Niccolini (sala stampa): “Non abbiamo cambiato modulo. Su Jovic invece…”

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Nardò – Fasano 0-0.

La squadra prima del fischio d’inizio.

Nardò 18 settembre 2022

NARDO’: Viola, Orlando, Mengoli, D’ambros (Gjonaj), Lucatti (Mariano), Antonacci, Polichetti, Guadalupi, Fedel (Agnello), Urquiza, De Giorgi. A disp: Di Fusco, Massarelli, Messina, Ciracì, Caracciolo, Alfarano. All.re Ragno

FASANO: Ceka, Savarese, Gomes, Diaz, Quaranta, Paula, Bianchini, Calabria, Acosta (Maldonado), Corvino (Battista), Pipistrelli (Di Federico). A disp: Menegatti, Lofoco, Lezzi, Onraita, Pierpaoli, Savoia. All.re Tisci

Ammoniti. Lucatti (N), Polichetti (N), Gomes (F), Calabria (F), Pipistrelli (F), Ceka (F).

Commentare gli zero a zero non é mai il top. La gioia del gol ha un sapore senza pari, ed il numeroso pubblico e il tifo di altre categorie, oggi presente e protagonista, avrebbe meritato di gustarla. Ma si tratta di uno sport che racchiude la sua bellezza nell’imprevedibilità e nelle fiammate improvvise, ma decisive, nel dare delle svolte. Ecco dunque che le due colossali occasioni capitate, una a Antonacci per il TORO, che solo davanti al portiere non inquadra la porta, e l’altra un legno alla sinistra di Viola, per gli ospiti, sono i sussulti maggiori di un match che è stato inchiodato dalla sagacia tattica dei due Mister che lo hanno preparato perfettamente, ma, di fatto, fino ad annullarsi. Senza dimenticare il disturbo dell vento. Per la verità gli ospiti, squadra organizzata e ben messa in campo, ottimi palleggiatori, hanno avuto solo l’occasione testè citata, mentre il Nardò, che avrebbe voluto dare continuità alle vittorie, é apparso più determinato e voglioso di mandare la “pelota” oltre la linea bianca. E lo ha fatto soprattutto nella ripresa dopo gli “aggiustamenti” tattici ricevuti, evidentemente, nell’intervallo. Resta la consapevolezza di avere disputato tutto sommato una buona partita, dove emerge la solidità difensiva di una squadra che sta, per necessità, utilizzando un solo difensore di ruolo causa squalifiche e infortuni, emergenza alla quale sopperisce con profesisonalità e duttilità tattica. Oggi Mengoli é stato protagonista in positivo nelle retrovie chiudendo tutti i varchi. Si perde la vetta della classifica di un campionato incerto e molto equilibrato, difficile come pochi. Prossimo match, causa elezioni, mercoledì 28 settembre. Nota finale, e non a margine, il ritorno al Giovanni Paolo II di Tonino Screti, ex Presidente Granata degli anni ottanta, omaggiato dalla dirigenza con una maglia ricordo. 

Fonte: Nardò Official site

Juve, Di Maria: “La sconfitta è tutta colpa mia. Mi dispiace tantissimo”

L’argentino contro il Monza era stato espulso dopo 40′: “Sono un professionista ma anche un essere umano che commette errori e sa riconoscerli. Ho avuto una reazione inappropriata”

Se un campione si vede anche dalla sua responsabilità, in campo e fuori, Angel Di Maria oggi ha dimostrato il peggio ed il meglio di sé, passando dal torto più evidente a un’umana, coraggiosa presa d’atto della sua colpa e della gravità di un gesto costato carissimo alla Juve: una gomitata a Izzo che gli è costata il rosso, al 40′ di Monza-Juve.

“Voglio scusarmi con tutti per questa reazione inappropriata che ho avuto sul campo – ha scritto su Instagram l’attaccante argentino poco dopo la sconfitta della Juve contro il Monza -. Aver lasciato la squadra con uno in meno in un momento così difficile del campionato ci ha fatto perdere la partita. Aver perso è solo colpa mia. Mi dispiace così tanto. Sono un professionista ma anche un essere umano che commette errori e sa riconoscerli”.

A seguire…

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Nardò e Fasano si dividono la posta

Partita tanto attesa quanto esteticamente povera. Due squadre attente a non farsi superare in ogni zona del campo ed equilibrio perfetto fino alla fine.

Nardò e Fasano hanno concesso poco allo spettacolo ma hanno dimostrato di avere una buona organizzazione tattica e tanta applicazione su ogni giocata.

La cronaca degli eventi è scarna. 

Nel primo tempo il Nardò impensierisce Ceka solo su un colpo di testa di Lucatti che incoccia lo spiovente dalla bandierina con la parte alta della fronte e manca il bersaglio.

Il Fasano cerca l’impostazione fraseggiata ma le iniziative finiscono per infrangersi sistematicamente contro il muro difensivo granata oggi rinforzato dall’arretramento di Mengoli come centrale difensivo.

Il Nardò si fa vedere di rado con palla a terra e preferisce giocare di sponda su Lucatti provando, inutilmente, a lanciare Dambros negli spazi.

Il resto lo fa il vento che disturba non poco la misura dei passaggi lunghi.

