari avranno la spinta emotiva e l’entusiasmo del cambio di allenatore. Analizzando le loro precedenti partite, abbiamo notato come non abbia mai subìto tantissimo, creando diverse occasioni. Abbiamo preparato la partita concentrandoci sulle caratteristiche dei loro giocatori. Sarà il solito Taranto, non muteremo né la struttura di gioco né la fase mentale di interpretazione della gara. Giocheremo con rispetto per l’avversario, cercando di ripetere le ultime due prestazioni. Mi aspetto una crescita della squadra sotto tutti i punti di vista, poi sono sempre i dettagli a fare la differenza, ma sono molto fiducioso”.
Un passaggio anche su Labriola. “Faccio questo mestiere da tanti anni e difficilmente sbaglio nel giudizio di un giocatore. Dopo un Avellino-Vibonese espressi il mio parere su Parisi, definendolo di altre categorie. Labriola è tanta roba, è impressionante per intelligenza tattica, palleggio e applicazione. Riesce a sporcare la giocata avversaria e con l’Andria lo ha dimostrato. È un giocatore di altissimo livello, farà una carriera importantissima”.
Fonte:TuttoC.comLa presentazione di Team Altamura – FBC Gravina di Telesveva #fbcgravina #chebel…
La presentazione di Team Altamura – FBC Gravina di Telesveva📹🟡🔵 #fbcgravina #chebelloè SERIE D | Vigilia di un derby da brividi: domani sera c’è Team Altamura-Gravina al “D’Angelo”. Il prepartita di Ginestra e Ligorio #altamura #gravina #sport
Fonte: Gravina Official
Monopoli, Laterza: “Cerignola ottima squadra, dobbiamo essere lucidi”
Giuseppe Laterza, tecnico del Monopoli, come riportato da Antenna Sud ha presentato in conferenza stampa la prossima sfida contro il Cerignola. “Il Cerignola ha dimostrato di essere una signora squadra, ben costruita. A parte la sconfitta alla prima giornata, ha fatto solo belle figure, soprattutto nella sfida con il Catanzaro. Il Monopoli non ha difficoltà in trasferta, deve solo essere concentrata sulle palle inattive e nei duelli. Anche in attacco dobbiamo essere più lucidi e concreti. Quando si commettono degli errori non bisogna perdere certezze, ma lavorare sulle lacune per colmarle”.
Fonte:TuttoC.comLo scrigno dei ricordi :”La Gradinata di Taula”
La “Tribuna ti Taula” gremita.
Nardò 23 settembre 2022
Ci sono diapositive che il tempo non riesce a sedimentare. Fanno parte della giovinezza, e quella, si sa, resta perenne nei pensieri, perché legata all’età più bella. I nati negli anni ’60, ’70 e ’80 sono stati gli ultimi ad essere cresciuti dalla strada, avulsi a quella tecnologia che oggi “incatena” e virtualizza. Il pallone e “lu campu” sono stati appuntamento fisso per ritrovo e giochi. La domenica “sacra” non solo “pi li cose ti Diu”. Il campo era il nostro parco giochi, l’area protetta nella quale liberare la “prigionia” del mattino a scuola. E quel parco giochi aveva un’attrazione unica: “la Gradinata ti Taula”. Alzi la mano chi non l’ha sfidata, alzi la mano chi, nel più estremo funambulismo e con gesti da far invidia al più bravo dei contorsionisti, non l’ha scalata, abbarbicandosi all’ultimo scalone, naturalmente salendo da dietro. Ogni tanto qualcuno ci rimetteva qualche articolazione, ogni tanto qualche frattura faceva capolino. Chi invece rimaneva semplicemente ferito aveva una doppia possibilità: o il bacio toccasana della mamma che rimetteva subito e miracolosamnete in sesto (ma dopo urla e improperi per indumenti irriconoscibili), oppure un sonoro sganassone a mo’ di lezione che, ovviamente, non andava a buon fine, perché il giorno dopo si era di nuovo lì. La “Gradinata ti Taula”, raggiungibile se aperto il portone su Via XX settembre, oppure scalando il muro di recinzione lato Via Santa Maria del Ponte (che allora non esisteva), infine dal cancello di comunicazione che separava la tribuna dalla gradinata. Costruita