Carlo Cottarelli tiene ancora viva la sua ipotesi di azionariato popolare attraverso InterSpac: ecco la sua intervista a Libero
Carlo Cottarelli tiene ancora viva la sua ipotesi di azionariato popolare attraverso InterSpac. Il senatore in quota PD ed economista lo ha svelato nell’intervista a Libero, in cui ha parlato anche della stagione dell’Inter e del nuovo stadio:
“Fatta la tara per l’annata straordinaria del Napoli, non stiamo andando poi così male. Il problema non è Inzaghi, ma sono le casse vuote. Sono due anni che la squadra deve fare campagna acquisti cercando di chiudere in attivo. E non c’è due senza tre. Così non è semplice vincere…”.
INTERSPAC – “Non è un progetto di scalata per prendere il controllo dell’Inter, ma un piano di azionariato popolare che permetta ai tifosi di portare un sostegno economico alla società, come nel Bayern Monaco. Senza una forte campagna pubblicitaria, abbiamo raccolto circa 80mila interisti che hanno indicato…
Pari interno per la Virtus Francavilla, contro il Potenza. Un punto che va anche stretto ai pugliesi, come sostiene Antonio Calabro: “Premesso che a questa squadra mancavano quattro giocatori e in più abbiamo perso subito Cardoselli. Nel primo tempo abbiamo controllato e giocato con intensità, stavamo portando a casa molto bene la partita. Nella ripresa è calata l’intensità e si sono fatte sentire le assenze, perché avevamo poco per ripristinare le energie. Nonostante tutto abbiamo avuto una clamorosa occasione per segnare il 2-0 che ci avrebbe permesso di gestire diversamente il resto della gara”. Il tecnico virtussino esalta la forza degli avversari: “Il Potenza ha meno punti di noi ma davanti ha una coppia come Caturano-Murano che è una coppia per vincere il campionato. Ho fatto i complimenti alla mia squadra perché sono stati dei leoni nell’affrontare le difficoltà col petto in fuori”.
Bianconeri furiosi sui social per la gioia dell’argentino dopo la vittoria della Roma. Poi su Telegram il commento: “Oggi gioco per un’altra squadra e devo portare rispetto pure per i miei compagni”
Tra i tifosi juventini, subito dopo la sconfitta di domenica sera all’Olimpico, è scoppiato il “Dybala gate”. A far infuriare centinaia di sostenitori bianconeri non è la scelta della Joya di aver accettato l’offerta della Roma o l’impegno profuso dall’argentino contro la sua ex squadra – già all’andata era risultato decisivo confezionando l’assist per il gol di Abraham – ma l’esultanza sfrenata del numero 21 giallorosso al fischio finale di Maresca. Paulo infatti è esploso di gioia in panchina insieme al resto della squadra, non celando minimamente la soddisfazione per aver battuto la sua ex squadra. Un gesto che ha inevitabilmente scatenato la reazione rabbiosa del popolo bianconero sui social network (con decine i messaggi agli account social di Dybala).
Era stato titolare contro Udinese e Bologna, ma dopo la brutta prova del Dall’Ara, ieri è nuovamente scivolato in panchina ed è entrato a 20′ dalla fine, con i nerazzurri avanti 2-0. A fine stagione addio sempre più probabile
Nonostante la vittoria contro il Lecce abbia rasserenato l’ambiente e permesso alla squadra di riconquistare il secondo posto in classifica, Marcelo Brozovic continua a essere un caso per l’Inter. Simone Inzaghi lo ha di nuovo escluso dalla formazione iniziale nella gara contro il Lecce e lo ha mandato in campo solo nella ripresa. A 20′ dalla fine, con il punteggio sul 2-0 a favore dei nerazzurri. Per il croato, che era stato titolare e tra i peggiori nel ko di Bologna (non aveva brillato neppure contro l’Udinese quando era stato sostituto al 66′, sull’1-1), una bocciatura pesante: pensava di essersi “ripreso” l’Inter grazie all’ottima prestazione nel match d’andata degli ottavi di Champions con il Porto, quando era subentrato a Mkhitaryan, e invece …
(Immagini a cura di Danilo Sandalo. Riproduzione vietata)
di Danilo Sandalo