Nel secondo tempo Fasano, con vento a favore, più aggressivo e Nardò in 9 dietro la palla. I biancazzurri cercano varchi offensivi senza successo mentre il Nardò con due veloci ripartenze va vicino al goal.

Al 48′ Antonacci non riesce a ribadire in rete una sponda di Lucatti, al 60′ Polichetti si incunea dal versante sinistro e tira in porta. Ceka è bravo a sbarrargli la strada respingendo col corpo.

Il clichè non cambia dopo le sostituzioni delgi attaccanti da parte di entrambe le squadre. 

Restano due sussulti da vivere.

Al 78′ azione insistita in area fasanese con Ceka tagliato fuori da una deviazione, il subentrato Agnello potrebbe insaccare ma il suo tiro al volo finisce sull’esterno della rete.

All’89’ l’unica palla goal del Fasano (e che palla-goal!), Battista si libera al tiro dal limite, diagonale teso, Viola battuto ma il palo salva il Toro.

Finisce pari, applausi per l’impegno, meno per lo spettacolo e un punto a testa non fa male a nessuno.

Per i derby infuocati rimandiamo alla prossima.

TABELLINO:

NARDO’ – FASANO 0-0

NARDO’ (5-3-2): Viola; Orlando, Urquiza, Mengoli, De Giorgi, Antonacci; Fedel (76′ Agnello), Guadalupi, Polichetti; Dambros (70′ Gjonaj) Lucatti (80′ Mariano).

Bench: Di Fusco, Massarelli, Messina, Ciracì, Caracciolo, Alfarano

Coach: Nicola Ragno

FASANO (4-3-3): Ceka; Savarese, Quaranta, Da Silva, Gomes Forbes; Bianchini, Calabria, Diaz, Acosta (85′ Maldonado), Corvino (70′ Battista), Pipistrelli (75′ Di Federico);

Bench: Menegatti, Lofoco, Lezzi, Onraita, Pierpaoli, Savoia.

Coach: Ivan Tisci

Arbitro: Carlo Esposito di Napoli.
Assistenti: Alessandro Castellari di Bologna e Tommaso Mambelli di Cesena.

Ammoniti: Lucatti, Polichetti (N) Gomes Forbes, Acosta, Calabria (F)

Udinese-Inter, le pagelle: Deulofeu, show da 7,5. Lautaro a picco: 4,5

Udinese-Inter, le pagelle: lo show di Deulofeu merita 7,5. Lautaro a picco, per lui 4,5
L’attaccante ex Milan protagonista con due assist: è il migliore in campo. Il Toro alla peggior partita della sua stagione
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Di Maria espulso! Gomitata a Izzo, Juve in dieci

L’argentino viene ostacolato dal difensore del Monza, e provando a liberarsi lo colpisce al petto: per lui rosso diretto

Angel Di Maria perde la testa e viene espulso: rosso diretto al 40′, per un plateale fallo di reazione su Izzo, che lo stava ostacolando: una gomitata in pieno petto, che fa crollare a terra l’avversario. Risultato: la Juve resta in dieci, Izzo riprende il suo posto.

al rientro

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Il Fideo, che Vlahovic e Landucci tentano invano di consolare, si fionda visibilmente nervoso negli spogliatoi. Fino a lì l’argentino, al rientro dal 1′ dopo l’infortunio muscolare, non aveva inciso granché sul match, non nascondendo qualche atteggiamento stizzito. Fino all’atto finale, sorprendente per un campione del suo livello e della sua esperienza.

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Udinese-Inter, Inzaghi nell’intervista post partita

L’allenatore dell’Inter a fine match: “Dovevamo essere più determinati e vincere i duelli. Prendiamo troppi gol e concediamo troppi calci d’angolo. Le sostituzioni? Bastoni e Mkhitaryan erano ammoniti e serviva una scossa”

Il tono è amaro, la consapevolezza del momento di difficoltà è evidente. Simone Inzaghi, dopo la dolorosissima sconfitta per 3-1 in casa dell’Udinese, analizza la sconfitta. Partendo dai due cambi sorprendenti alla mezz’ora, di Alessandro Bastoni e Henrikh Mkhitaryan: “Li ho tolti perché erano ammoniti, eravamo in difficoltà e perdevamo tutti i duelli. Volevo una scossa. L’Udinese ha meritato la vittoria e ora ci lecchiamo le ferite”.

Il tecnico

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Le parole dell’allenatore dell’Inter tentano di spiegare il pranzo indigesto della Dacia Arena: “Non riusciamo a trovare continuità, è la terza volta che andiamo in vantaggio e poi subiamo tre gol. Abbiamo preso 9 reti in tre trasferte e l’anno scorso li avevamo presi in tutto il girone d’andata. Con la…

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Bigon racconta Milan-Napoli: “Io, i proverbi di Rocco, Maradona e…"

Bigon racconta Milan-Napoli: “Io, i proverbi di Rocco, Maradona e…”
Il doppio ex e la sfida scudetto del Meazza: “Ho avuto la fortuna di essere allenato da maestri come Nereo,Maestrelli e Liedholm. Io gestore? Un complimento. Con Diego non era facile”
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