molto probabilmente con la promozione della squadra in serie C, negli anni ’60, diventò ben presto popolare. In barba alle più elementari norme di sicurezza, roba che oggi farebbe schizzare sulla sedia il più raccomandato degli ingegneri. Col tempo i gradoni in legno hanno pagato dazio ai fenomeni atmosferici (“craulisciati” insomma), e fra le sedute si sono aperte vere e proprie pericolosissime voragini, oltre ai montanti che via via si sono arrugginiti. Ma nessuno ha mai pensato di bloccare il tracimante entusiasmo domenicale che si levava da quel settore. Lì sono nate le prime manifestazioni ultras di casa nostra, con tamburi improvvisati sotto le mentite spoglie di bidoni in rame. Lì salivano spontanei gli incitamenti con i tifosi a battere i piedi sui gradoni, simil carica dei bisonti nel vecchio west. Lì vi era la corsa ad accaparrarsi il posto migliore, esattamente dietro la porta e col dischetto del rigore nascosto dalla traversa. Quanti ricordi nella cara, vecchia “tribuna ti taula”. Ci ha accompagnati per anni, ha vissuto tante battaglie, ma ciò che il tempo e le norme hanno rosicchiato non potrà mai prendere il posto in fondo al cuore, perché, appunto, ci sono diapositive che il tempo non riesce a sedimentare.
Fernando Pero
Una sezione dello stadio sempre tracimante di passione.
Nascono i primi movimenti ultras
Anni ’70. Aspettando la partita.
I tifosi prendono posto a pochi minuti dall’inizio del match.
Una visione d’insieme.
Fonte: Nardò Official siteSERIE C | La Fidelis ha bisogno di una scossa: domani c’è il Picerno. Il prepartita di Mirko Cudini
Fonte: Telesveva Official Youtube channel
SERIE C | Vigilia di Foggia-Pescara, parla Boscaglia: “Alla squadra va concesso il tempo necessario”
Fonte: Telesveva Official Youtube channel
Pres Foggia: “Gruppo sano, resto fiducioso. A tratti devastanti a Potenza”
Nicola Canonico, presidente del Foggia, ha parlato ai microfoni di Gazzetta dello Sport di questo inizio di stagione. “In queste prime giornate ci sono stati episodi che purtroppo ci stanno lasciando indietro. A Potenza abbiamo giocato un grande secondo tempo, a tratti siamo stati devastanti. C’è da considerare che alcuni ragazzi sono arrivati negli ultimi giorni di mercato e sono in ritardo di condizione, perché le operazioni importanti si fanno all’ultimo. Io resto fiducioso, si sta creando un gruppo sano. I ragazzi ce la metteranno tutta per sudare la maglia e regalare soddisfazioni alla piazza. Quando si lavora si può sbagliare e quando sbaglio ne pago le conseguenze personalmente. Spero che le cose possano cominciare a girare al meglio per noi, per portare punti e rendere tutti orgogliosi. Sappiamo che partite come quelle di domani si caricano da sole”.
Fonte:TuttoC.comMilan, a San Siro è sempre festa. E ora il nuovo obiettivo: 1,5 milioni di spettatori
La scorsa stagione nelle gare casalinghe il Diavolo sfondò quota un milione: un anno dopo potrebbe incrementare del 50%
Per il Meazza sarà anche il canto del cigno – un lungo, lunghissimo canto del cigno… –, ma che canto: San Siro prosegue a sfornare pienoni a ripetizione, innaffiando di passione tutte le partite casalinghe del Milan. Effetto scudetto, certo, ma anche lungo la scorsa stagione il più delle volte era andata così. Il Diavolo di Pioli è stato in grado di riportare allo stadio il suo popolo, in un circolo virtuoso che non accenna a fermarsi e offre una risposta definitiva a coloro – e non erano pochi – che indicavano gli impianti chiusi a causa della pandemia come uno dei motivi principali della rinascita rossonera.
Anche in piena vacanza
—Nel 2022 (inteso come anno solare) alla voce spettatori il Milan ha visto svariate volte il numero 7 come prima delle cinque cifre. Ovvero: si è andati oltre i 70 mila tre volte nella scorsa annata e già…