Un Lecce troppo statico non riesce a impensierire l’ Inter di Simone Inzaghi che, grazie ai gol di Mkhitaryan e Lautaro Martinez, si aggiudica i tre punti e si rilancia in classifica all’ inseguimento di un Napoli che, pur avendo un cospicuo vantaggio, ancora non ha attraversato un vero e proprio periodo di crisi. La gara è stata caratterizzata da una cornice di pubblico impressionante, infatti gli spettatori presenti allo Stadio “Giuseppe Meazza” erano per l’ esattezza 75033, così come riportato dal maxischermo dell’ impianto milanese. Impressionante e massiccia anche la presenza dei supporters salentini, nonostante la defazione degli Ultrà Lecce: alla fin dei conti si parla di circa 7000 presenze tra gli ospiti. La partita fin dalle prime battute non pende dalla parte dei nerazzurri, però si nota bene che il Lecce non ha l’ appiglio delle precedenti occasioni, lasciando troppo spesso l’ iniziativa ai ragazzi di Simone Inzaghi. Causa di questo atteggiamento sarà stata probabilmente l’ assenza di un uomo fondamentale e carismatico come Federico Baschirotto, ma anche e sicuramente qualche scelta fatta da mister Baroni, il quale non è da escludere che stia verificando meglio la reale utilità di qualche elemento meno impiegato fino ad oggi. Detto questo va anche ricordato che perdere a Milano, nel tempio del calcio e contro una delle squadre più forti del mondo ci sta tutto, ma va anche sottolineato che il Lecce, pur non avendo dimostrato lo smalto delle precedenti uscite, non si è visto schiacciare nella propria metà campo e soprattutto non ha preso un’ imbarcata di gol. Questi sono aspetti che vanno considerati nonostante la sconfitta, segno della compattezza e solidità del gruppo. Lo stesso Falcone non ha passato un pomeriggio particolarmente impegnativo nonostante i due gol presi. Probabilmente il Lecce oggi paga il calo fisiologico di qualche suo uomo importante e qualche scelta forse “consigliata” al mister, ma in sostanza è sempre quella squadra che se la può giocare con tutti. Nel prossimo turno al “Via del Mare” arriverà il Torino di Juric una gara non semplice, ma che può dare ai ragazzi di Baroni la possibilità di ripartire per accumulare quei punti necessari per raggiungere una salvezza tranquilla.
Il settore ospiti occupato dai supporters giallorossi.
Nel calcio se ne dicono tante, ma non tutte vengono confermate…
Le ultime parole famose, le dichiarazioni “infelici” della vigilia delle partite di Serie A…
CI ASPETTA UNA BELLA PARTITA
Allegri prima della sfida fra Roma e Juventus: “La Roma sta facendo un ottimo campionato ed è in lotta per un posto in Champions. In casa viene da quattro vittorie senza subire gol. Ci aspetta una bella partita in uno stadio pieno. Bisogna essere bravi a fare una bella partita”. Bella partita sì, ma il risultato dice 1-0 Roma, staffilata di Mancini…
STASERA SEGNA DE KETELAERE
L’occasione era ghiotta. L’assenza di Brahim Diaz ha aperto le porte della titolarità a Charles De Ketelaere al Franchi contro la Fiorentina. Il principe belga rossonero non partiva dal 1′ da cinque partite tra campionato e Champions League. Ultima presenza da titolare in Serie A nel ko casalingo contro il Sassuolo per 2-5 del 29 gennaio.
CDK nel pre-gara: “Ho vissuto momenti difficili, ma mi sono sentito bene in…
Arrivato in estate dalla Roma per dare respiro ai tre fedelissimi di Inzaghi, è diventato un punto fermo: tutti gli equilibri che porta al gruppo nerazzurro
Adesso è chiaro a tutti perché la scorsa primavera-estate Josè Mourinho ha fatto il possibile (e forse qualcosa in più…) per non perderlo a parametro zero. Lo Special One voleva a tutti i costi che Henrikh Mkhitaryan restasse nella Capitale rinnovando il contratto, ma l’armeno, già un anno prima, aveva “flirtato” con l’Inter, salvo poi rimandare il matrimonio con il club nerazzurro di 12 mesi.
Diversi errori per Manganiello in Inter-Lecce. Direzione di personalità di Ghersini in Atalanta-Udinese
Le pagelle della Gazzetta alle direzioni delle gare della venticinquesima giornata di Serie A in attesa delle ultime due: alle 18.30 c’è Sassuolo-Cremonese, alle 20.45 Torino-Bologna.